Capitolo 7 - Parte 2

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Zulema


Un rumore forte mi sveglia all'improvviso. È un tuono, fuori c'è il temporale e sta piovendo a dirotto.

Guardo l'orologio, sono le sette del mattino. Mi alzo e guardo fuori dalla finestra, la pioggia mi ha sempre rilassato, mi lascio cullare dal rumore delle gocce che cadono.

Macarena dorme ancora, ha l'espressione serena adesso anche se so che non è per niente tranquilla. Mi siedo accanto a lei e la guardo dormire, penso a quanto lei sia speciale.

È la persona che più dovrebbe odiarmi e invece si preoccupa per me e mi fa sentire amata, nessuno aveva mai fatto questo per me. Tranne Saray, ma quello è diverso perché è amicizia, con Maca invece sento che c'è di più, molto di più.

Mi alzo e vado nell'altra stanza, per controllare che la bambina stia bene, non si sa mai. Anche lei dorme come la sua mamma, le assomiglia tantissimo.

Yasmin, così piccola e così grande, credo che abbia dato un senso a tutto. Quando mi sono fermata nel deserto con l'intenzione di sacrificarmi l'ho fatto anche per lei, meritava di nascere come il suo fratellino a cui ho tolto questa possibilità. Almeno con lei ho fatto la cosa giusta, lo rifarei altre mille volte.

Non so cosa abbia in mente Ramala, so solo che vuole vendicarsi, ma io farò di tutto per proteggere Macarena e Yasmin.

"Zulema..."

Maca si è alzata e mi guarda, è venuta anche lei dalla sua bambina.

"Buongiorno bionda."

"È un buongiorno?"

"Effettivamente no, qualcuno mi ha svegliata nel cuore della notte urlando."

"Scusa..."

"E io sono stata così generosa da darle piacere nonostante ciò signorina Ferreiro."

La vedo arrossire e soffocare una risatina, non ci sono parole per descrivere quanto è bella. Mi guarda come se fossi la cosa migliore che le sia mai capitata. Lei e Yasmin sono la mia famiglia, sono la mia casa, il mio porto sicuro.

Devo proteggerle, voglio proteggerle da Ramala, dallo schifo di mondo in cui viviamo, da tutto, meritano di essere felici e forse adesso lo merito anche io.

Non voglio pensare a cosa potrebbe fare quel figlio di puttana per colpirci, non voglio andare nel panico, devo restare lucida e risolvere questa situazione una volta per tutte.

"Grazie ancora." mi dice Macarena.

"Non devi ringraziarmi, hai dormito bene alla fine?"

"Sì..."

"La notte ci mette faccia a faccia con le nostre paure più profonde, quando dormiamo vediamo ciò che ci spaventa, a volte capita."

"Pensa che una volta mi spaventavi tu!"

"Lo so bionda e mi dispiace davvero tanto..."

"Non importa, ti sei fatta perdonare. Oggi cosa facciamo?"

"Chiamerò Farah, Ismael e le persone di fiducia che ho qui. Dobbiamo essere preparate a qualsiasi cosa, non possiamo più permetterci di crollare adesso. Chiaro?"

"Chiarissimo."

"Io vado in bagno, poi facciamo colazione?"

"Va bene ."

Vado in bagno, mi tolgo la maglietta e mi guardo allo specchio. Il mio corpo è pieno di cicatrici: quelle dell'ultima sparatoria, quelle dovute agli scontri più accesi in carcere e quelle che mi hanno fatto quando ero solo una bambina. Più le cicatrici che ho dentro,quelle sono le più dolorose. Anche se ora, accanto a Maca, fanno meno male.

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now