Flaws || Luke Hemmings

By Girlinoblivion

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In cui un ragazzo costringe una ragazza a diventare la sua fidanzata perché è perseguitato da una stalker. More

Prologo
It's time
Bad news
Daniel In The Den
No More Second Chances
Weight Of Living Pt.II
Something Big
Stockholm Syndrome
Fun
One of Those Nights
Classic
Torn Apart
Kiss Me Kiss Me
Fall Into Your Arms
Wait On Me
Thinking Out Loud
End Up Here
Blank Space
Weapon
Night Changes
Don't Stop
The Draw
Jealous
Disconnected
Never Be Alone
Wrapped Around Your Finger
Summertime Sadness
Wherever You Are
The Driver
Durban Skies
Daylight
Kid In Love
If You Don't Know
Imagination
I'm not the only one
Talking Body
This Is What It Takes
Trouble
Lost
Up
Where Are Ü Now
Safety Pin
Q&A Time
Don't Be So Hard On Yourself
Control
Jet Black Heart
Vapor
Memories
Airplanes
Flaws
Let's start
Answers
Is There Somewhere
Challenge

Everything I Didn't Say

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By Girlinoblivion

Gli amici di Luke se ne sono andati da più di mezz'ora e lo sto aiutando a disfare i bagagli.

La camera degli ospiti in cui si è stabilito è diventata come uno di quei negozi di cianfrusaglie che si trovano spesso in giro per le città.

Ha portato ogni singolo gingillo dal suo appartamento: dai giochetti dell'ovetto Kinder ai libri di letteratura; dai dvd dei suoi film preferiti al pupazzo gigantesco a forma di pinguino; dai cuscini con motivi geometrici a tappeti pelosi.
E chi più ne ha più ne metta.

Una parete della stanza è già stata ricoperta con le locandine dei concerti a cui ha partecipato, i poster dei suoi cantanti preferiti e una moltitudine di fotografie.
L'ho chiamata 'La galleria degli orrori' perché alcune foto sono davvero brutte.

Mi avvicino ad una cornice e sorrido osservando il piccolo Luke dal sorriso sdentato che ha l'orecchio poggiato al pancione di una signora dai lunghi capelli castani e luminosi occhi verdi.
Si trovano in un parco giochi e il tempo è sereno, non ci sono nuvole all'orizzonte.

"Quella è una signora che avevo conosciuto al parco"
"Avevi appena conosciuto?"
"Ah ah proprio così"
"Adesso si spiega l'origine della tua insanità mentale! Perché un bambino di 5/6 anni dovrebbe farsi una foto con una sconosciuta?"
"Non era una sconosciuta, te l'ho già detto. Ero andato al parco con mia madre e i miei fratelli e mentre stavo giocando con dei bambini si è avvicinata questa donna dal pancione enorme. Mi ero stupito e le avevo chiesto perché avesse mangiato un'anguria intera, perché -detto fra noi- ero un po' tontolone da piccolo e non conoscevo ancora le dinamiche. Comunque, Cindy aveva riso e mi aveva spiegato che c'era un piccolo dentro di lei. Vedendo la mia titubanza mi ha fatto avvicinare l'orecchio e ho sentito i movimenti del feto. Quel giorno ho deciso che sarei diventato anch'io una mamma e mi sarei fatto lievitare la pancia"

Rido come non mai e mi piego sulle ginocchia per riprendere fiato. Questa è in assoluto la cosa più divertente che abbia mai sentito.
"È tutto vero e poi non capisco perché tu stia ridendo. Io ero fermamente convinto di poter avere un bambino e sentire i suoi calci. Mia madre ci ha visti da lontano e ha immortalato il momento. Me lo ricorda ancora quando vado a trovarla"

Il suo tono di voce è malinconico; penso gli manchi la mamma.

"Perché non vai a trovare tua madre?"
"Dovrei fare 16 ore di aereo e spendere un sacco di soldi che potrebbero servirmi per qualcos'altro di urgente. Per ora mi accontento di andarla a trovare a Natale, poi una volta finito il college deciderò se restare negli Stati Uniti o ritornare in Australia"

Ho voglia di abbracciarlo e stringerlo forte, ma dopo la nostra performance nella cabina armadio non mi sento a mio agio ad avere un rapporto fisico con lui.

"Vorrei dirti 'mi dispiace', ma penso siano solo parole vuote che non offrono alcuna consolazione.
Però avresti potuto dirmelo prima! Tra tutte le cose di cui sono a conoscenza hai tralasciato il fatto che la tua famiglia vive lontano; ti sei preoccupato di dirmi persino che shampoo usi per i capelli!
Mi sto accorgendo che so davvero poche cose, se non nulla di importante su di te"
"Non c'è tanto da sapere", si stringe nelle spalle e continua a disfare gli scatoloni.
"Anzi sì, una cosa c'è"

Aspetto pazientemente la sua risposta mentre poggio la foto sulla cassettiera.
"Ero un gran figo anche da piccolo"

E io che aspettavo una rivelazione importante e seria!

