--- CAPITOLO VIII ---

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D E E P  W E B

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D E E P  W E B

C A P I T O L O  V I I I











Seokjin cercò di ascoltare le parole dell'hacker che, senza tregua o attimo di respiro, si susseguirono in quello spazio invadendo le orecchie del più grande. Yoongi provò a spiegargli tutto quello che aveva trovato il giorno precedente e quello che era stato il primo marcato approccio che aveva tentato mentre il più grande si limitava a guardarlo con uno sguardo che lasciava trapelare talvolta un puro tanto quanto sano smarrimento, altre volte come qualcuno che qualcosa, era riuscito a capirla. –Quindi mi stai dicendo che sei quasi sul punto di risolvere il caso?- Chiese, sistemandosi una ciocca di capelli biondi dietro ad un orecchio.

-Frena. Non ho detto questo.- Gli rispose svelto l'hacker, e quando l'ennesimo turbamento si dipinse sul viso dell'altro, pensò di dover essere ancora più chiaro. –Potrebbe essere, per il momento so solo che mal che vada, mi porterà a qualcosa che è comunque inerente al caso.- E in risposta a quelle parole, Seokjin si ravvivò nello sguardo prima di sorridere al ragazzo più giovane.

-Sapevo che sarebbe stato utile avere uno come te al nostro fianco!- Disse come se stesse dando voce ai suoi pensieri, come se di conseguenza ad esso, non si aspettasse dal ragazzo neanche una risposta. –Bene, quindi per compiere il prossimo passo, abbiamo bisogno della risposta di quell'utente, giusto?!-

-Sarebbe utile. Non so quando lo farà, quindi per il momento ho pensato di supervisionare i casi simili a questo perché potrebbe aiutarmi ad arrivare all'anello di congiunzione che li lega, ammesso e concesso che lo siano davvero.- Chiarì le sue intenzioni indicando talvolta i vari fascicoli ordinatamente disposti sulla superficie della sua scrivania, il biondo invece, lasciava cadere i suoi occhi su di essi a mano a mano che le parole dell'hacker giungevano sicure alle sue orecchie.

-Ti lascerò lavorare come meglio credi, sembri sapere bene cosa fare e come comportarti.- E Seokjin aveva detto quelle parole perché stava iniziando a pensarle realmente. Aveva scelto Yoongi dopo un'attenta selezione perduratasi per mesi, questa gli aveva permesso di cogliere bene quali erano le cose che quel giovane hacker era in grado di fare ed anche il fatto che al momento, fosse uno dei migliori dell'intero paese. L'impresa già complessa di per sé, richiese ancora più sforzi da parte sua per riuscire ad ottenerlo, soprattutto a seguito del suo arresto. Al biondo Yoongi piaceva soprattutto per il suo modo analitico di vedere le cose, elemento che spesso movimentava anche le sue mosse, sempre fin troppo calcolate, quando protetto da un anonimato quasi impossibile da scalfire, si divertiva ad estorcere ingenti somme di denaro a chi sembrava non stargli fin troppo simpatico. Al biondo piaceva anche il fatto che l'hacker sembrava non sopravvalutare mai troppo sé stesso, almeno fino a quando la certezza di aver risolto davvero il quesito su cui aveva scelto di lavorare per qualche motivo, non bussava alle porte della sua consapevolezza dando modo al suo orgoglio di gonfiarsi. Diede un'ultima furtiva occhiata al ragazzo dai capelli scuri, seduto comodamente sulla sedia, prima di sollevarsi da quella su cui era seduto lui per dirigersi verso la porta. –Aspetterò tue notizie, almeno fino a domani mattina.-

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora