Capitolo 89~Mente e Cuore

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Axel era rimasto a fissarla, mentre continuava a suonare. Era veramente brava, e Axel non sapeva di questo suo talento.

Quando finì di suonare, alzò lo sguardo verso il ragazzo, facendo un radioso sorriso. Martina si spostò di lato, facendo spazio ad Axel sullo sgabello in pelle.

<<Non sapevo che sapessi suonare>> le disse, Axel, accomodandosi di fianco a lei.

<<Ho iniziato quando ero piccola, ma ho smesso all'età di 10 anni. Però è rimasta una delle mie passioni>> disse, suonando un'altra melodia.

Axel rimase lì ad ascoltare il suono e a vedere come le dita di Martina si muovessero dolcemente tra i tasti.

Una volta finito anche quel brano, Axel decise di voler imparare anche lui a fare qualcosa.

<<Insegnami un brano, ti prego!>> esclamò.

Martina pensò a quale melodia potergli far fare. Una semplice ma allo stesso tempo bella.

<<Puoi provare a fare la versione facile di Bohemian Rhapsody>> proferì Martina, e gli fece vedere i tasti che doveva usare.

Dopo varie volte in cui Martina glieli aveva ripetuti, Axel provò a suonare.

1, 2, 3, 4, 5 volte. Non gliene era riuscita una. Stava imprecando.

<<Calma. Guarda che nemmeno a me venivano subito. C'è bisogno solo di esercizio. Un po' come nel calcio. Tu hai sempre saputo fare tiri potenti, oppure ti sei allenato?>>

<<Hai ragione. Allora ricominciamo. Così da questa parte e... così dall'altra... No! Riproviamo... Ecco. Ce l'ho fatta!>> finalmente era riuscito a suonare la canzone per bene.

<<Bravissimo!>> si congratulò Martina, mentre lui continuava a suonare le stesse note entusiasta.

Dopo un po', si fermò e si voltò a guardare Martina. I suoi occhi brillavano di felicità. La ragazza si focalizzò sul colore dei suoi occhi. Erano di un marroncino chiaro, che Martina trovava bellissimi.

<<Ti ricordi quando ci siamo conosciuti?>> chiese Axel, rompendo il silenzio.

<<Si. Ero appena arrivata alla Raimon e il professore mi fece accomodare di fianco a te. Sai che quel giorno ebbi paura?>>

<<Di me?>> si meravigliò il ragazzo.

<<Non esattamente di te. Avevo paura che tu scoprissi la mia vecchia scuola. All'ora lo tenevo ancora nascosto>>

<<Si, ricordo. Infatti alla fine ti scoprii>>

<<Vero>> rise Martina, ricordando l'imbarazzo di quel giorno.

<<Sai... Dal primo giorno in cui ti ho vista, ho capito che eri diversa. Non come tutte le ragazze, no. Tu sei sempre stata unica e speciale>>

<<Mi sono sempre definita diversa, ma mai speciale>> lo sguardo di Martina era, ora, rivolto verso le sue mani.

<<Invece sei speciale, fidati. Sarà per questo che mi sei piaciuta dal primo momento...>> anche Axel non guardava più la ragazza, ma si era soffermato su un punto indefinito.

<<Anche tu mi sei piaciuto dal primo momento, sai? Pensa che all'inizio non riuscivo a capire cosa avessi. Andai a chiedere una mano a Lina, per la disperazione. Non avevo mai provato nulla di simile...>>

<<Neanche io... Però avevo capito cosa fosse. Se potessi tornare indietro nel tempo, tornerei al giorno in cui ci siamo lasciati. Fermerei quell'Axel che stava per dare un pugno in faccia a Jordan. Sono stato un cretino>>

Inazuma Eleven: La ragazza di GhiaccioHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin