Capitolo 30 - Parte 1

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Macarena


"Maca!"

"Roman!"

Abbraccio mio fratello, con tutto l'affetto che provo per lui.

Quando gli ho detto di Zulema ho avuto tanta paura di perderlo. Lui non ha reagito bene e ha chiuso la telefonata, io ho provato a richiamarlo per una settimana senza ricevere alcuna risposta.

Ero disperata, continuavo a piangere, pensavo che non mi avrebbe mai più parlato. Zulema mi è stata accanto, mi ha detto che Roman aveva solo bisogno di tempo e che si sarebbe fatto sentire, ma io in quel momento non riuscivo a credere che sarebbe andata bene.

Alla fine però, quando mi ha richiamato, gli ho raccontato tutto e ha capito. Odia ancora Zulema, ma non così tanto da non venire al nostro matrimonio. Ha detto che se io sono felice lui è felice per me e credo sia questo ciò che deve fare una vera famiglia, sostenersi sempre.

Ho conosciuto anche Blanca, sua moglie e Macarena, mia nipote. Entrambe sono stupende e anche se le conosco da poco mi sento già molto legata a loro.

"Come stai? Sei felice?" mi chiede.

"Sì, davvero tanto."

"Yasmin è stupenda."

"Vuole già molto bene a suo zio."

"Anche Macarena si è già affezionata a te, ha detto che sembri una principessa."

"Davvero?" gli chiedo, commossa.

"Sì, comunque ho parlato con Zulema."

"Cosa?"

"Hai capito."

"E?"

"E quello che dicevi è vero, mi sembra cambiata tanto. Poi le sarò sempre riconoscente per aver salvato la vita a te e a Yasmin. Posso provare a sopportarla, diciamo così, anche se non sarà facile."

"Grazie cognato." gli dice Zulema, che è arrivata alle mie spalle.

"Ora però non ti allargare." le risponde lui.

Abbraccio mio fratello, che torna da Blanca e da Macarena.

"Che vuoi?" chiedo a Zulema.

"Dovremmo andare tutti a casa."

"Davvero?"

"Sì, questo posto chiude, è mezzanotte."

"Va bene, lo hai detto agli altri?"

"Sì, certo."

"Quindi ora cosa facciamo?" le chiedo.

"Salutiamo tutti, tanto alcuni hanno il volo domani sera e altri lunedì mattina, quindi possiamo rivederli prima che partano."

"Va bene."

"Stanotte Yasmin starà con Farah se tu sei d'accordo."

"Perché?"

"Perché è la nostra notte di nozze e voglio farti urlare di piacere senza paura di svegliare la bambina."

Sorrido e arrossisco come una liceale, già eccitata all'idea.

Dopo aver salutato tutti andiamo a casa.

"Quanto sei bella." mi dice, accarezzandomi il viso.

"Non posso credere che tu sia mia moglie, te lo giuro." le rispondo, ridendo.

"Nemmeno io."

"Vuoi toglierti questo bel vestito da sposa? Non vorrei distruggerlo." mi dice quando arriviamo alla camera da letto.

I hate u, I love uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora