Capitolo 20 - Parte 1

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Zulema


Bussano alla porta e vado ad aprire io perché so che si tratta di Macarena.

Appena la vedo, per la prima volta dopo la nostra rottura, sento un tuffo al cuore.

È bellissima come sempre, ma i suoi occhi gonfi e le occhiaie mi fanno capire che ha dormito ancora meno del solito, o forse non ha dormito affatto. Deve aver pianto molto e so che è colpa mia.

"Ciao bionda."

"Ciao..."

"Vuoi entrare?"

"Sei da sola?"

"No, ci sono anche gli altri."

"Gli altri?"

"Ismael, Rajab, Farah, tra poco arriva anche Olivia, ci sono tutti."

"Perché?"

"Maca, io..."

"Cos'è successo? Chi è morto?"

"Nessuno, sono tutti in salotto e sono vivi."

"E allora perché dobbiamo fare questa riunione? Io non capisco..."

"Prevenire è meglio che curare."

"Posso parlare con te prima? Solo noi due..."

"Va bene, stiamo qui in giardino?"

"Sì, rimaniamo qui."

Ci sediamo sul piccolo prato, una accanto all'altra, senza parlare. Lei fissa il vuoto con le lacrime agli occhi e rifugge il mio sguardo.

"Non volevi parlare?" le chiedo.

"Sì, ma non so cosa dire..."

"Allora vuoi stare in silenzio?"

"Vorrei che fossi tu a dirmi qualcosa..."

"E cosa dovrei dirti?"

"Lascia perdere..."

"Bionda, lasciarci è stata la scelta migliore per entrambe, sai bene che la nostra relazione era una follia e che prima o poi sarebbe finita."

"No Zulema, non provarci nemmeno."

"A fare cosa?"

"A giustificarti, a farmi credere che tutto questo dolore abbia un senso. Tu mi hai lasciata perché non mi consideri abbastanza per te, o perché vuoi scoparti il tuo medico, o forse per entrambe le motivazioni. In ogni caso, non provare a convincermi che è la decisione migliore per me, tu sai benissimo che non è così."

"Siamo tossiche l'una per l'altra."

"Quando mai ci è importato?"

"Io sono tossica per te, tu meriti di meglio."

"Ma se non fai altro che dirmi che dovrei smetterla di fare la santarellina e assumermi le mie responsabilità..."

"Lo so, perché sei sempre così fastidiosa..."

"Zulema, ti prego..."

"Cosa?"

"Dimmi la verità, per favore..."

"La verità su cosa?"

"È per James? Mi hai lasciata per lui?"

"No, non ti ho lasciata per lui."

"E allora perché?"

Già, perché? Per stanchezza, credo.

Perché non riesco più a sopportare di litigare con lei, perché mi sento continuamente in colpa nei suoi confronti, perché non credo di meritare una persona come lei.

I hate u, I love uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora