--- CAPITOLO XLIII ---

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D E E P W E B

C A P I T O L O X L I I I





Qualche ora prima che il sole calasse, Yoongi aveva fatto in modo di ritrovarsi a casa per iniziare a preparare la comoda postazione davanti al quale sarebbe stato seduto per chissà quante ore: la pen drive USB che gli aveva dato Taemin era ancora seppellita infondo ad una delle sue tasche e contava di non essere in grado di vedere i filmati relativi ad un'intera serata ― con rigorosa attenzione, almeno ― prima delle dieci ore. Da Hoseok aveva mangiato in abbondanza e a causa di quel fattore, fu invogliato a mettersi a lavoro senza rimediarsi qualcosa, convinto che avrebbe staccato l'attenzione dai numerosi video solo quando il bisogno di nutrirsi ancora non gli si fosse palesato al punto da distrarlo. Diverse ore le impiegò soltanto per analizzare la prima parte della serata; dopo aver visto si e no una ventina di minuti, aveva messo indietro per cercare qualche dettaglio sfuggitogli alla prima vista e aveva ripetuto continuamente quelle azioni fino a quando non era stato sicuro di aver scansionato tutto quello che era possibile studiare all'interno dell'inquadratura. Ad un paio di ore dalla mezzanotte, Yoongi aveva già osservato metà dei video registrati scrupolosamente dalle telecamere dei diversi negozi frequentati e riempito un paio di pagine di appunti. Sui fogli di carta solcati dalla sua calligrafia elegante ― seppur composta da linee disegnate alla rinfusa e con gran fretta ― sottile ed inclinata verso il lato destro, vertevano i suoi primi sospetti oltre che le persone registrate con ricorrenza e i minuti in cui essi erano comparsi sullo schermo. Nonostante gli occhi gli bruciassero, l'unica cosa concreta che fece per rendere loro un po' d'agognata pace, consistette nell'indossare il fedele paio d'occhiali dalla montatura nera mentre distrattamente e con la mano rimastagli libera, ancora appuntava una serie di numeri osservati dal fondo dello schermo. Una volta sistemate le lenti tornò indietro di qualche frame al fine di concentrare tutto il quantitativo di accortezza che era, nonostante l'ora, in grado di racimolare, sopra l'unico soggetto costante oltre ogni ragionevole casistica, fatta eccezione per lui ed Hoseok.

Inclinò la testa come per vedere meglio ma improvvisamente si rese conto che così come era accaduto in quel caso, anche negli stralci precedenti gli era stato impossibile distinguere in modo nitido il fronte di quell'uomo. Si perse per qualche secondo, nel tentativo di ripercorrere a ritroso la serie di immagini che aveva già visto ma quando la consapevolezza di non essere mai riuscito a vedergli il volto arrivò a coglierlo, con impeto, appuntò quell'ennesimo particolare sul foglio il cui fondo era quasi totalmente inciso dall'inchiostro della sua penna. Una volta conclusa l'azione, restò per qualche altro momento immerso nella sua stessa sorpresa: per tutta la sera e in particolar modo quando lui ed Hoseok si erano recati all'interno della sala in cui si sarebbe riprodotto il film che avevano scelto di vedere ― a pochi minuti dall'inizio di quest'ultimo ― Yoongi aveva da prima selezionato e poi concentrato, l'attenzione su pochi uomini in particolare. Aveva scanagliato alla perfezione i loro volti solo per rendersi conto in quel momento, che nessuno di loro era quello che ora vedeva impresso sul monitor del suo computer. Come ricordava bene, un uomo col busto infagottato e a tratti quasi costretto all'interno di una felpa rossa, era comparso più volte nelle riprese ma mai in tutte ed allo stesso modo era accaduto con gli altri che aveva sospettato. Al contrario invece, quello che ora era al centro delle sue supposizioni, ricordava sempre meglio, era quello che aveva abbandonato la sala assieme all'ultimo gruppo di persone, dopo aver indugiato sulla poltroncina un po' più del normale perché catturato nella contemplazione di qualcosa premuto sul display del suo cellulare. Lo ricordava, quando sporadicamente, mentre era intento a salire le scale che lo avrebbero condotto verso l'uscita, s'era lasciato sfuggire una singola ma durevole occhiata in sua direzione prima di continuare a camminare come se nulla, degno di nota, fosse mai accaduto. Tuttavia, nonostante quel ben visibile tentativo di apparire disinteressato, Yoongi aveva deciso ugualmente di sollevarsi dal posto, seguito da un ancora semi imbronciato Hoseok, per raggiungere l'uomo con l'intento di osservarlo così come aveva fatto con quelli che lo avevano preceduto. Ma al contrario degli altri, una volta ritrovatosi all'esterno, non gli fu più possibile distinguerlo tra le numerose persone accalcate nonostante questo indossasse una giacca beige dall'aria ricercata e soprattutto costosa. Aveva riflettuto su quell'uomo mentre accompagnava Hoseok a casa così come aveva ripensato al modo subdolo con cui questo si era dileguato ad una decina di metri dal suo naso.

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora