Capitolo 5 - Parte 2

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"Stavo pensando a quando facevamo rapine insieme, a tutte le emozioni forti che abbiamo provato in quel periodo..."

"Ti manca quella vita?"

"No, non sto dicendo questo..."

"Zulema, sii sincera."

"Sì, mi manca. A te?"

"Sinceramente? No e nemmeno a te dovrebbe mancare... Cioè, veramente? Ora abbiamo una vita normale e già è difficile elaborare i traumi che abbiamo accumulato, non ce ne servono altri. Poi ricordati che adesso abbiamo Yasmin, non possiamo più fare certe cose. Comunque, in ogni caso, non tornerei mai indietro."

"Maca, io non mi sento totalmente felice, mi manca qualcosa... Mi manca la vita che facevamo, mi manca fare rapine insieme, la nostra società... Io ho bisogno di quelle cose."

"E dove ci ha portato quella vita? Ti hanno sparato addosso con dei fucili, io sono stata torturata e sono quasi morta avvelenata. La tua famiglia, se così si può definire, è tornata nella tua vita per colpa di Ramala. Io e te siamo fortunate ad essere ancora qui, ma abbiamo giocato con il fuoco e abbiamo rischiato più volte di bruciarci definitivamente."

"Io non so cosa dirti."

"Tu rifaresti tutto nonostante ciò che è successo? Io sono piena di traumi, cazzo."

"Dovresti smetterla di piangerti addosso ed essere un pochino più forte. Merda, sei allucinante, non ti sopporto più."

"È facile parlare per te, non sei stata torturata e avvelenata da un figlio di puttana."

"Pensi che io non abbia traumi? Mia madre mi ha sparato, mia madre." dico, evidenziando le ultime due parole.

"No Zulema, non è del tutto esatto. Tua madre ci ha sparato, io ho un pezzo di polmone in meno per colpa sua. Mentre ero a terra agonizzante ti ho vista perdere conoscenza ed entrare in coma. A volte sento ancora le mie urla, gridavo come una pazza per svegliarti, ma tu non c'eri più. All'ospedale poi, è stato terribile... E tutto questo perché hai avuto la magnifica idea di rapinare Ramala, perché pensavi di essere una malata terminale senza speranza e non ti importava di rischiare grosso. Non ti importava dime, del fatto che ero incinta, semplicemente te ne sei fregata."

"Io nemmeno sapevo che tu fossi incinta."

"C'è un motivo se non te l'ho detto."

"Sono quasi morta per salvare te e Yasmin, stronza ingrata. Comunque non mi sembra che tu fossi dispiaciuta all'idea di fare rapine, volevi farti i soldi, esattamente come me."

"Volevo mettere dei soldi da parte per ricominciare, per poter mantenere un figlio. Sai che ho sempre voluto avere un figlio, l'ho sempre desiderato, ma tu..."

"Davvero? Stiamo davvero parlando di questo? Ancora? È successo molti anni fa, pensavo fossimo andate avanti."

"Zulema, tu mi hai fatto abortire, mi hai portato via la cosa più bella che mi fosse mai capitata. È passato tanto tempo, le cose sono cambiate e ti ho perdonata, ma con la rapina a Ramala mi hai quasi fatto perdere tutto, un'altra volta. Io potevo morire, Yasmin poteva morire, tu stessa hai rischiato grosso. Non era necessario rapinare quel bastardo, lo sai bene, non avevamo bisogno di altro denaro. Hai voluto fare tutto quel casino per alimentare il tuo ego, per uscire di scena con stile, dato che pensavi di morire. Chi ne ha pagato le conseguenze? Io, come sempre. Pago sempre per i tuoi cazzo di errori, ogni volta."

"A volte mi chiedo perché sto con te, veramente. Smettila di fare l'oca petulante, io stamattina ho fatto la radioterapia e voglio andare a dormire, sono stanca. Questa discussione mi ha stufata, tu mi hai stufata."

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now