Capitolo 7 - Parte 1

Bắt đầu từ đầu
                                    

"Zulema nooooo... Non lasciarmi, ti prego... Tu non puoi lasciarmi, non puoi farmi questo... Io ti amo, ti amo..."

Continuo a urlare queste frasi sconnesse inutilmente, Zulema ormai è morta e non ha senso chiederle di non andarsene, la disperazione ci rende così stupidi a volte.

"Bionda... Bionda svegliati... È solo un incubo, svegliati!"

Cosa sta succedendo?

Apro gli occhi e vedo Zulema accanto a me, mi scrolla tenendomi per le spalle.

Sono molto confusa, ma capisco che era solo un brutto sogno, un sogno orribile. Ho iniziato ad avere incubi di questo tipo dalla sua presunta morte nel deserto di Almería.

"Maca ma cos'hai? Avevi come delle convulsioni e continuavi ad urlare il mio nome, pensavo che stessi male..."

"Zulema... Io... Io ho sognato che... Ramala... Tu eri morta... Il tuo cuore si era fermato... Non respiravi più..."

"Guarda che io sono qui, era solo un incubo."

"Già..."

Yasmin inizia a piangere e a urlare a squarciagola dalla stanza vicina.

"Ecco, hai pure svegliato la bambina!" mi dice, ridendo.

"Vado e torno."

Mentre abbraccio Yasmin e la allatto al mio seno ritrovo momentaneamente la pace, lei è così pura e innocente. Voglio crescerla felice, voglio darle la vita serena che io ormai non ricordo più e che Zulema non ha mai avuto. Le insegnerò a proteggersi, questo sì. Anche se spero che non abbia mai bisogno di difendersi, che la vita possa darle tanto, che non debba mai soffrire come noi due.

Quando la piccola si addormenta di nuovo torno da Zulema. Lei è ancora sveglia e sta seduta sul bordo del letto, fissando il muro.

"Mi dispiace averti rovinato il sonno..." le dico, in tono di scuse.

"Nemmeno io stavo dormendo così bene..." confessa.

"Davvero?"

"Sì, davvero."

"Non possiamo farci prendere dal panico..."

"Il mio non è panico, sono solo dispiaciuta per la situazione. Noi stiamo dando a Ramala quello che vuole, gli stiamo permettendo di rovinarci la vita."

"E cos'altro potremmo fare? Domani una di noi potrebbe morire o magari Ramala ucciderà entrambe. Per non parlare di Yasmin, non voglio nemmeno pensare a ciò che potrebbe accaderle..."

"Se invece provassimo a fare altro? Se invece tu cercassi di stare più tranquilla? Maca, hai bisogno di rilassarti, solo così domani potrai essere lucida."

"Lo so Zulema, sarebbe la cosa migliore. Io non ci riesco però, non ci riesco proprio..."

Mi posa una mano sulle labbra per tapparmi la bocca, ma questa volta lo fa dolcemente.

"Stai un po' in silenzio adesso, non voglio più sentire una parola."

Sposta la mano lungo il mio corpo fino ad arrivare ai pantaloncini del pigiama. Mi guarda intensamente negli occhi per qualche secondo e infila la mano nelle mie mutandine fino ad arrivare dentro di me.

Inizio ad ansimare dal piacere, è troppo bello quello che sta facendo.

"Adesso rilassati bionda, non pensare a nulla." mi sussurra all'orecchio.

Non ci sono parole per descrivere quello che sto provando, sia a livello fisico che mentale. Il suo dito dentro di me tocca il mio punto g continuamente, una sensazione di piacere invade tutto il mio corpo, Zulema si prende cura di me, vuole farmi stare bene.

Toglie il dito, mi bacia e poi inizia ad abbassarsi leccandomi il collo, la pancia, le cosce, fino ad arrivare al clitoride. Non ho mai provato nulla di simile prima, è tutto così intenso, non riesco più a resistere.

"Zulema... Ti prego..."

"Cosa?"

"Non ce la faccio più..."

Mi prende entrambe le mani e non mi permette di chiudere le gambe, si posiziona esattamente in mezzo.

Mi rendo conto che non posso sfuggirle, quindi mi lascio andare e vengo. Il mio orgasmo è davvero intenso e fatico a non urlare, mi mordo le labbra per non farlo, per non svegliare Yasmin.

Non mi ero mai sentita così viva prima, fare l'amore con lei è un'esperienza completamente nuova, totalizzante, folle, stupenda. Quando scopiamo non riesco a pensare ad altro, lei non mi lascia un secondo di respiro, è sicura di quello che fa e non ha paura di esagerare. Mi sento sua, tutta sua e credo che sarà così per sempre. Non potrei vedermi con nessun altro, non più.

"Sei rilassata adesso?" mi chiede.

"Sì, è stato stupendo..."

"Ti ricordi in camper quando dopo aver scopato mi hai detto che ero stata impacciata? Che ero inesperta, che non ci sapevo fare con le donne e cose simili?"

"Sì..." soffoco una risatina.

"Ecco, questo è quello che ti meriti per aver mentito così spudoratamente."

"Va bene, mi rimangio tutto quello che ho detto. Non volevo darti la soddisfazione di farti capire che mi era piaciuto."

"E ora?"

"E ora non riesco più a mentirti, mi piace fare l'amore con te..."

"Fare l'amore? Cosa vuol dire?"

"Mi piace scopare con te, va bene così?" alzo gli occhi al cielo.

"Dai Maca, sto solo scherzando un po'. Comunque anche per me è stato bello, mi piace farti stare bene."

"Chi lo avrebbe mai detto?"

"Io no di certo, ora cerchiamo di dormire. Rilassati, non pensare a nulla e basta incubi, per favore. Già dormi con la bocca aperta, russi e fai versi strani, almeno evita di urlare nel cuore della notte che io e la bambina non ti sopportiamo già più."

"Ma tu sei proprio una stronza, non ho parole!" le dico, ridendo.

"Comunque va bene, proviamo a dormire un po'..." aggiungo.

I hate u, I love uNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