29. San Valentino | Strawhat Pirates

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Categoria: Missing moment
Ambientazione: Nessuna precisa

Era la mattina di San Valentino sulla Thousand Sunny e chiunque si fosse svegliato era di umore tetro

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Era la mattina di San Valentino sulla Thousand Sunny e chiunque si fosse svegliato era di umore tetro.

Erano tutti single lì. Non che ci fosse niente di male, ma costeggiavano da giorni le isole e continuavano a vedere rosso e rosa ovunque.

Quella notte avevano dovuto attraccare per fare provviste, quindi il risveglio fu se possibile persino peggiore.

Le sorprese iniziarono verso le undici, quando Nami, che si era ritirata a concentrarsi sulle carte nautiche, riemerse dal suo ufficio con una scatola a forma di cuore in mano.

«Sanji, è opera tua?» chiese guardando in direzione della cucina.

«Di cosa parli, Nami cara?» chiese la voce petulante di Sanji mentre con tre salti da acrobata raggiungeva la rossa davanti alla cabina.

La modalità di latin-lover di Sanji fu subito rimpiazzata da quella più seria da chef appena vide che la donna aveva in mano una scatola piena di cioccolatini.

«Sono abbastanza certo di non averli presi, cara Nami. Né di averli fatti, questi cioccolatini sono abbastanza scontati.» disse osservandoli. Ne prese uno e chiese: «Ti dispiace se ne assaggio uno?»

«Fai pure.»

Sanji lo mangiò. Appena lo mandò giù disse: «Il sapore è buono, ma di certo non è mio. Deve averlo fatto un pasticciere qua del villaggio.»

«Chi mai mi avrebbe regalato dei cioccolatini, se non tu?»

Robin sbucò dall'interno della nave, un libro in una mano e un pacchetto nell'altra.

«Sanji, sono tuoi questi?» chiese.

«No Robin, non sono di Sanji.» disse Nami scendendo sul ponte per mostrarle la sua scatola.

Una porta dall'alto sbatté e la voce di Zoro urlò: «Cuoco, perché mi hai lasciato dei maledetti cioccolatini in palestra?!»

«Non sono miei, Marimo, per te non li avrei di certo fatti!» urlò Sanji di rimando, accendendosi letteralmente.

«Se li ha ricevuti anche Zoro, forse li abbiamo ricevuti tutti.» disse Nami.

«Li ha presi qualcuno di noi.» intervenne Robin. «Non erano in cucina, ma dove sarebbe stato più probabile ognuno di voi ne avrebbe trovato uno.»

«Proviamo a cercare, allora. Ne dovremo trovare altri sei.» propose Sanji.

«Ne mancherà uno, probabilmente. Nessuno comprerebbe cioccolatini per sé.» fece Nami.

«Se è sveglio, vorrà coprire il suo operato.» disse Robin.

«Comunque dovremmo trovarli.» disse la rossa risoluta.

«Perché non lasciamo che gli altri le trovino? Sarà più divertente, no?» chiese Sanji dopo un momento.

«Li avvisiamo però.» disse Nami prima di allontanarsi e andare ad informare tutti dell'accaduto, Zoro incluso.

Il quarto d'ora successivo fu dedicato a trovare le altre scatole a forma di cuore. Luffy trovò la sua legata a uno dei raggi che davano sulla polena, Usop sulla coffa, Chopper nell'armadio delle bende, Franky nascosta in mezzo ai rottami che usava come materiale di lavoro e Brook nella custodia del suo violino.

La ciurma si radunò sul ponte e Nami disse: «Robin aveva ragione, chi lo ha fatto ha nascosto il suo operato prendendosi ciocolatini anche per sé. Quindi il colpevole è uno di noi.»

«Chi, però?» chiese Zoro.

«È una domanda trabocchetto questa?» chiese Chopper, guadagnandosi gli sguardi di tutti su di sé.

«Che vuoi dire, Chopper?» chiese Sanji.

«Beh, sento l'odore di Usop su tutte le confezioni, credevo fosse un gioco.»

Tutti si girarono a guardare Usop, che era impallidito.

«Lo hai fatto tu?» chiese Sanji sorpreso.

«Io...»

«Perché?» chiese Zoro fissandolo.

Usop tacque un lungo momento, poi sospirò. «Sentite, ci conosciamo da un po' e ad ogni Valentino siamo tutti musi lunghi. Pensavo che far avere cioccolatini a tutti potesse risollevare il morale!»

Per un momento regnò il silenzio, poi Luffy si sporse verso Sanji e chiese: «Li mangi quelli?»

«Certo che li mangio, non si rifiutano i regali!» sbottò il biondo spingendolo via e mangiandosi un gioccolatino mentre o teneva lontano con un piede.

«Hai scelto cioccolatini davvero deliziosi, persino per me che il palato non ce l'ho!» esclamò Brook ridendo di gusto.

«Concordo, sono la fine del mondo!» aggiunse Chopper allegro.

«Io non vado matto per il cioccolato, ma apprezzo il pensiero.» disse Zoro con un sorriso.

Robin sorrise a sua volta e si infilò un cioccolatino in bocca. Franky prese la confezione, aprì il frigo nel suo corpo e lo mise al suo interno commentando: «Ora non ho fame, ma saranno un ottimo dolce.»

Nami guardò tutti, poi mise giù i cioccolatini e si alzò. L'istante dopo aveva atterrato Usop sul ponte con un abbraccio.

«Grazie, Usop.» mormorò prima che l'abbraccio diventasse di gruppo.

Almeno qurllo sarebbe stato un felice San Valentino.

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