"Sono geniali le tue uscite dopo un argomento importante; ti impegni tanto?"
Scuote la testa sorridendo.
"Lasciamo perdere, è meglio. Comunque avrei qualcosa da ridire sulla tua affermazione: solo da piccolo eri figo. Ora sei solo un esaltato."
"Così mi ferisci, Micol. Sei esperta nel distruggere l'ego delle persone"

Porta una mano sul cuore e si asciuga una lacrima immaginaria.
"Peccato che con te non funzioni", gli ricordo.
"Hai perfettamente ragione"
Ammicca e seppellisce la testa nell'armadio per sistemare le numerose t-shirt nere e i jeans strappati.

* * * * * * *

"Ancora non ti ho dato il benvenuto nell'appartamento. Mettiti comodo che penso io a tutto. Vuoi un the o qualcos'altro da bere? Ritieniti fortunato perché non accadrà un'altra volta"
"Un the va bene, grazie"

Abbiamo finito finalmente di sistemare la camera di Luke e abbiamo deciso di rimanere a casa a festeggiare, anziché uscire e spendere soldi inutilmente.

Vado in cucina e prendo la teiera per preparare il the.

Devo dire che sono stanca per aver sollevato pesi e aver pulito casa da cima a fondo ma, nonostante ciò, sono disposta a servire Luke.
Voglio una targa celebrativa adesso.

"Vediamo un film?", mi chiede dal salotto.
"Sì, sceglilo tu; i dvd sono sotto il mobile della televisione"

Prendo due bustine di the verde, qualche biscotto e due tazze, poi verso l'acqua bollente e il gioco è fatto.
Porto tutto nell'altra stanza dove trovo Luke seduto per terra ad esaminare in maniera critica i film.

"Hai trovato qualcosa di interessante?"
"Sono indeciso tra 'L'uomo bicentenario' e 'Hunger Games'. Cosa preferisci?"
"'L'uomo bicentenario' è il mio film preferito, quindi scelgo questo"
"Bene, non l'ho mai visto"

Prendo il CD dalle mani di Luke e accendo la tv e il videoregistratore per poi farlo partire.

Luke sta sorseggiando il the seduto comodamente sul divano.

Vicino o lontano? Questo è il dilemma.

Vince la parte meno razionale e mi siedo all'estremità opposta del divano.
Come ho già detto, provo imbarazzo a stargli molto vicina.

"Hai paura di me?", Chiede indicando lo spazio che ci separa.
Scuoto la testa e mi avvicino di poco, stando attenta a non rovesciarmi la bevanda bollente addosso e procurarmi un'ustione grave.
"Andiamo Micol! Di questo passo la nostra convivenza sarà piena di momenti imbarazzanti e non ho proprio voglia di trascorrere il mio tempo con te dovendo sempre stare attento a ciò che faccio"

Sembra stupido, ma Hemmings è molto perspicace.

Mi avvicino a lui fino a quando le nostre ginocchia non si toccano e gli sorrido falsamente.
"Sei contento adesso?"
"Molto"

Le fossette fanno capolino mentre sorride e si gira per prestare attenzione al film.

Dato che l'ho visto come minimo 10 volte, fin da quando sono piccola e potrei recitare le battute a memoria, mi soffermo ad osservare i lineamenti del suo viso.

Ha delle ciglia molto lunghe e una fossetta sul mento. La pelle chiara gli conferisce un certo fascino e gli occhi poi! Non sono di quel celeste spento comune a molte persone, sono di un azzurro profondo e rispecchiano la sua personalità.

Mi becca a fissarlo, ma non fa battutine come suo solito, si limita a sorridere e a stringermi il ginocchio.

Finisco il the ormai freddo e appoggio la tazza sul tavolino, per evitare di trovare sangue e cicatrici sul mio corpo qualora dovessi addormentarmi.
Mi agito molto e non vorrei rompere la tazza.

Nemmeno mezz'ora dopo il sonno, come previsto, si sta impossessando di me e la testa inizia a ciondolare di lato.

"Vieni qui"
Luke alza il braccio destro e mi fa appoggiare la testa sul suo petto.
Profuma di pulito e muschio e di qualcosa di caratteristico che non riesco a capire.

Con movimenti lenti e cadenzati mi accarezza i capelli e prima che Morfeo mi avvolga tra le sue braccia mormoro parole sconclusionate sul fatto che non devo addormentarmi.

"Shh, va tutto bene. Riposati un po'. Ci vediamo dopo principessa"
Mi lascia un bacio tra i capelli e l'oblio mi accoglie.

Tà dà dà dà

Ehilà! Sono Martina, l'autrice di questa storia sconclusionata e priva di senso logico. Come state?
Sono molto felice che quello che scrivo vi piaccia e ho deciso, anche su consiglio di un utente, di ritagliare questo piccolo angolo per me.
Allora, che posso dire?
Avevo già caricato il capitolo, ma era troppo corto, così l'ho reso un po' più lungo.

Che ne pensate? Vi piacciono i personaggi? Cosa vorreste leggere nei prossimi capitoli?
Sono aperta a qualsiasi idea, quindi non siate timidi!

Siamo arrivati a 1k visualizzazioni e oltre 100 voti e lo devo solo a voi.

Sì, so che vi sto annoiando, ora me ne vado.

Commentate e votate se volete.
A presto
Marty

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