<<Marti... tu conosci questa Theresa Snow?>> le chiese David.
<<No>> rispose freddamente.
<<Ma avete lo stesso cognome...>> aggiunse Celia.
<<Sentite, non ho voglia di parlarne. Era meglio non leggere quell'articolo>> disse Martina, frustata e restituendo il tablet al fratello.
Celia, Jude e David si scambiarono varie occhiate, cercando di capire ciò che stesse succedendo a Martina. Si sentivano particolarmente preoccupati e turbati per la ragazza.
Nel frattempo, Martina si era rannicchiata sul sediolino, guardando il panorama fuori.
Non riusciva a levarsi dalla testa quel pensiero. Aveva bisogno di spiegazioni, ma allo stesso tempo, non era intenzionata a chiamare Lina. Non le aveva riferito niente, e questo l'aveva ferita profondamente.Ma forse c'era ancora una persona che poteva darle delle risposte. Una persona che tra pochi istanti avrebbe incontrato, che si trovava proprio a Liocott. E Martina sapeva, che al primo momento libero, sarebbe scappata verso il campo della nazionale Italiana, alla ricerca di suo cugino, Paolo Bianchi.
Dopo pochi minuti, a pensare, gli occhi di Martina si chiusero, e la ragazza calò in un sonno molto profondo.
<<Sta dormendo?>> chiese Jude, alla sorellina, affacciandosi.
<<Si>> rispose Celia, brevemente, guardando il volto di Martina.
<<Hey sorellina, non te la prendere con lei solo perché non ci ha voluto dire chi è Theresa Snow. Probabilmente è una parte del suo passato che preferisce evitare>> le spiegò Jude.
Celia fece un sospiro. Sapeva benissimo che Martina aveva delle buone motivazioni per non dirle niente, ma era questa cosa a farla preoccupare ancora di più.
<<Credo che a Liocott entrambi potremmo avere delle risposte. Theresa Snow, dovrebbe venire il 20 luglio, nel bel pieno del FFI. Con un po' di fortuna, potremmo incontrarla>> parlò Jude, ma Celia non sembrò ascoltarlo più di tanto.
Era troppo preoccupata. C'erano così tanti pensieri a turbarla, che le venne un grosso mal di testa. Appoggiò il capo al sediolino e cercò di rilassarsi il più possibile.
Martina riaprì gli occhi, solo quando l'aereo iniziò ad atterrare. Alzò il capo e vide, anche se sfocatamente, la sorella fissarla. Si strofinò gli occhi e riuscì ad inquadrarla meglio.
<<Buongiorno. Siamo quasi arrivati>> le disse Celia, spostando lo sguardo verso il pc.
<<Cosa... Cosa stai cercando?>> chiese con una voce molto assonnata.
<<Informazioni sulle altre partecipanti del FFI, ma non si trova ancora niente su internet. Dovrò aspettare qualche giorno>> rispose chiudendo il computer e infilandolo nello zainetto.
<<Allacciate le cinture. Stiamo per atterrare>> disse una voce dall'altoparlante.
I ragazzi eseguirono l'ordine della voce, e si prepararono ad atterrare. Pochi minuti dopo, erano appena entrati nell'aeroporto e stavano aspettando in fila l'uscita.
Dopo una buona mezz'ora, avevano finalmente messo piede fuori. L'aria era calda e si respirava una dolce profumo di mare. Le ricordava tanto Okinawa.
Martina spostò immediatamente lo sguardo verso Hurley, che era ancora scosso dal volo. Non era abituato a stare con "i piedi in aria", essendo amante del mare.
Martina voleva vedere quanto fosse felice di trovarsi in un posto tanto simile alla sua casa.
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Inazuma Eleven: La ragazza di Ghiaccio
FanfictionSolo il fuoco ardente può sciogliere il ghiaccio polare.