Capitolo 4~Axel entra in squadra

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Il capitano della squadra della Raimon stava tornando a casa, quando, sul marciapiede difronte, notò l'ex bomber della Kirkwood. Voleva provare a richiedergli di unirsi alla squadra, quindi decise di seguirlo. Andò verso le strisce, e mentre attraversava, notò anche un'altra persona: Martina Snow. <<ciao Martina!>> Martina si voltò nel vedere il portiere venire verso di lei. <<ciao Mark!>> gli rispose. <<torni a casa?>> Martina sobbalzò, non sapeva se dirgli o no la verità su suo fratello, anche se in fondo non c'era niente di male se ne veniva a conoscenza, l'importante era mantenere in segreto il suo passato. <<vado all'ospedale>> rispose prendendo coraggio. <<ospedale? Perché? Ti sei fatta male?>>
<<no Mark, anzi, magari. Vado a trovare il mio fratellino>> osservò il viso del ragazzo. Sembrava abbastanza preoccupato. <<tu invece?>> chiese per cambiare discorso. <<stavo andando a casa, quando ho visto a te, e non solo...>>disse e indicò Axel Blaze. <<Axel...>>
<<esatto! Volevo provare a parlargli sempre per farlo entrare in squadra, è vero che sia tu che Kevin ve la potreste cavare, però il suo aiuto sarebbe fondamentale>>
<<sono d'accordo Mark, se vuoi ti posso accompagnare>>
<<mi farebbe molto piacere!>> fece il suo classico sorriso. Lo seguirono fino ad arrivare all'ospedale. <<io non l'ho mai visto qui...>> disse Martina. <<forse si è infortunato? Per questo non gioca più a calcio...>> lo seguirono fin dentro l'ospedale, fino ad arrivare al piano del fratello di Martina. <<se ho visto bene, è entrato in quella stanza>> disse indicando la porta che avevamo di fronte. Andammo a leggere la targhetta e c'era scritto "Julia Blaze". La porta si aprì, e il biondo li guardò storto. <<che ci fate voi qui?>>
<<beh, ecco, noi...>> iniziò a balbettare il capitano. Quel balbettio fu seguito successivamente da una spiegazione che manco Martina riuscì a capire. <<quella è tua sorella?>> gli chiese Martina abbastanza preoccupata. Sapeva cosa significava avere una sorella/fratello, in ospedale. Riusciva a capire tutti i sentimenti di quel ragazzo, come se si conoscessero da una vita. <<si... forza, entrate>> i due lo seguirono all'interno della stanza. La bambina era stesa sul letto, con le coperte tirate fin sopra al petto. Aveva gli occhi chiusi, come se dormisse, ma Martina sapeva benissimo che la bambina non stava dormendo.

