26. Amiche di Water Seven | Kureha e Kokoro

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Categoria: What if
Ambientazione: Prima di tutta la storia

È un racconto ispirato alle fanart che allego in fondo

Prima di decidere di stabilirsi sull'isola di Drum, alla dottoressa Kureha piaceva andare in giro a visitare le isole, guadagnarsi soldi con le sue doti da medico e vivere la giornata come capitava

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Prima di decidere di stabilirsi sull'isola di Drum, alla dottoressa Kureha piaceva andare in giro a visitare le isole, guadagnarsi soldi con le sue doti da medico e vivere la giornata come capitava.

Era divertente, per lei. Lo era dormire su una panchina nelle isole estive come inseguire i molestatori con la sua ascia preferita (perché sì, c'era chi credeva che una donna in perfetta forma di soli novantacinque anni suonati potesse essere una possibile vittima di scippaggio). E ovviamente era divertente visitare altri luoghi.

Quel giorno si era fatta dare uno strappo da una nave pirata fino alla famosa Water Seven, cittadina splendida e sicuramente pericolosa. Si fece lasciare sul molo mentre i pirati andarono a cercare un carpentiere per far sistemare la nave; erano stati assaliti un paio di giorni prima su un'isola vicina e la nave era incredibile galleggiasse ancora, così come era incredibile il capitano fosse ancora vivo quando lo aveva trovato Kureha. Era stata lei a curarlo, e così si era guadagnata un'offerta di unirsi alla ciurma (rifiutata) e uno strappo all'isola successiva (accettata).

Il molo della parte bassa della città sembrava frequentato da ogni genere di individuo di pessima fama potesse esistere, ma nessuno badò a lei. Un po' un insulto alla sua età portata in modo splendido, un po' una fortuna perché almeno non aveva scocciatori addosso.

Mentre camminava sul lungomare vide in lontananza qualcosa che si dibatteva vicino ad uno dei ponti d'attracco. Poteva essere un pesce come una persona che stava affogando, ma la curiosità la spinse ad accelerare il passo e andare a vedere.

Non era un pesce, né una persona, eventualmente entrambi. Si chiese per un istante se il viaggio per mare non le avesse dato alla testa, perché la dottoressa Kureha, che di acciacchi o problemi dovuto all'età mai ne aveva avuti, stava vedendo una sirena nell'acqua. Una sirena legata ad uno dei pali che tenevano su il molo in legno per la vita, e che sembrava non riuscisse a liberarsi.

La donna si chinò e con un colpo preciso di ascia tagliò la corda. La sirena smise di dibattersi, si sollevò fino ad avere la metà superiore del corpo fuori dall'acqua e guardò con perplessità la donna che era sul molo.

«Oh. Sono libera.» constatò dopo un momento di silenzio. Abbassò lo sguardo sulla vita e tirò quel che era rimasto della corda, lasciando che scivolasse sul fondo.

«Nel nome della medicina, che diavolo ci fa una sirena qui?!» sbottò Kureha, incredula.

«In che qua mi trovo? Credo di essermi appisolata mentre nuotavo...» disse la sirena facendo passare una mano tra i capelli verdi.

«Water Seven.»

«Non sono alle isole Sabaody? Accidenti, la corrente deve avermi portato via...»

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