Capitolo 15 - Parte 2

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Dopo averle dato da mangiare e averla rimessa a dormire mi trascino in cucina, ancora stanca. Farah è già operativa, come sempre.

"Ti ho fatto una spremuta e sto preparando la colazione." mi dice.

"Ne ho davvero bisogno, non sto in piedi."

"Ti ha svegliato molte volte?"

"Lo deduci dalle mie occhiaie?"

"Oggi cosa devi fare?"

"Volevo passare in ospedale a trovare Maca, hanno l'orario di visita al mattino. Pensavo di portare Yasmin, credo che le farà bene vederla."

"Ne sono sicura."

Guardo il calendario.

"Farah scusami, ma siamo già a dicembre?"

"Sì, perché?"

"Macarena adora il Natale, mi ha detto più volte che è la sua festa preferita e che le ha sempre dato molta serenità. Ho un'idea, voglio farle una sorpresa. Sai se ci sono negozi che vendono cose natalizie qui? Siamo in un paese in cui non si festeggia il Natale, ma magari qualcosa si trova."

"Il Natale non si festeggia qui, ma qualche negozio c'è. Ne conosco uno in cui vendono alcune cose natalizie, però si trova dall'altra parte della città, ci vuole un'ora di macchina. In realtà una all'andata e una al ritorno, è un po' lontano."

"Bene, andrò oggi pomeriggio allora."


"Buongiorno, siamo qui per Macarena Ferreiro."

"Prego, andate pure." mi dice l'infermiera, sorridendo a Yasmin.

"Bionda."

"Zule..."

"C'è qualcuno qui che vuole salutarti."

Prendo in braccio Yasmin e mi avvicino a Maca.

"Amore mio, mi sei mancata tantissimo..."

"Riesci a prenderla in braccio?" le chiedo.

"Sono ancora un po' debole... Tienila tu, sta bene con te..."

"Sembra di sì, io e lei abbiamo legato molto."

"Non sai quanto ne sono felice."

"Le mancavi però, questa bambina ha bisogno della sua mamma."

"Mi hanno detto che domani tornerò a casa."

"Ti verrò a prendere, fatti trovare pronta. Adesso noi rimaniamo dieci minuti, ma poi dobbiamo andare, abbiamo un po' di cose da fare."

Le voglio fare una bella sorpresa, voglio farla sorridere quando tornerà a casa dopo questo momento difficile.

"Davvero? E cosa dovete fare?"

"Questo è un segreto, vero piccolina?" dico, guardando la bambina.

"Va bene, non chiederò più nulla." risponde Macarena, sorridendo.

Metto Yasmin nella culla.

"Ti trattano bene qui in ospedale?"

"Non posso lamentarmi, ci sono gli antidolorifici qui."

"Tranquilla, quando tornerai a casa so già come farti passare il dolore."

"E poi sarei io quella che non pensa ad altro..." scuote la testa.

"Potresti dire solo grazie."

"E per cosa esattamente?"

Mi giro, non vedo nessuno. Infilo una mano sotto le coperte di Maca e la tocco sopra le mutandine.

"Zulema, siamo in ospedale, che cazzo fai?"

"Puoi stare zitta ogni tanto?"

Chiude gli occhi per un momento e sospira.

"Noi non... Non dovremmo farlo..."

"Ed è proprio per questo che lo faremo, taci ora."

Infilo la mano nelle sue mutandine e la tocco, voglio farla stare bene, se lo merita.

"Zule, il medico!"

"Che?"

"Sta arrivando il medico."

Tolgo subito la mano e guardo verso la porta, due secondi dopo entra il medico.

"Buongiorno." dico, trattenendo a stento una risata.

"Buongiorno, che bella bambina!" dice, guardando nella culla.

"Grazie, è mia figlia." risponde Maca.

"È stupenda! Comunque ho guardato le sue analisi e le confermo che domani potrà uscire. Le prescriverò alcune medicine e degli antidolorifici, dovrà sempre medicare le ferite per evitare infezioni e tornare qui tra due settimane per dei controlli. Per qualsiasi cosa potete chiamarmi, vi lascerò il mio numero insieme alla ricetta delle medicine. Mi raccomando, fate attenzione, Macarena è salva per miracolo." dice il medico, guardandomi.

"Non si preoccupi, mi prenderò io cura di lei" sorrido, guardando Maca.

Il medico esce dalla stanza.

"Noi andiamo." dico.

"Va bene, ci vediamo domani."

La bacio.

"A domani."

Sulla porta scontro qualcuno: è Rajab.

"E tu che ci fai qui?" gli chiedo.

"Sono venuto a trovare Macarena. E in questa culla chi c'è?"

"Yasmin, sua figlia."

"È bellissima, assomiglia molto a Maca."

"Lo so, lo dico sempre."

"Lei come sta?"

"Meglio, domani verrà dimessa."

"Ne sono felice, vi meritate un po' di serenità."

"Grazie, grazie per averla salvata. Non so cosa avrei fatto se le fosse capitato qualcosa di brutto..."

"Non ti ho mai vista così, sei sicura di essere la vera Zulema?"

"Forse è questa la vera Zulema..." sorrido.

"Da ex non dovrei dirlo, ma è bello vederti così. Macarena ti rende una persona migliore, non fartela scappare."

"Non lo farò."


È pomeriggio, sono in macchina e sto andando verso il negozio di cui mi ha parlato Farah.

Penso a quanto io sia innamorata di Maca, quella biondina ha stravolto tutti i miei piani. Mai avrei pensato di innamorarmi, tantomeno di una donna che, tra l'altro, è stata mia nemica per molto tempo. Mi ero ripromessa di non aprire più il mio cuore a nessuno, ma non ho mai provato prima quello che sento per Macarena.

Non avrei mai immaginato di trovarmi in macchina, con il navigatore attivo perché non so dove sto andando, viaggiando due ore tra andata e ritorno per prendere un albero di Natale e alcune decorazioni.

La mia famiglia è musulmana e per me il Natale è sempre stato un giorno come un altro,  inoltre mia madre è una grandissima stronza, quindi mi picchiava e mi urlava contro come sempre. Poi ho passato molti 25 di dicembre in carcere, lì quasi nessuna aveva voglia di festeggiare. Forse Sole, a volte, praticamente solo lei.

Posso dire che il mio primo vero Natale è stato quello passato con Maca in camper, poi l'anno dopo a Capodanno abbiamo fatto l'amore per la prima volta.

Dopo un'ora di viaggio arrivo al negozio, entro e vedo decorazioni di ogni tipo. Esco di lì qualche minuto dopo con l'albero più costoso di tutti, alcune cianfrusaglie, moltissime luci come quelle che avevamo appeso in camper e tanti soldi in meno.


"Zulema, ma hai comprato proprio di tutto?" mi chiede Farah ridendo quando torno a casa.

"Già e non so da che parte cominciare con tutta questa roba."

"Ti aiuto a mettere le luci e a montare l'albero, per decorarlo aspettiamo Macarena."

Sorrido, domani Maca sarà qui finalmente.

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now