Capiolo 109~Il Ritorno di Martina

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Quando l'Inazuma Japan arrivò nel distretto del Cotarl non poté credere ai propri occhi. Migliaia di case erano distrutte, numerosi abitanti scappavano e persone incappucciate sfrecciavano per le vie, scagliando palloni a destra e a manca. Axel provò con lo sguardo ad individuare Martina tra la folla, ma quei cappucci oscuravano completamente il volto della persona.

Man a mano, il luogo divenne sempre più deserto. Per loro fortuna, gli abitanti del distretto erano riusciti a scappare quasi tutti. Gli ultimi rimasti, li videro correre via da un'abitazione. Erano un ragazzo che portava un bambino sulle spalle. Erano rincorsi da uno di quegli uomini incappucciati, diverso però dagli altri. Infatti, costui era più esile e basso, e una chioma castana svolazzava al di fuori del cappuccio.

Tutta l'Inazuma Japan rimase immobile a guardare la scena, tranne Mark, che corse a dare una mano a quel ragazzo. Axel lo seguì, principalmente per osservare meglio quella figura. Essa calciò un pallone su una trave, che cadde verso il ragazzo e il bambino. Axel non seguì cosa accadde ai due: era rimasto pietrificato dallo sguardo di quella persona.
Restò per qualche istante ferma, a guardare Axel negli occhi. Erano di un verde smeraldo, con varie sfumature azzurre. Axel avrebbe riconosciuto quello sguardo anche a distanza di secoli. Purtroppo però, non ebbe nemmeno il tempo di dire o fare qualcosa, che la figura scomparve.

Axel rimase per qualche istante a guardarla andar via, poi si voltò. Il ragazzo e il bambino non sembravano di essersi fatti nulla di grave. Mark parlò allegramente con il ragazzo, che indossava una divisa da portiere. Il resto della squadra li raggiunse e Mark iniziò le presentazioni. Quello avanti ai loro occhi era Hector Helio, il capitano dei Piccoli Giganti, la squadra che avrebbero affrontato in finale. Si toccava la spalla con una smorfia di dolore, ma Axel non ebbe nemmeno il tempo di chiedersi che cosa gli fosse successo, che vennero raggiunti da un gruppo di persone.

A capo, c'era un uomo anziano, ma dall'aria giovane e allegra. Si assicurò che Hector Helio stesse bene, poi guardò uno ad uno i ragazzi giapponesi. Dietro di lui, c'era una ragazza dai folti capelli rosa e mossi. Axel e i suoi compagni fecero facce stupite, identificando la loro vecchia amica: Nelly Raimon. Infine, alle loro spalle, c'erano due ragazze: Theresa Snow e Lina Schiller.

Axel osservò Theresa per qualche istante, pensando sul se dirle o no cosa aveva visto di particolare nella figura che aveva attaccato Hector Helio e il bambino, ma giunse alla conclusione che fosse meglio evitarlo. Infondo, una parte di lui sperava che non fosse vero, e stava cercando di auto convincersi.

I ragazzi seguirono Hector Helio, Nelly e l'uomo anziano (che si presentò come l'allenatore dei Piccoli Giganti), in un luogo del distretto ricolmo di tutti quegli abitanti che avevano perso le proprie abitazioni. Il bambino che si trovava al fianco di Helio, corse verso un altro, abbracciandolo allegramente.

<<Chi sono quegli uomini e cosa vogliono da voi?>> chiese Mark, allarmato.

Helio non ebbe nemmeno il tempo di rispondere, che una serie di battiti di mani li fece voltare tutti. Alle loro spalle, c'erano tutte quelle persone incappucciate che avevano attaccato il villaggio, con al centro uno basso e grasso, con delle gambe minuscole per reggere tutto quel peso.

<<Complimenti, ve la siete cavata.>> disse proprio quello al centro.

Nessuno riuscì a rispondergli, chi per paura, chi per titubanza. L'unico a farsi coraggio, fu Jude:

<<Prima di rivolgerci la parola, mostrate i vostri volti!>> disse a gran voce.

Quello al centro ghignò, prima di levarsi il cappuccio. Non era difficile da riconoscere: l'uomo al centro era il grosso aiutante di Zoolan. Tutti, dopo di lui mostrarono i volti, tranne una figura.

Inazuma Eleven: La ragazza di GhiaccioWhere stories live. Discover now