Capitolo 50~Per Sempre

597 31 4
                                    

Tod saltò addosso a Jack.
Mark mise un braccio intorno al collo di Nathan.
Erik e Bobby batterono il cinque.
Kevin e Jude sorrisero.
La manager si diedero la mano.
Martina e Victoria si abbracciarono.

<<ce l'abbiamo fatta!>> gridò Victoria mentre la stritolava.
<<si Vic!>> si staccarono e Shawn le raggiunse.
Guardò prima Victoria e poi Martina. Era tornato normale e aveva quel sorriso stampato sul volto.

<<bel tiro, Frost>> gli disse.
<<grazie. Anche tu hai giocato bene>> rispose e le porse la mano.
Martina la osservò attentamente, poi si voltò e prima di andarsene disse:<<ho detto che hai giocato bene, non che voglio essere tua amica>>

Andò verso Jordan, che era inginocchiato a guardare il pavimento, con i pugni ben stretti.
Martina gli si avvicinò e gli porse la mano, che afferrò subito.

<<Marti, io...>> Martina non lo fece finire di parlare che lo abbracciò. Jordan, prima rimase paralizzato, cercando di realizzare ciò che stesse succedendo, poi anche lui la strinse.

<<perché l'hai fatto...>> gli mise una mano sulla guancia. Abbassò lo sguardo e non rispose.
<<Jordan. Dobbiamo andare...>> gli disse un altro ragazzo.
<<hai ragione, tra poco dovranno arrivare>> rispose.
<<chi? Chi deve venire, Jordan?>> si intromise Martina, non spostando la mano.
<<sul nostro pianeta siamo una delle squadre più forti, ma quella in testa in classifica è la Epsilon>>
<<smettila di parlare di pianeti e di alieni!>> lo rimproverò.

<<caro Jordan, mi sei caduto molto in basso. Avanti ad una ragazza diventi un pappa molle?>> la voce, Martina non la conosceva. Proveniva da un ragazzo più alto di loro due, con dei capelli neri. Non sapeva chi fosse, ma dedusse che fosse uno dell'orfanotrofio, che si fingeva un alieno.

<<Dvalin, che ci fai qui?>> chiese Jordan, terrorizzato.
<<sono venuto a dirti, che il capo ti darà una grossa punizione per questa sconfitta>> rispose. Le sue parole erano molto rigide e sicure di se.
<<Jordan cosa intende dire questo ragazzo?>> provò a chiedere Martina preoccupata.

Il ragazzo prese la sua mano e la allontanò dal volto. La guardò dispiaciuto e scomparve in una nebbia, e con lui anche quell'altro ragazzo.
Martina rimase lì, immobile a guardare la scena.
La raggiunse Victoria, mettendole una mano sulla spalla e portandola via.

La sera.

Martina e Victoria andarono a fare una passeggiata tra le montagne. Erano diventate molto amiche.

<<Vic, posso farti una domanda?>> chiese Martina.
<<certo, dimmi pure>>
<<ti piace Mark?>>
<<come persona si>>
<<sicura?>>
Victoria la guardò e le rispose con un dolce sorriso.

Camminarono un altro po', finché non videro un ragazzo, appoggiato vicino ad un albero, con una tuta verde, simile a quella della Royal Academy.
Si voltò a guardarle e non distolse gli occhi di dosso dalla mora.

<<tu devi essere Martina Snow>> disse.
<<si, sono io. Tu chi sei?>> chiese stringendo la mano da Victoria. Nel guardarlo negli occhi, aveva provato una grande paura.
<<sono la persona che ti ha aiutato a liberarti di quel grande peso che ti porti dietro>>
<<non capisco cosa intendi dire>>
<<sto parlando di Axel Blaze. Vi siete lasciati grazie a me. Non c'è di che>> chiuse gli occhi.
Martina strinse forte la mano dell'amica, tanto che Victoria pensava che il sangue non riuscisse più a girare.
<<cosa?!>> sbraitò.
Il ragazzo iniziò ad andarsene.
<<ci vedremo molto preso, Snow>> disse prima di allontanarsi.

Inazuma Eleven: La ragazza di GhiaccioWhere stories live. Discover now