Attenzione!
Warning! BoyxBoy!
Don't like?=Don't read!
Premetto un paio di cosine:
-Ho di già scritto 139 capitoli e ancora devo completare il libro!
-Ogni capitolo è abbastanza lungo, aggiornerò ogni 1-2 giorni, ci saranno curiosità, foto e video i...
Connie cadde all'indietro con il naso che quasi sanguinava, mentre Marlo si teneva il cavallo mugulando di dolore.
-Attento!- Urlò Eren, ma no ne ebbe il tempo.
Erd si era alzato, dando un calcio potentissimo alla schiena dell'uomo, che cadde a terra. Connie si mise in piedi, recuperando le ultime forze. Fece per dargli un calcio in faccia, mentre lui era seduto che si premeva la tempia, ma Eren gli lanciò contro lo zaino, facendolo cadere sull'asfalto.
Si alzò, afferrò la cartella e aiutò Levi ad alzarsi.
-Allora? Che avete da dire, idioti!? Toccatelo di nuovo e giuro che vi ammazzo! Chiaro!?- La sua voce non superò un certo tono, infatti sembrava che parlasse normalmente, se non fosse per il fatto che ringhiava, mentre gli occhi fulminavano quelli di Connie -Allora!?- Urlò afferrandolo per il colletto, sollevandolo.
-Si! Si! Ho capito!- Connie fece per allontanarlo, ma fu inutile.
-Chiedigli scusa, ora!- Lo girò bruscamente verso Eren, sempre tenendolo sollevato in aria per il colletto.
-S-scusa..- Sembrava stesse per piangere, tanto che Eren si fece scappare un risolino.
-Che hai da ridere!?- Sbraitò Erd, ancora seduto a terra con il braccio dolorante.
-Hai qualcosa in contrario, moccioso!?- Levi mollò di botto Connie, facendolo cadere, avvicinandosi ad Erd, fissandolo dall'alto. Come sempre teneva la sua voce controllata, lasciando però trapelare la furia che provava, incutendo più paura. Erd rimase schiacciato dal suo sguardo, tanto che spezzò il contatto visivo, intimorito.
Levi si girò verso Eren e, stando attento che tutti e tre lo sentissero, iniziò a parlare.
-Se ti importunano di nuovo dimmelo, ok?- Questa volta il suo tono non era arrabbiato, aveva solamente il fantasma di una sfumatura dolce.
-Ok- Eren sorrise.
I due si avviarono in macchina, mentre il gruppetto di bulli se la dava a gambe dalla parte opposta. Salirono entrambi sull'auto, cacciando un sospiro di sollievo.
-Sono stato troppo violento?- Chiese il moro, sapendo che la risposta era scontata.
-Forse- Ridacchiò il castano, osservandolo mentre metteva in moto.
-Mnh...Vedrò di trattenermi la prossima volta - Ironizzò lui, lasciando capire al ragazzo che la prossima volta, probabilmente, invece di pensare a contenersi avrebbe sicuramente devastato l'intera città di New York.
Fecero il viaggio immersi in un silenzio piacevole, questa volta privo di disagio o di rabbia. Arrivarono a casa che erano già le due e un quarto.
Scesero entrambi dall'auto con Eren che sorrideva come un ebete, contento di essere probabilmente libero di uscire da scuola senza aver paura che quei tre lo importunassero, oppure che lo prendano in giro durante le ore scolastiche.
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