Capitolo 19 - Parte 2

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Macarena


Yasmin ha chiesto undici volte di Zulema, le ho contate. Non capisce perché non venga a dormire a casa e non crede più alla scusa del lavoro, che di solito funzionava.

"Non può lavorare di notte se fa la nanna!" ha urlato, irritata.

"Amore, fa la nanna fuori perché lavora lontano da qui."

"E che lavoro fa?"

"Consegna i regali alle persone."

"Come Babbo Natale?"

"Più o meno sì."

Sono una madre bugiarda, ma non me ne vergogno. In questo caso si tratta di sopravvivenza. Cosa potrei dirle? Ha tre anni.

Deciderò insieme a Zulema cosa dirle nei prossimi giorni, ma sto prendendo tempo anche perché spero ancora di risolvere le cose con mia moglie.

"Mamma, sei triste?"

"No, sto bene."

"Ti manca Zuzu?"

Oddio, vuole farmi piangere?

"Sì, un pochino."

"Non essere triste mamma, lei torna presto."

"Hai ragione."

"Vuoi giocare con me?"

"Certo, con cosa vuoi giocare?"

"Con le mie Barbie preferite: tu fai Barbie Principessa e io faccio Barbie Shakira."

Barbie Shakira è la sua preferita, è stata Zulema a regalargliela.

Questa Barbie costava 600€ perché è da collezione e le avevo detto che secondo me era esagerato comprarla a una bambina di tre anni, ma lei non aveva voluto sentire ragioni.

Dopo aver giocato per un po' con Yasmin cerco di convincerla ad andare a dormire, ovviamente senza successo.

Continua a premere sulla chitarra di Barbie Shakira facendole cantare "Whenever, Wherever" in loop.

"Yasmin, basta."

"No, io voglio giocare ancora."

"Devi dormire, domani hai la scuola."

"Io non voglio dormire, mamma!"

"Yasmin, ti prego, non ho voglia di sgridarti."

"Zuzu giocherebbe ancora con me..."

"Zuzu non è qui." le dico, con un tono glaciale.

Oddio, sono una madre terribile.

O forse sono solo esasperata.

"Sei cattiva!"

Inizia a piangere, mettendo in atto il classico capriccio delle dieci di sera.

Per farla smettere uso l'arma, in questo caso sbagliata e totalmente diseducativa, del castigo.

"Se non vai a dormire niente cartoni per una settimana." le dico.

E per sentirmi meno stronza le leggo una favola della buonanotte.

Quando lei si addormenta torno nella mia stanza e mi rendo conto di essere sola.

Zulema non è qui, non dormirà con me. Il letto è così grande, vuoto e schifosamente spazioso senza di lei. Mi manca, mi manca da morire.

Vorrei solo un suo abbraccio, un suo bacio, vorrei che mi dicesse che andrà tutto bene.

Invece non andrà tutto bene.

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now