Capitolo 6 - Parte 1

Start from the beginning
                                    

Sono sdraiata sul letto, Zulema si mette sopra di me, fissandomi senza mai distogliere lo sguardo.

Mi bacia di nuovo e appena si sposta mi siedo di fronte a lei. Mi aiuta a sfilarmi la maglietta e poi anche i pantaloni, rimango in intimo davanti a lei. Quando mi sdraio inizia a baciarmi ovunque: in bocca,sul collo, sulla pancia fino ad arrivare alle cosce, molto vicina al mio inguine.

Inizio ad ansimare forte, mi sta facendo impazzire.

Mi slaccia il reggiseno e lo sfilo. Mi bacia di nuovo il collo e scende lentamente fino al seno, sempre baciandomi.

Inizia a succhiarmi forte un capezzolo, provo una sensazione indescrivibile. Sento vibrare qualcosa dentro di me, comincio a perdere il contatto con la realtà, totalmente invasa dal piacere che lei mi sta provocando. Quando passa all'altro capezzolo inizio ad ansimare sempre di più, la voglio adesso.

Si alza leggermente e si sposta più in basso, fino ad arrivare al mio inguine.

Mi sfila le mutandine.

"Perché tu sei ancora vestita?" le chiedo.

"Fai silenzio bionda."

Mi posa una mano sulla bocca e poi inizia a toccarmi il clitoride. Appena mi sfiora inizio già a sentire una sensazione molto intensa,credo che non resisterò a lungo.

Mi tocca il clitoride e quando infila il dito dentro di me arrivando al mio punto g ansimo e gemo forte.

"Zulema..."

"Che c'è?"

"Io non... Io..."

Lei continua ancora un po' e poi si abbassa, iniziando a leccarmi il clitoride. Quando infila di nuovo un dito dentro di me mentre mi lecca mi sembra di impazzire. Non riesco più a resistere, non ce la faccio.

Istintivamente provo a chiudere le gambe, a divincolarmi, ma lei non me lo permette. Mi tiene stretta e rimane in mezzo alle mie gambe, impedendomi di chiuderle o di sfuggirle.

"Zulema... Ti prego..."

Non ho mai provato nulla di simile prima, stringo forte il lenzuolo con entrambe le mani cercando di aggrapparmi a qualcosa.

Non riesco a resistere, ma so che Zulema non ha intenzione di fermarsi, quindi mi lascio andare mentre il mio corpo si irrigidisce sempre di più.

Mi mordo le labbra per non urlare, per non svegliare Yasmin che dorme, ma non riesco a stare in silenzio e gemo forte mentre vengo.

Sono distrutta, non riesco nemmeno a tirarmi su, ma voglio farle ciò che lei ha fatto a me. Voglio baciarla, toccarla, leccarla, voglio sentire ogni centimetro del suo corpo.

In realtà lei non si toglie la maglietta e io non insisto, penso che non lo faccia perché non vuole mostrarmi le sue cicatrici. La sua maglietta nera con il disegno di una fiamma è comunque molto adatta alla situazione.

Io provo a fare come lei, ma mi sento molto impacciata. Non ho tanta esperienza con le donne e non ho mai provato per nessuno ciò che sento per lei, quindi ho paura di deluderla. Ho paura che davvero non voglia più scopare con me, ho paura che capisca che sono innamorata di lei e si allontani perché non prova lo stesso per me.

Quando la lecco la sento ansimare, inarca i fianchi e si muove leggermente su e giù. Capisco che le sta piacendo e riesco a farlo con più naturalezza fino a quando mi accorgo che è venuta.

Quella notte continuiamo a scopare fino allo sfinimento, lo facciamo senza trattenerci, lasciandoci andare completamente. Forse è anche un modo per scaricare la tensione provocata dalla consapevolezza che Ramala è qui.

In realtà, per me fare sesso con lei è una maniera per comunicarle che sono innamorata di lei, senza dirglielo.

So che si può scopare anche senza essere innamorati e che per tante persone l'intimità non ha nulla a che vedere con l'amore, per me ad esempio è stato così con il padre di Yasmin: attrazione fisica e nulla di più.

Con lei però è diverso, con lei il sesso ha un valore, per me andare a letto con lei significa darle il mio cuore, anche se so che probabilmente prima o poi lo farà a pezzi non ricambiando il mio sentimento.

Comunque, Zulema è fantastica. Ha un approccio che non ho mai trovato in nessun ragazzo. Anche in questo si distingue dagli altri: mi hanno sempre trattato come una ragazzina indifesa, mi chiedevano continuamente: "Va bene così? Ti faccio male?" o cose del genere. Mi trattavano come se fossi di vetro, come se mi potessi rompere, a letto facevano sempre così. Peccato che poi al di fuori del letto mi hanno sempre tradita, lasciata, ingannata.

Io invece ho sempre sognato una persona che si prenda cura di me nella vita quotidiana, con cui poter fare sesso senza tabù, senza limiti. Qualcuno con cui far uscire la mia parte più selvaggia, senza sentirmi giudicata e che si senta libero (o libera) di fare lo stesso.

Ecco, con Zulema credo di aver trovato tutto questo. O almeno lo avrei trovato davvero se lei ricambiasse i miei sentimenti.

Lei a letto non si risparmia: mi tira i capelli fino a farmi male, mi bacia sul collo e mi morde lasciandomi il segno, mi tocca, mi lecca ovunque e non si ferma quando glielo chiedo, anzi a volte mi tiene ferma prendendomi entrambe le mani e non mi permette di divincolarmi, di sfuggirle.

Io provo a fare lo stesso, ma non sono brava come lei. In ogni caso, mi sento felice, credo che il sesso sia l'unico modo in cui Zulema riesce a dimostrarmi che un po', solo un pochino, tiene a me.

Dopo aver scopato crollo sul letto, distrutta. Non avevo mai fatto l'amore così, mai. La prima volta con lei è stata meravigliosa, ma stasera è insuperabile. Sono stanca, ma felice.

Felice fino a quando mi ricordo di Ramala. Guardo Zulema che si alza e fuma una sigaretta alla finestra e penso a quello che abbiamo appena vissuto: è stato uno dei momenti più belli della mia vita.

Ed è proprio per questo che ho paura, ho paura che tutto questo finisca. Farò di tutto per proteggere la mia bambina da Ramala e ci riuscirò, dovessi sacrificare la mia vita. Il fatto è che ho paura anche di perdere Zulema, ho paura che me la portino di nuovo via, ho paura di non poterla più abbracciare, baciare, di non averla più al mio fianco.

I mesi che ho passato credendo che fosse morta sono stati orribili, ciò che mi ha salvato è stato pensare a Yasmin: è lei che mi ha dato la forza di andare avanti.

Ho paura di perdere tutto, ho paura di perdere mia figlia e Zulema. Piuttosto che vivere senza una sola di loro due vorrei morire, lo giuro, ma so che se dovesse capitare qualcosa a Zulema dovrei farmi forza per la mia piccolina.

Solo che non voglio rinunciare alla donna che amo, non adesso, non di nuovo. No, non ci posso pensare. Non posso stare senza di lei, non posso.

Quei pensieri mi feriscono troppo, mi fa troppo male immaginare la mia vita senza di lei. Per non parlare di Yasmin, preferirei che mi strappassero il cuore dal petto piuttosto che... No, non posso nemmeno pensarlo. Non posso pensare a Yasmin tra le mani di quel figlio di puttana, mi vengono i brividi.

Non reggo più queste emozioni così dolorose e scoppio a piangere a dirotto, singhiozzando forte.

I hate u, I love uWhere stories live. Discover now