<<ormai è ricoverata qui dentro da tanto tempo...>> iniziò a raccontare tutto quanto sull'incidente della povera Julia:<<dovevo andare a giocare la finale del football frontier, contro la Royal, quando un camion l'ha investita, ed è rimasta in coma dall'ora...>>
<<ma è quasi un anno....>> rispose Martina. <<si, lo so. Ho saputo del suo incidente pochi minuti prima dell'inizio della partita. Sono corso in ospedale, a edere le sue condizioni. Se solo non avessi giocato quel torneo, Julia non sarebbe in queste condizioni... è questo il motivo. Ho giurato di non giocare finché non si sveglierà>>. Martina guardò il viso della sorellina di Axel. Assomigliava così tanto al viso del fratellino, pallido a causa della malattia. Martina si avvicinò alla faccia della bambina e le spostò ad una ciocca di capelli. <<tu hai un fratellino in questo ospedale, ero Martina?>> le chiese Axel. <<si. Capisco bene come ti senti...>> rispose. <<aspetta, come fai a sapere del fratello di Martina, a me l'ha detto solo oggi>> chiese Mark al biondo. <<mio padre lavora qui, me l'ha detto lui quando gli ho raccontato la giornata dell'altro giorno. Vuole sempre sapere cosa faccio, specialmente riguardo la scuola>>
<<ah, quindi tuo padre è il dottore di Jack>>
<<esatto>>. Decidemmo di uscire dalla stanza. Ormai si era fatto tardi. Uscirono da quella stanza, quando Martina vide il fratellino giocare con una bambina. <<ciao Mark!>> disse quella bambina. <<hey Maddie!>> il fratellino di Martina si voltò verso il capitano della Raimon e la vide. <<Marti!>> urlò e le andò incontro per abbracciarla. <<finalmente sei venuta! Per un momento ho pensato che non mi saresti venuta a salutare oggi...>> disse con aria triste, staccandosi dall'abbraccio. <<non potrei...>> gli accarezzò il capo. <<hey, ma tu sei Mark Evans! Ho visto insieme a Martina la tua partita contro la Royal! La tua tecnica è fantastica! Mano di Luce!>> disse facendo gli stessi movimenti che fece Mark durante quella partita. <<e dimmi Mark alla fine Axel è entrato... nella... o mio Dio>> guardò alla mia destra e rimase a bocca aperta nel vedere il bomber di fuoco. <<ciao, tu devi essere Jack>> gli disse Axel, accovacciandosi per guardarlo in faccia. <<A-Axel Blaze, sa. Il. Mio. Nome!>> iniziò ad urlare dalla gioia. <<Axel, ora sei anche tu un membro della Raimon vero?>> lo guardò con aria sognante. Martina capì la situazione e disse:<<Jack, ora si è fatto tardi, qui fuori potresti prendere freddo, forza andiamo in camera>> e lo trascinò dall'altra parte del corridoio, verso la sua stanza, seguito da Maddie.


Kevin si stava allenando duramente per cercare di eseguire la sua tecnica speciale. C'era quasi. Non si voleva arrendere per niente al mondo, grazie anche all'incoraggiamento di tutta la squadra e delle manager. Celia aveva deciso di unirsi alla nostra squadra quella mattina.

<<Marti, che dici di mostrare agli altri la tua super tecnica?>> le chiese Steve. <<da quando hai una super tecnica?>> disse Max. <<da quando sono arrivata alla vecchia scuola>> si grattò la nuca. <<allora vai, sono curioso di vedere quanto sei forte, io mi metto in porta>> disse il capitano correndo in porta e infilandosi i guanti. <<Kevin, vieni pure tu>> gli disse Nathan e il ragazzo dai capelli rosa raggiunse il gruppo, anche se sbuffando.

Martina prese la palla ed eseguì la sua super tecnica. <<TEMPESTA POLARE!>> la palla andò verso la porta. <<MANO DI LUCE>> disse il capitano. Man a mano indietreggiava, fino ad entrare in porta. <<questo tiro... ha una potenza mai vista, nemmeno la super tecnica della Royal era così potente...>> disse Mark guardando i guanti. Tutti quanti andarono a fare i complimenti, persino Kevin si era ricreduto.

L'allenamento continuò. Il capitano notò qualcosa che non andava nel numero 11 e decise di andarci a parlare. <<Martina, Nathan, affido a voi la squadra>> disse e i due presero le redini della squadra. <<Nathan, perché non facciamo attaccanti contro difensori? Può essere un allenamento molto utile per migliorare in tutti i fronti>> propose l'attaccante di ghiaccio. <<fantastica idea!>> iniziarono a dividersi in squadre. I 4 difensori erano Nathan, Jack, Tod e Jim contro Matina, Steve, Max, Tim e Sam. Uno degli attaccanti stava fuori, fino a che la palla non usciva fuori o dopo un goal. Al primo turno stava fuori Sam. Poco dopo Mark ci raggiunse, mentre Kevin proseguì il suo allenamento speciale.

<<Kevin, ce l'hai fatta!>>gli urlò il capitano andandogli incontro. Tutta la squadra li raggiunse. <<Axel...>>disse Mark guardando dietro Martina. Tutti si girarono e videro il ragazzo venire verso di loro, con gli occhi chiusi. <<Mark, ti volevo dire che... che accetto>> aprì gli occhi. Tutti quanti sorrisero e il capitano disse:<<benvenuto Axel!>>

Inazuma Eleven: La ragazza di GhiaccioМесто, где живут истории. Откройте их для себя