--- CAPITOLO LXV ---

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D E E P W E B

C A P I T O L O L X V





Yoongi e Jungkook quella mattina, si erano dati appuntamento davanti all'entrata dell'edificio con lo scopo di entrare assieme e di consumare, nelle stesse condizioni, un'abbondante colazione per il più giovane e un caffè da consumare, stavolta al tavolo, per il più grande. Mentre addentava una ciambella, a tempi alterni, con le sopracciglia corrucciate, le labbra stropicciate a mo' di smorfia imbronciata e il tono ancora offeso, Jungkook aveva confessato all'hacker quanto preoccupato e teso l'avesse reso la scorsa settimana; Yoongi aveva ascoltato tutto in silenzio e con uno sguardo atono affisso sul volto mentre di tanto in tanto, quando l'amabile innocenza del giovane risultava essere troppo lampante per essere ignorata o valicata, soffocava un sorriso occultandolo direttamente dietro alla tazza di carta marroncina che conteneva il suo caffè ancora caldo. Fomentato, aveva esposto anche il desiderio di voler andare da qualche parte a divertirsi durante quegli stessi giorni, o almeno così aveva creduto l'hacker all'inizio, poiché quando l'argomento "Jimin" tornò protagonista sulle labbra piccole e schiuse del giovane talvolta solo fasullamente ingenuo, fu costretto a ricredersi e ripercorrere a ritroso i passi che aveva compiuto. ― Sbaglio o potrebbe esserci qualcosa tra di voi? ― Chiese il maggiore finalmente deciso a concedere a Jungkook quello che voleva. ― Parli sempre di lui, al punto che, sto iniziando a confidare nel fatto che tu voglia confessare qualcosa... ― Avanzò, fingendosi tuttavia ancora pressoché inconsapevole di quanto, con tutta probabilità, fosse già accaduto.

― Vedi, io e lui ora stiamo insieme. ― Squittì con maggiore enfasi a quel punto col modo bambinesco col quale talvolta teneramente s'atteggiava, compiendo anche un piccolo saltello dalla sedia sulla quale era seduto. ― Finalmente anche io posso dire di non essere più solo... ― E dopo essersi fermato un secondo per arrossire lievemente, spiegò all'interlocutore la ragione del suo tentennamento, per quanto quest'ultimo non gliel'avesse mai richiesto. ― Non sono mai stato fidanzato prima, questa è la prima volta! ― Confessò, sapendo alla perfezione che nessun giudizio malevolo sarebbe mai scivolato dalle labbra di Yoongi per qualcosa di simile, come invece gli sarebbe potuto capitare con qualche suo coetaneo voglioso di rimboccarlo con un'altra presa in giro. L'hacker parve soffermarsi sull'ultima confessione indugiando a propria volta su di essa per qualche momento, poi parlò; solo a seguito di una scrupolosa osservazione, intuita dall'incertezza che l'interlocutore aveva mostrato. ― Non sentirti in imbarazzo per qualcosa del genere. Non sei un prodotto vicino alla scadenza e in più... ― In virtù della stima e del riguardo che sapeva, Jungkook provasse nei suoi confronti, continuò col fine d'incoraggiarlo ad abbandonare le inadeguatezze che erroneamente, forse pensava di possedere. ― Anche quella che ho io con Hoseok è di fatto, la prima relazione seria della mia vita. ― E il più giovane, restò altamente sbigottito da quell'affermazione.

― Davvero?! Ti facevo uno con davvero tante esperienze in questo senso... ― Gli occhi sbarrati del minore lasciarono presagire all'hacker chiaramente quando questo fosse sorpreso dall'idea di apprendere una simile notizia e Yoongi ridacchiò bonariamente a quello stupore ― Nel senso, tu sei così... Figo! ― E l'hacker non fu pronto a contenere quella volta, com'era riuscito a fare spesso e volentieri quando intratteneva conversazioni leggere e spensierate con il giovane collega, una risata più fragorosa del considerato consono e pertinente al luogo in cui entrambi si trovavano. ― Sono contento che tu nutra così tanto riserbo per me ma ti garantisco che no, sono tutt'altro che un asso in circostanze del genere, anzi. ― Con una smorfia impressa sul volto, ricordò alcuni spezzoni mortificanti della sua adolescenza per prima, ed età adulta poi. ― Hoseok ha fatto un lavoro meritevole di rispetto con me, lo riconosco e suppongo, seppure con minore sorpresa, che Jimin abbia fatto altrettanto con te! ― Lo punzecchiò, e quando sulle guance di Jungkook l'atteso rossore comparve trionfante, Yoongi poté dire di aver concluso quella colazione nella maniera a lui più gradita.

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora