Capitolo 28 - Parte 1

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Macarena


Mi sento felice, così felice che mi sembra di volare. Anche se so che è tutta un'illusione e che quando finiremo di fare sesso tornerò alla mia solita vita di merda. Alla mia vita da single.

Magari anche la vita da single ha dei vantaggi, se tu non sei ancora perdutamente innamorata della tua ex. Mi sembra ovvio che io lo sono ed è tutto un grande, gigantesco, enorme casino.

Zulema continua a leccarmi, aumentando e diminuendo la velocità, mentre io non riesco a stare ferma. Questa stronza ha la capacità di farmi impazzire, toccando ogni singolo nervo più sensibile del mio corpo.

Il mio cuore accelera, il mio respiro aumenta, ansimo come se stessi facendo una corsa e vengo fino a perdere del tutto il controllo.

Lei si ferma subito dopo, in fondo abbiamo fatto l'amore per più di un'ora e siamo molto stanche. O almeno, io lo sono.

"Stai bene?" mi chiede, mentre si riveste.

"Sì, credo di sì..."

Prima che io riesca ad infilarmi nuovamente la maglietta mi ferma con un gesto della mano.

Si avvicina lentamente alla cicatrice che ho sul petto, quella che mi sono fatta prendendo la pallottola che era destinata a lei. Mi bacia la pelle, lì accanto, con dolcezza.

"Ti sei pentita?" mi chiede.

"Di cosa?"

"Di esserti fatta sparare addosso per salvare me. Ti sei pentita, vero?"

"Certo che no, non potrei mai pentirmene..."

Ed è la verità, non potrei mai pentirmi di aver salvato l'amore della mia vita.

Perché lei, nonostante tutto, rimarrà sempre l'amore della mia vita.

"Adesso devi prenderti cura di te, Maca. Di te stessa e di Yasmin. Mi prometti che lo farai?"

"Sì, te lo prometto."

"Stai prendendo le medicine?"

"Ma certo, Zulema. Smettila di preoccuparti."

"E con la piccola come fai? Intendo, forse sarai stanca e..."

"Ho assunto una babysitter, è un'amica di Farah."

"E questa babysitter... Insomma, lei... È bella?"

"Ma che domanda è? Sei forse gelosa?"

Scoppio a ridere, ma in cuor mio spero che sia davvero gelosa di me. Perché se è gelosa vuol dire che ancora ci tiene e se ancora ci tiene forse potremmo riprovarci davvero, con calma.

Sono una stupida insicura, mi ha già detto che ci tiene. Viene a fare terapia di coppia, lei che odia queste cose. Abbiamo fatto l'amore e ora sembra molto dolce nei miei confronti.

Anche se, in realtà, c'è ancora un limite che non abbiamo superato e che non dobbiamo superare. Non finché non saremo un po' più stabili. Dobbiamo fare le cose bene questa volta, per noi stesse e per nostra figlia.

"Gelosa? Di te? Assolutamente no." risponde.

Ne approfitto per cogliere la palla al balzo e farle una domanda che mi tormenta ormai da troppo tempo.

"Tu sei stata con qualcuno dopo di me?"

"Sì."

Sì. Due lettere che mi creano mille paranoie.

Chi? Quando? Dove? Perché?

Zulema mi ha tradita. Mi sento tradita.

Poi però mi ricordo che lei non ha fatto nulla di male, perché noi due non stiamo più insieme e lei ha il diritto di scoparsi chi vuole.

In realtà potrei farlo anche io, ma sono troppo innamorata della mia ex moglie e non riuscirei a farmi toccare da qualcuno che non sia lei.

Perché Zulema ci riesce? Perché lei sì e io no?

Forse perché lei non mi ama più.

E allora che senso ha tutto questo?

"Guarda che stavo scherzando." mi dice, dopo un po'.

Bello scherzo di merda.

La odio. La odio e la amo. Come sempre.

"Sei una persona orribile." le rispondo.

"E tu sei stata con qualcuno dopo di me?"

"Sì, con la nuova babysitter di Yasmin."

"Bionda, tu non sai proprio dire le bugie."

Purtroppo è vero, io non ne sono capace.

Guardo l'ora, è tardissimo e devo andare a prendere la bambina. Saluto mia moglie, o la mia ex, non so più nemmeno definirla.

Quando arrivo alla sua scuola, Yasmin mi corre incontro come sempre. Se non ci fosse lei non saprei proprio come fare, riesce a farmi stare meglio in qualsiasi situazione.

Quando arriviamo in macchina fa i capricci perché non vuole più stare sul seggiolino dato che "lei è grande". Dopo un quarto d'ora riesco a convincerla, ma sembra ancora arrabbiata.

"Cosa c'è?" sbotto.

Sono umana e lei fa spesso i capricci in questo periodo. So che la colpa probabilmente è mia, anzi mia e di Zulema, però non posso lasciarle credere che fare la monella sia la soluzione.

"Perché guidi tu e non Dalia?"

Dalia è la sua nuova babysitter e finché ho preso farmaci che non mi permettevano di guidare andava lei a prenderla a scuola.

"Perché sto meglio adesso, mi sta passando la bua e posso fare più cose."

"Allora ora puoi tornare insieme a Zuzu?"

Oddio, stiamo entrando in un discorso spinoso.

"No, amore. Io e Zuzu non andiamo d'accordo adesso e stiamo cercando di fare pace prima di stare insieme di nuovo. In realtà, non so se torneremo ad essere sposate, ma sicuramente saremo sempre le tue mamme che ti vogliono tanto bene."

"Io non capisco."

"Cosa non capisci?"

"Anche io e Saif, che adesso è il mio fidanzato, litighiamo. Lui mi ruba i giocattoli e io prendo le sue figurine, poi la maestra ci sgrida e dopo chiediamo scusa e facciamo la pace. Dovete fare la pace anche voi, mamma."

L'innocenza con cui i bambini vedono il mondo mi spiazza fin da quando Yasmin ha iniziato a parlare e ad esprimere le proprie opinioni su quello che la circonda.

Inoltre, mia figlia è una bambina intelligente e ha un carattere forte, credo davvero che farà strada nella vita e sono tanto fiera di lei.

"Non è così semplice." le dico.

"Mamma, Zuzu ti ama tanto e tu ami Zuzu. Non è difficile, è facile."

E forse mia figlia, che ha quattro anni appena compiuti, ha ragione.

Forse la vita può essere semplice, l'amore può essere semplice.

Siamo noi che complichiamo sempre tutto.

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now