Capitolo 26 - Parte 1

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Macarena


Sto aspettando Zulema da un po' di ore ormai, adesso sto cullando Yasmin mentre canto per lei.

Mi è sempre piaciuto cantare, quando ero ragazza ho frequentato una scuola di canto e di danza, erano i miei hobby, mi aiutavano ad evadere dalla vita quotidiana. A scuola sono sempre stata timida e insicura, spesso mi prendevano in giro, ma quando cantavo o ballavo mi sentivo un'altra persona e riuscivo a stare bene con me stessa. Cantare era la mia passione, ma anche ballare mi piaceva tanto, ho fatto danza classica, moderna e hip hop. Mi manca un po' tutto questo.

Mentre canto e cullo Yasmin sento le chiavi nella toppa, poco dopo entra Zulema con uno sguardo che non promette nulla di buono. In fondo però è appena stata al funerale di sua sorella, è normale che sia cupa.

Appena ci vede sorride.

"Che stai facendo?" mi chiede.

"Le sto cantando una canzone."

"Davvero? Voglio ascoltare anche io."

"No, non siamo ancora a questo punto della nostra relazione." le dico, ridendo.

"Va bene, ma promettimi che un giorno canterai per me."

"Te lo prometto."

"Molto bene."

"Com'è andata?"

"Insomma, è stata dura lasciar andare Aisha, nonostante tutto..."

"Mi dispiace tanto..."

"Ho conosciuto mia nipote, la figlia di Aisha. Si chiama Zulema anche lei, è una ragazza dolcissima e mi ha raccontato molte cose su mia sorella."

Mi dice tutto e quasi mi viene da piangere.

"Oddio Zule..."

"Forse Aisha mi voleva bene in fondo, forse è davvero colpa di nostra madre se è andato tutto a puttane..."

"Ma certo, mi dispiace per come è andata a finire, scusami..."

"La smetti? Ti ho già detto che non è stata colpa tua, non voglio ripetertelo ancora."

"Va bene, comunque è bellissimo che Aisha abbia dato a sua figlia il tuo nome..."

"Lo ha fatto anche tuo fratello con la sua bambina, no?"

"Ci sono un'altra Macarena e un'altra Zulema in circolazione."

"La figlia di Roman ha il tuo nome, ma anche il tuo cognome."

"Non ci avevo pensato, che bello..."

"Speriamo che le nostre nipoti assomiglino a noi, siamo stupende."

"La modestia non è il tuo forte."

"Lo so."

"Cos'è successo dopo?" le chiedo.

"Dopo ho incontrato mia madre..."

"E?"

"E nulla."

"Zulema, non mentirmi..."

"E forse siamo un po' nella merda."

"Cioè?" le chiedo, posando Yasmin nella sua culla.

Sono preoccupata da morire, appena ho conosciuto la madre di Zulema ho provato una strana sensazione, un misto tra inquietudine e paura. Quella donna mi terrorizza e forse è vero che potrebbe fare qualsiasi cosa per colpirci.

"Diciamo solo che ha minacciato di farci del male..."

"Oddio..."

"Ha detto che vuole vendicarsi per la morte di Aisha, come se le fosse mai importato qualcosa di lei... Che schifo..."

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now