--- CAPITOLO VII ---

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D E E P  W E B

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D E E P  W E B

C A P I T O L O  V I I











Si sistemò meglio gli occhiali che nel frattempo erano scesi nell'incavatura del naso prima di lanciare un sospiro soddisfatto. I suoi occhi affilati caddero sull'indicatore dell'ora in basso allo schermo e pur scoprendo di aver passato quasi l'intera notte sveglio, il ragazzo si sentiva piacevolmente soddisfatto. Per quanto amasse dormire, nulla riusciva ad appagare il suo ego meglio di un obbiettivo auto prefissato portato a termine in un lasso di tempo così breve. Dopo aver letto un numero imprecisato di post, seri e non, si era focalizzato una seconda volta sulla conversazione avuta tra due utenti in particolare. Le loro interazioni erano separate da numerose altre risposte molto spesso scollegate dai loro discorsi ma scorrendo tra le numerose pagine, Yoongi era riuscito a trovare ogni messaggio. Quando cliccò sul nome dell'utente che sembrava dare tutta l'impressione di saperne di più e di essere anche intenzionato ad insegnarlo all'altro, il moro si rese conto che le uniche informazioni rese disponibili dal sito erano per l'appunto il nome utente, la data d'iscrizione al sito, l'ultimo accesso effettuato e l'indirizzo email fornito dall'utente stesso. Passò qualche minuto a fissare distrattamente lo schermo mentre la sua mente cercava di elaborare un modo per riuscire ad arrivare ai messaggi privati che quest'ultimo si era scambiato con l'altro utente sperando anche che, una volta ottenuto l'accesso al suo account, avrebbe trovato il link che lo avrebbe reindirizzato direttamente al sito oggetto della discussione e, con tutta probabilità, anche dei fogli racchiusi nel fascicolo che teneva poggiato sulla sua scrivania a qualche centimetro più a destra del mouse. Non aveva idea di quale potesse essere la vera identità della persona che gestiva l'account che si ritrovava a scrutare quasi di sbieco, al contrario, l'unica informazione che aveva a disposizione su quella persona consisteva in ciò che la medesima aveva reso fruibile a tutti: ovvero la sua email. I lineamenti del suo viso, tuttavia, si distesero nel giro di una manciata di secondi; esattamente a causa di un'idea che aveva improvvisamente preso vita nella sua testa. Effettuò una veloce combinazione di alcuni tasti sulla tastiera per copiare ed incollare tutte le informazioni che era riuscito ad ottenere fino a quel momento facendo particolare attenzione alla corretta trasposizione dell'email all'interno del suo block notes virtuale, successivamente, passò ad analizzare nel modo più completo possibile l'intera grafica, le relative discussioni e l'organizzazione visiva del sito con lo scopo di creare un clone quanto più simile ad esso. Per quanto il suo piano riproducesse per gran parte quello che era un tipo di frode utilizzato molto spesso online da hacker intenzionati a spillare denaro a sfortunati utenti, Yoongi era intenzionato ad usarlo per ottenere solo ed esclusivamente le sue credenziali d'accesso e, in diretta conseguenza, alla conversazione privata che sembrava aver avuto.

Mentre Yoongi metteva appunto gli ultimi particolari del sito falso ma simile in tutto e per tutto a quello che aveva analizzato per quasi l'intera notte, gli albori del nuovo giorno stavano iniziando a fare capolino nel cielo rischiarando la fitta coltre d'oscurità. Sorrise soddisfatto osservando nel complesso il sito clone che aveva creato non riuscendo ad annientare il pizzico di malinconia che nacque in lui quando giunse alla triste consapevolezza che quel lavoro, per quanto ben fatto, sarebbe stato online soltanto per un giorno al massimo; giusto il tempo che avrebbe impiegato l'utente ad abboccare all'amo che pazientemente e meticolosamente aveva creato e posizionato nel modo migliore possibile. Osservò nuovamente l'ora sullo schermo solo per constatare che mancavano poche ore prima di dover tornare nuovamente a lavoro. Pensò che avrebbe voluto fare davvero una doccia prima di andare, anche per evitare che il sonno rimastogli accumulato come un macigno dietro le spalle, iniziasse a palesarsi fino a rendergli troppo arduo l'ingrato compito di doversi chiudere nuovamente in quello studio angusto per buona parte della giornata. Posizionò il suo piccolo block notes al centro del monitor per copiare nuovamente l'email dell'utente per poter procedere finalmente all'ultima parte del primo piano che gli era venuto in mente. Avrebbe inviato un email che, così come il fittizio sito da lui creato, avrebbe riprodotto fedelmente il contenuto e la grafica di un comune messaggio inviato in automatico dal sito originale a cui quell'utente era iscritto, successivamente avrebbe riportato un messaggio che oltre a mettere in risalto delle problematiche – in realtà inesistenti – legate all'account, avrebbe anche richiesto una riconferma dei dati, spingendo la persona stessa a scrivere nella risposta la sua password d'accesso. L'unico effetto collaterale consisteva nel fatto che questo tipo di inganno aveva acquistato molta notorietà e se la persona che stava cercando di ingannare era furba come aveva dato a pensare, era probabile che non sarebbe caduta nella trappola scrivendo in risposta i suoi dati. Per ovviare a quel problema, avrebbe linkato alla fine del falso messaggio da parte del sito, il link che al posto di reindirizzare l'utente al sito vero – come questo era erroneamente improntato a credere - lo avrebbe invece reindirizzato al sito fasullo che Yoongi stesso aveva creato poche ore prima, permettendo al suo server di salvare in ogni caso, le credenziali di cui aveva bisogno. Era molto probabile, infatti, che l'utente prima di inserire dati personali in risposta ad una email, avrebbe cercato la conferma sul fatto che a mandargli quell'email fosse stato proprio il sito a cui era iscritto e che abitualmente frequentava proprio attraverso quel link.

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora