Dato che mi è tornata la fissa per One Piece, ho deciso di dedicargli una raccolta a parte con missing moments, au, ship e quel che mi passa per la testa.
Enjoy :D
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La notizia circolava ormai da giorni: un villaggio era stato attaccato da un vampiro, che aveva bevuto da molti uomini per saggiarne il sangue e aveva ucciso un infante, prosciugandolo senza accorgersene.
Trafalgar Law era uno dei migliori cacciatori di vampiri che fossero mai esistiti, così venne mandato lui ad uccidere il vampiro. La sua dimora era nota: abitava nel castello del Sole, nome preso dal sole sospeso sopra il portone d’entrata. A preoccupare i cittadini era un altro fatto: mai vi erano stati conflitti o problemi ad averlo come vicino di casa: cos’era cambiato?
Solo pochi ragionavano su questo: molti di più preferivano chiedere la morte del vampiro Monkey D. Luffy.
Qualunque fosse il motivo, Law era sopraggiunto ed era ora davanti alla maestosa entrata del castello. Era sera, si aspettava di essere accolto o ucciso. I pochi che avevano parlato con lui avevano riferito che in realtà lui era un tipo accogliente e anche abbastanza simpatico.
Bussò. Aveva la mano appoggiata su una boccetta d’acqua santa e non aspettava altro che un motivo per usarla.
La porta si aprì. Law entrò, toccando per un istante la spada che aveva alla schiena: non si sentiva sicuro.
«Vieni avanti, poi a sinistra.» disse una voce da un punto imprecisato.
«Non ho l’onore di essere accompagnato dal padrone di casa? O ha forse qualcosa da nascondere?» ribatté Law.
«Gradirei che lasciassi la boccetta d’acqua santa accanto al muro sulla sinistra. Non verrà toccata.»
Quel tipo lo stava prendendo in giro, non c’era altra spiegazione. Con una punta di irritazione, avanzò lungo il corridoio e svoltò a sinistra. Entrò così in quella che era una vera e propria sala del trono, ampia tanto da poter contenere un esercito. Sul trono, stravaccato in maniera scomposta, stava il padrone di casa.
Sembrava un moschettiere, fu la prima cosa che notò. Era vestito di nero e rosso, con stivali neri e un cappello ampio sul capo. Quando se lo tolse, comparve un ragazzo dai capelli corvini sparsi ovunque, dalla pelle bianca e da un’insolita cicatrice sotto un occhio.
«Non hai lasciato l’acqua santa all’ingresso.» fu la prima cosa che disse.
«Mi hanno detto che con te si può parlare, sennò te l’avrei già tirata.» ribatté Law. «Ora confessa e possiamo finirla subito.»
