Capitolo 22 - Parte 1

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"Va bene..."

"Cosa vuoi fare? Ti va di bere qualcosa?"

"Certo, mi farebbe molto piacere."

"Allora? Cosa succede?" mi chiede, appena ci sediamo al bar.

"Diciamo che... Ho appena chiuso una relazione e ho solo bisogno di staccare un po' la testa..."

"Non sapevo avessi una relazione, comunque mi dispiace molto..."

"Sì, in realtà era complicato, ma mi manca... Devo pensarci il meno possibile però, non ho nemmeno la forza di parlarne."

"Ascoltami bene, tu hai bisogno di svagarti, quindi cerca di uscire, di divertirti. Io la sera non posso accompagnarti a fare follie, come ti ho detto ho due figli e un marito ed è un periodo un po' difficile a casa, però durante il giorno sono qui se hai bisogno di un'amica."

"Grazie."


Sono passati alcuni giorni da quando ho iniziato a uscire con Aisha e forse, piano piano, inizio a stare meglio. Passare il tempo con lei mi aiuta a non pensare troppo, sto cercando di rimanere sola il meno possibile.

Dedico molto tempo a Yasmin, come è giusto che sia, però quando c'è Farah cerco di uscire un po'.

Una sera Farah, dopo aver assistito a una mia crisi di nervi, mi dice che può fermarsi a dormire.

Ho retto per qualche giorno, ma più passa il tempo e più mi manca Zulema. Vorrei chiamarla, vorrei cercarla, vorrei correre da lei, ma sarebbe inutile. È stata molto chiara: lei non mi vuole. Devo accettarlo, devo accettarlo e basta.

"Lo faresti davvero?" chiedo a Farah, che non vuole lasciarmi a casa da sola.

"Ma certo e guai a te se mi paghi per questo. Sono la babysitter di Yasmin, ma sono anche tua amica."

"Mi sa che domani qualcuno si ritroverà dei soldi in borsa casualmente." le dico, sorridendo.

"Davvero Maca, non voglio nulla per questo."

"Grazie."

"Voglio solo che cerchi di tirarti un po' su."

"Lei mi manca, lo sai? Mi manca da morire... Sono giorni che evito il problema, fingendo che non esista, fingendo che non sia successo nulla, ma sto male..."

"Lo so, so quanto tieni a lei. Sei sicura che non si possa risolvere tra voi?"

"No, non si può risolvere... Purtroppo non posso amare per due, se lei non prova lo stesso per me devo lasciarla andare..."

"Capisco, mi dispiace tanto..."

"Vado a riposarmi un attimo, dopo pensavo di fare due passi."

"Mi sembra una buona idea, però stai attenta, di sera qui non c'è mai nessuno."

Suona il telefono, rispondo subito.

"Pronto?"

"Maca! Come stai?"

"Ciao Aisha! Diciamo bene, come mai chiami a quest'ora?"

"Forse riesco a liberarmi, non tutta la sera, ma un pochino sì. So che fanno una sorta di festa nel locale di cui ti ho parlato ieri, ti vadi andarci? Solo un'oretta, poi io devo andare, ma meglio che niente."

"Ma possiamo andare?" le chiedo.

"Sì, è una festa aperta a tutti."

"Va bene, solo un'oretta."

"Perfetto, allora a dopo!"


"Farah, sai se Ismael può accompagnarmi in un posto?"

"Certo, chiamalo! Dove vai?"

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now