Capitolo 88~Il Ballo

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Il territorio dedicato alla rappresentante inglese, era a dir poco stupendo. La sede aveva due entrate diverse: una verso i dormitori e un'altra laterale, che portava ad un grosso giardino.
Lì erano diretti i ragazzi dell'Inazuma Japan.

Per l'occasione, il giardino era ornato con numerosi tavoli, coperti da tovaglie bianche e con del gustoso cibo sopra. Intorno al giardino, delle luci di un colore bianco, non facevano passare un minimo di oscurità. Come atmosfera, c'era una musica dolce, una di quelle da sala.

Sembrava di stare ad un convegno di persone altolocate. Invece erano semplicemente due squadre di pallone, che avevano trovato quel bizzarro modo per fare amicizia.

Martina si trovava al fianco di Axel. Quando entrarono, i due andarono verso un tavolo che offriva bevande.

<<Ti prego, ho bisogno di bere. Non pensavo che fosse così faticoso portare i tacchi!>> imprecò Martina, riempendosi un bicchiere di un liquido arancione. Non sapeva cosa fosse, ma non le importava. Voleva solo bere.

<<Dai, pensa che non sei caduta nemmeno una volta>> disse il ragazzo, ridacchiando.

<<Axel. Blaze. Rimangiati subito questa risata a ebete!>>

Ma Axel non le diede ascolto, continuava a ridacchiare nel vedere la faccia arrabbiata di Martina.

<<Perfetto Blaze, vedo che mi costringi a farlo...>> fece finta di buttargli il liquido del bicchiere addosso. Axel si scansò immediatamente e guardò Martina perplesso. Lei, nel frattempo, aveva un ghigno stampato in faccia.

<<Va bene, va bene. Pace>>

<<Per questa volta ti perdono>> disse con fare altezzoso, e i due risero all'unisono.

<<State insieme da soli 5 minuti e già litigate? Mi sorprendete ragazzi>> disse Jude, raggiungendoli.

<<Sono cane e gatto, non ci possiamo fare niente>> disse David al suo fianco.

<<Celia dove sta?>> chiese Martina notando la sua assenza.

<<Non la senti urlare? Sta rincorrendo Scott per tutto il giardino. Gli inglesi hanno delle facce più che stupite>> indicò un punto del luogo, dove c'era Celia che faceva la ramanzina a Scott, sotto gli sguardi dei ragazzi inglesi.

<<La solita>> disse Martina ridacchiando.

Successivamente, li raggiunsero anche Xavier e Nathan, e parlarono allegramente per tutta la serata.

Gli inglesi, li avevano accolti sí, ma non si erano degnati nemmeno di una presentazione, e questa cosa fece irritare particolarmente Martina.

<<Basta, mi sono stancata. Andiamo a presentarci!>> disse all'improvviso.

I suoi amici si scambiarono varie occhiate. Non capivano che cosa le fosse venuto.
Un attacco d'ira?

<<Marti... Secondo me...>> provò a dire Nathan, ma si stoppò non appena vide lo sguardo gelido fisso su di lui.

<<Tu. Sei stato scelto. Vieni con me>> Martina  diede il bicchiere che aveva al fratello, prese Nathan sotto il braccio e lo trascinò verso un ragazzo con i suoi stessi capelli, che parlava con Camelia.

<<Senti tu. Lo so che stai cercando di rimorchiare questa dolce ragazza. Ma vedi, stiamo pure noi qui. Io sono Martina Snow>> disse con fare serio, porgendo la mano al ragazzo.

Sembrò stupito nel sentire quelle parole, e guardò la mano di Martina con fare schifato.

<<Quanta poca galanteria c'è tra voi giapponesi...>> bisbigliò disgustato.

Inazuma Eleven: La ragazza di GhiaccioWhere stories live. Discover now