Capitolo 2 - Parte 2

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"Cosa?" urla.

Forse non avrei dovuto dirglielo per telefono.

"Mantieni la calma, mi hanno detto che è piccolo e benigno, basterà qualche cura e sarà tutto risolto."

"Ma è un cancro..."

"Non tutti i casi sono uguali, conosco bene queste cose. Stai tranquilla, va bene? Farò tutto ciò che devo, però tu non preoccuparti."

"Come posso non preoccuparmi?"

"Ci vediamo dopo biondina."

"Va bene, ti aspettiamo a casa."

Prendo la macchina e rifletto su ciò che mi ha detto il medico. Effettivamente in questo periodo mi sentivo un po' strana, ho iniziato ad avere strane visioni, ma speravo fosse solo stress. Non è sempre facile, io e Maca ne abbiamo passate tante, la nostra relazione va ad alti e bassi.

Mentre guido vedo una donna, girata di spalle, immobile, esattamente in mezzo alla strada. Sta in piedi e non capisco cosa stia facendo, rischia di essere investita.

Hai capelli lunghi e neri e un corpo esile, non riesco a vedere il suo viso.

Accosto l'auto sul ciglio della strada e mi avvicino a lei. Siamo in un posto isolato, in mezzo al nulla. Cosa ci fa qui?

"Scusi?"

Nessuna risposta.

"Scusi? Parlo con lei..."

Quando si volta mi si gela il sangue nelle vene.

Aisha.

Mia sorella.

Non è possibile.

È morta, lei è morta.

"Ciao Zulema."

"Aisha, sei tu?"

"Penso che tu riconosca tua sorella."

"Non è possibile, tu sei morta..."

"Già, ma il passato può tornare a volte."

"Cosa significa? Che sei resuscitata?"

"No, però certi mostri possono tornare e distruggerti. Pensi di aver superato tutto, ma il tuo corpo ti sta dicendo che non è così."

"Che cazzata, il tumore non c'entra nulla."

"Smettila di fare la tosta, smettila di dire a Macarena che dovrebbe solo guardare avanti, nemmeno tu lo hai fatto. Sei convinta di esserne uscita, ma questa non è la verità."

"E tu che ne sai?"

"Noi morti sappiamo tutto e poi... Insomma, sei mia sorella."

"Non ti sei comportata come tale quando eri viva, non so chi tu sia."

Aisha sparisce, da un momento all'altro.

Così com'era comparsa.

Vorrei urlarle di restare, vorrei chiederle di non lasciarmi, di non abbandonarmi come ha fatto quando ero una bambina.

Alla fine però non lo faccio, non servirebbe a niente. Mia sorella è morta, non avrò più la possibilità di sistemare le cose con lei.

E sono arrabbiata per questo.

Con Aisha, non con Macarena.

È stata mia moglie a sparare, ma lo ha fatto per un motivo.

Il fatto è che io voglio bene ad Aisha, nonostante tutto.

E mi odio per questo.

Avere dei sentimenti a volte fa schifo.

Sono stata una stronza con il cuore di ghiaccio per anni.

Ho cercato di distruggere ogni cosa bella per paura di soffrire in futuro.

Non mi sono messa in gioco, non mi sono lasciata andare.

Ho finto di non avere emozioni, ho mentito anche a me stessa.

Ed è colpa di Macarena se non riesco più a farlo. O forse è merito suo, dipende dai punti di vista. Comunque lei mi ha cambiata.

Oppure no.

Non mi ha cambiata.

Ha permesso alla "vera me" di uscire, mi ha aiutato ad essere me stessa.

Quella parte fragile che è sempre rimasta nascosta dentro di me è riemersa dall'oscurità e questo mi spaventa a volte.

Forse però è questo che mi rende umana.

È questo che mi fa sentire viva.

Ora sono viva, lo sono davvero.

Prima stavo solo brancolando nel buio.

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now