Capitolo 9 - Parte 1

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Macarena


Zulema è uscita quasi un'ora fa. Le mie guardie del corpo non parlano molto, quindi ne approfitto per stare un po' in camera con Yasmin.

Mentre la guardo, pensando a quanto amore provo per questa piccola creatura,sento degli strani rumori in cucina e delle voci che non sono quelle delle guardie.

Cosa sta succedendo?

Mi incammino verso la cucina quando improvvisamente sento degli spari.

Oddio.

Oddio, no.

Gli uomini di Ramala sono qui e temo abbiano ucciso le guardie del corpo.

Il cuore inizia a battermi fortissimo, mi gira la testa, ho paura. Vorrei nascondermi, ma so che se non mi trovassero sicuramente farebbero del male alla mia bambina.

Mi armo di un coraggio che in questo momento non ho ed esco dalla stanza, lentamente.

Cazzo.

È successo esattamente quello che pensavo: vedo le tre guardie a terra, in mezzo a grosse pozze di sangue, sono morti tutti.

Sono terrorizzata, inizio a tremare, spero che qualcuno venga a salvarmi, ma so che in questo momento sono sola.

Non riesco a reggere tutto questo, non ho mai provato una paura così forte, così intensa. Non riesco a muovermi, a parlare o respirare, sono paralizzata a causa di quella sensazione terribile.

Ad un certo punto qualcuno mi afferra da dietro. Provo a urlare, a divincolarmi, ma è tutto inutile. Mi tappa la bocca e mi tiene stretta, mentre vedo altri tre uomini che si avvicinano a me, puntandomi addosso le loro pistole.

L'uomo che mi sta tenendo ferma mi dice: "Fai silenzio o giuro che ti faremo saltare il cervello e dopo di te uccideremo tua figlia."

Appena sento nominare Yasmin in quel modo capisco che devo ascoltarli e fare tutto ciò che mi diranno. Annuisco e quell'uomo mi toglie la mano dalla bocca.

"Adesso tu verrai con noi e non emetterai un fiato."

"Va bene... Vi prego però, non fate del male a mia figlia..." dico, la voce mi trema.

"Se verrai con noi senza opporre resistenza tua figlia sarà al sicuro, non è lei che Ramala vuole."

Mi chiedo con chi rimarrà Yasmin, mi chiedo se prenderanno anche Zulema.

"Zulema?" è l'unica domanda che oso fare.

"Lei sta bene, vedrai che bella sorpresa quando scoprirà di te!"

Tiro un piccolo sospiro di sollievo, almeno Zulema sta bene e tornerà a casa da Yasmin.

Appena la porta si chiude alle nostre spalle sento piangere la mia bambina e mi si spezza il cuore. Mi aggrappo alla speranza di poterla riabbracciare, sapere che Zulema baderà a lei mi permette di essere leggermente più tranquilla.

Mi fanno salire insieme a loro su una grossa macchina con i vetri oscurati, dentro sembra una limousine. Appena l'automobile parte mi legano i polsi dietro la schiena e mi dicono di stare in silenzio, altrimenti mi imbavaglieranno.

Non voglio crollare davanti a loro, come non voglio crollare dopo, quando mi porteranno davanti a Ramala. Cerco di mostrarmi forte e coraggiosa, ma la verità è che ho paura perché non so ciò che mi aspetta, so solo che non sarà niente di bello. Mi sento svenire.

Che cosa mi faranno?

Non so se voglio sapere la risposta.

Cerco di pensare ad altro, di aggrapparmi ai momenti di felicità vissuti in questi giorni. Penso a Yasmin, a Zulema, al fatto che, anche se mi ammazzeranno, non avrò rimpianti perché finalmente sono riuscita a dirle che la amo.

Spero con tutto il mio cuore di poter tornare a casa da loro, ma soprattutto spero che siano al sicuro. Se qualcuno deve morire, allora voglio morire io e che questa storia sia conclusa per sempre.

Arriviamo davanti a un grosso palazzo e mi fanno scendere dall'auto, sempre con le mani legate dietro la schiena. Aprono la porta e mi fanno entrare con un grosso spintone che mi fa cadere a terra.

Non mi sono fatta troppo male, mi tirano su brutalmente e mi costringono a camminare fino a quando arriviamo in una stanza illuminata solo da candele e molto, molto inquietante.

"Ciao Macarena, sono davvero contento di vederti."

Ramala.

È come se il cuore mi si fermasse.

Sento che devo tenergli testa, che devo mostrarmi forte anche se dentro sto morendo di paura.

"Non posso dire lo stesso."

"È ovvio, sei legata e indifesa, hai paura."

"Io non ho paura di te." gli dico, fissandolo dritto negli occhi con uno sguardo carico d'odio.

"Davvero? In questo caso credo che dovrai cambiare idea molto presto."

"Ramala, è inutile, un uomo come te mi farà sempre e solo schifo. Questo non cambierà, nemmeno se mi farai del male."

"Io non farò proprio nulla se non guardare, ma i miei uomini ti faranno così tanto male che mi supplicherai di ucciderti. Non ti conviene fare la tosta, dovresti iniziare a implorarmi."

"Ti piacerebbe tanto, vero? Sai benissimo che non lo farò."

"Va bene Macarena, in ogni caso non servirebbe a nulla."

Cazzo.

Vuole torturarmi o vuole solo farmi credere che lo farà?

Sicuramente la prima.

Non sono in grado di reggere, ho sempre avuto paura del dolore. E so che lui farà di tutto per rendermi questa sofferenza così insopportabile da farmi desiderare la morte.

Io però non gli darò mai la soddisfazione di vedermi supplicare. Non dopo quello che ha fatto a Zulema, non dopo che me l'ha quasi portata via.

I hate u, I love uМесто, где живут истории. Откройте их для себя