15. Diagnosi | Heart Pirates

183 11 5
                                    

Categoria: Missing moment
Ambientazione: Probabilmente nel timeskip
Dedicato a: TrafalgarDPawa che ha una raccolta dedicata agli heart pirates bellissima e che avrebbe sicuramente fatto di meglio di questo, ma io non ho letto la Novel B e quindi ci si deve accontentare :')

Shachi quel giorno si stava particolarmente annoiando. Per quel giorno era prevista navigazione, navigazione e navigazione.

Non c'era niente da fare, per questo motivo si era introdotto nello studio del suo capitano e gli aveva sottratto il suo fonendoscopio. Lo aveva indossato e aveva deciso di andare a dare le sue diagnosi a chiunque incrociasse nella ciurma.

La maggior parte della ciurma sembrava stesse facendo un pisolino pomeridiano in giro per la nave e decise quindi di non disturbarli. A meno che non fossero Penguin o Law, loro li avrebbe svegliati di sicuro.

Il primo a trovare sveglio fu Jean Bart, in cucina. Si avvicinò a lui con la massima serietà e gli appoggiò lo fonendoscopio sul petto (fortunatamente era seduto a terra e riuscì a raggiungere il petto, grande com'era fosse stato in piedi sarebbe dovuto salire su una scala).

Ascoltò un momento e disse: «Esattamente quel che pensavo?»

Sentì lo sguardo di Jean su di sé e aggiunge: «Tutto normale, solo un parametro è sballato.»

«Di che stai parlando, Shachi?»

«Il parametro di affetto. La cura è a base di abbracci, minimo uno al giorno.»

Tolse lo fonendoscopio dal suo petto, gli diede un abbraccio (o la cosa più simile che potesse fare, data la differenza di grandezza), poi se ne andò come se niente fosse.

Incrociò Ikkaku nel corridoio che portava proprio alla cucina. Dalla faccia che stava facendo, Shachi dedusse avesse sentito la "diagnosi".

Restando serio appoggiò anche su di lei lo fonendoscopio e rimase un momento in ascolto. Finse, almeno, non sentiva nulla.

«Proprio come temevo.» disse con aria grave.

«Che succede?» chiese Ikkaku.

«Le tue tette sono morte.» disse serissimo.

«Ma zitto dai, non lo sono.» ribatté Ikkaku, combattuta tra il rifilargli una sberla e lo scoppiare a ridere.

«Temo non ci sia cura. Ti accetteremo comunque, sappilo.»

Si beccò un pugno sulla spalla, poi la ragazza andò in cucina, lasciandolo libero di continuare.

Non trovò altri svegli, ma quando uscì dal Polar Tang vide che lì c'erano Law, Bepo e Penguin. Il visone stava dormendo e il capitano era appoggiato a lui, intento a leggere un libro, mentre l'ultimo del quartetto era appoggiato contro il muro in costume, intento ad ustionarsi al sole.

Shachi si avvicinò a quest'ultimo. Law lo osservò e disse: «Shachi, quello è il mio fonendoscopio?»

«Non disturbare il dottore, ha delle diagnosi da fare.» disse serio appoggiandolo sulla tempia di Penguin.

Law lo fissò mentre il rosso annuiva serio. «Come sospettavo, zero attività.»

«Ma che stai dicendo, il mio cervello va benissimo.» borbottò Penguin.

«Ha perfettamente senso che sia azzerata, invece. Condividete un neurone e al momento lo ha Shachi, sebbene lo stia usando molto male.» osservò Law.

«Occhio che Shachi ancora non è passato da te.»

Fu esattamente quello che il rosso fece. Pulì nella maglietta il fonendoscopio, poi si inginocchiò vicino al capitano e gli appoggiò anche a lui in fronte l'attrezzo.

«Attività celebrale fuori norma. Sei troppo intelligente capitano.» disse spostando poi l'oggetto sul suo petto. Law lo guardò restare impassibile e dire poi: «Cuore a posto, scoppi di salute.»

Infine lo appoggiò con indifferenza sul cavallo dei pantaloni. Si beccò un cazzotto proprio mentre diceva: «Ah, qua sento i grilli, mi sembrava fossi troppo in forma.»

Penguin dietro a loro scoppiò a ridere mentre Shachi rotolava all'indietro per evitare di finire nel raggio d'azione di braccia o gambe del capitano e disse: «Aspetta capitano, prima di uccidermi devo ancora vedere Bepo!»

«Dopo Bepo sentiremo noi in che parte hai i grilli tu.» lo minacciò Law.

«Ah, io ovunque.» disse gattonando vicino al capitano e appoggiando lo fonendoscopio sul petto del visone, che rimase addormentato.

«Come pensavo.» disse alla fine.

«La tua diagnosi?» chiese Penguin.

«È troppo puro e innocente per questo mondo.» disse Shachi fingendo di asciugarsi una lacrimuccia.

«Ti approvo la diagnosi, dottore. Ora rendimi lo fonendoscopio, grazie.»

Shachi glielo diede e si beccò un pugno forte abbastanza da fargli quasi cadere gli occhiali.

«Eddai, Law, lascialo stare, Non è colpa sua se non hai mai fatto nulla con nessuno.» osservò Penguin, sgusciando poi via per evitare un pugno.

«Forse non voglio, ci avete pensato?»

«Certo, anche perché se lo volessi abbiamo su questa nave sia parecchi maschi che una donzella molto carina che ricambierebbe volentieri.» disse Shachi con un sorriso.

Law sospirò e si rimise in posizione. «Potrei buttarvi in mare, ma non ho voglia di spendere energie inutilmente per voi due.»

Shachi ride e si sedette accanto a Penguin.

Almeno aveva occupato il tempo per mezz'ora.

Storielle su One PieceWo Geschichten leben. Entdecke jetzt