Capitolo 64~Fuoco e Ghiaccio

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I tuoni rimbombavano nel cielo. La pioggia cadeva sui tetti delle case intorno. Il vento faceva ondeggiare le foglie degli alberi. Persone per strada, che correvano a casa, al riparo da quella tempesta.

<<Marti, chiudi la finestra>> disse Lina, entrando nella stanza della ragazza.
<<Si, ora la chiudo>> rispose, continuando a guardare il cielo grigio.
<<A che pensi?>> chiese. Martina chiuse la finestra e voltò lo sguardo verso di lei, ma non le rispose.
<<Stai pensando alla scena di prima, vero? Axel e Shawn>> come sempre, Lina riusciva a capire nei minimi particolari ciò che provava Martina.
<<Si. Ho una strana impressione...>>

Nel frattempo

<<Posso farti una domanda?>> chiese Axel a Shawn, guardandolo attentamente.
Shawn era rimasto tutto il tempo a guardare il campo da calcio pieno di pozzanghere. Per fortuna che c'era il ponte a ripararli.
<<Certo, dimmi pure>>
<<Ti... Insomma... Ti piace... Martina?>>
Shawn ci mise un po' a comprendere ciò che volesse dire, semplicemente perché rimase fin troppo stupito da quella domanda.

Senza accorgersene, fece il suo dolce sorriso.
<<Oh, no. Come mai me lo chiedi?>>
<<Mi sembrava il contrario>> rispose il porcospino, facendo spallucce e guardando altrove.
<<No, non mi piace. Siamo semplicemente amici. Molto amici>>

Trascorsero qualche secondo di silenzio. Ad interromperlo, c'era solo la pioggia che cadeva sull'erbetta.
<<Ti piace ancora vero?>> chiese all'improvviso Shawn.
Axel guardò per qualche istante l'albino, per poi spostare di nuovo lo sguardo, a causa dell'imbarazzo.

Un lampo accecò gli occhi dei dire ragazzi, e dopo qualche secondo un tuono rimbombò, facendo venire i brividi al bomber di fuoco.
<<Speriamo che questo tempaccio passi velocemente>> disse sospirano.
Shawn non gli rispose. Notò che stesse con le gambe attaccate al petto e con la faccia coperta dalle mani. Tremava.

Axel gli si avvicinò e gli mise le mani sulle spalle.
<<Shawn! Che ti succede?!>> urlò.
<<I-il rumore>> rispose Shawn, con voce tremante.
Axel guardò il cielo e sentirono un altro tuono rimbombare. Shawn urlò piagnucolando. Axel capì cosa stesse succedendo o lo scosse un po', cercando di farlo risvegliare.
<<Shawn! Questo non è il rumore di una valanga!>>
<<No! Ci schiaccerà!>>
<<Ascoltami Shawn: non succederà nulla!>>

Shawn, finalmente, alzò lo sguardo ed incrociò gli occhi del numero 10. Per fortuna, sembrò calmarsi, ed Axel si staccò da lui.

Dopo altri istanti di silenzio, Shawn iniziò a sfogarsi con Axel, di tutte le sue paure.
<<Ho sempre avuto bisogno di Aiden, mio fratello. Ma la valanga, lo ha portato via. Lui, insieme ai nostri genitori. Da allora mi sono sentito più solo che mai, e questa è sempre stata la mia più grande paura. Col tempo ho capito che dovevo cavarmela da solo. Dovevo diventare molto più forte. Se avessimo unito le nostre potenzialità, saremmo diventati perfetti. Ecco perché ho così bisogno di Aiden. Ogni volta che prendeva il sopravvento, sentivo crescere dentro di me un grande potere, che mi faceva sentire bene. Ma lentamente, ne ho iniziato ad avere paura. Più Aiden cresceva dentro di me, più il vero io si allontanava. Martina mi ha aiutato ad avere più paura, ma certe volte credo proprio di non farcela>>

Durante tutto il racconto, Axel era rimasto fermo a fissarlo e a comprendere bene ogni particolare di quella storia. Fu molto toccante per lui. Ogni volta che lo guardava, pensava a quanto potesse assomigliare a Martina Snow. Un pezzo di ghiaccio, così fragile da potersi rompere in un istante e, una volta rotto, le sue schegge avrebbero diffuso il suo ghiaccio, intorno a lei.
Shawn era un pezzo di ghiaccio, proprio come Martina.

<<Shawn, posso farti una domanda?>> chiese Axel.
<<Dimmi>>
<<Vorrei che mi spiegasti qual è la tua idea di perfezione>>
<<La mia idea di perfezione? Be'... Forse insieme ad Aiden...>>
Axel chiuse gli occhi, immaginando quella risposta. <<Sicuro che sia questa la tua idea di perfezione?>>
<<No, non lo sono. Ma mio padre diceva che noi due insieme saremmo stati perfetti>>

Axel aprì lentamente gli occhi, lucidi ma sicuri di se. <<Vedi Shawn, io non sono perfetto, ma nonostante questo, il calcio mi diverte>> disse semplicemente. Detto questo, si alzò e se ne andò sotto la pioggia, lasciando Shawn, sotto al ponte, a contemplare la pioggia e le parole che gli aveva detto.

Il giorno dopo.

Tutta la squadra della Raimon si trovava fuori all'autobus Inazuma, pronti a partire. Martina e Lina li raggiunsero. <<Bene ragazzi, vedo che ci siete tutti. Allora partiamo>>
Salirono sull'autobus, e Martina cercò Shawn con lo sguardo. Lo vide seduto da solo, e decise di raggiungerlo.

<<Hey Shawn, posso...->>
<<Posso sedermi qui?>> la interruppe la voce di Axel Blaze. Shawn alzò lo sguardo e fece di sì col capo. Martina divenne rossa come un pomodoro.
'Ora pure gli amici mi rubi, Axel Blaze?!'

Si accomodò tra Victoria e Jude, facendo un tonfo quando si sedette.
<<Che ti succede, sorellina?>> le chiese Jude.
<<Niente, oggi sto particolarmente irritata. Penso che li sterminerò quei tipi che si spacciano per alieni, e non solo loro>> rispose, alzando il tono della voce per farsi sentire da tutti.
<<Non ti agitare troppo, Martina. Tu entrerai in campo quando te lo dirò io>> si intromise Lina. Martina sbuffò e alzò gli occhi al cielo.
'A quanto pare, oggi, non me ne va bene una'.

Arrivarono ai piedi del monte Fuji. Avanti ai loro occhi, c'era un ufo gigantesco. Nessuno aveva mai visto niente del genere. Scesero dal pulmino, per guardarla meglio.

<<Lina, è questa l'Alius Academy?>> chiese Martina.
<<Si, è lei>>
<<Allora cosa aspettiamo? Muoviamoci ragazzi>> disse Mark, utilizzando un tono duro, da vero capitano.
<<Un momento>> li fermò la voce del loro ex allenatore.
<<Allenatore Hillman, che ci fa qui?>> chiesero in coro i ragazzi.

<<Per tutto questo tempo, ho cercato la verità dietro all'Alius Academy. La mente dietro tutto questo, è lei:signorina Shiller>> disse.
Martina, come se le gambe si fossero mosse da sole, si posizionò avanti a Lina, quasi da voleva proteggere dagli attacchi dei compagni.
<<Che cosa intende dire?!>> sbraitò Martina.
<<Visto che si trova qui, sarà direttamente la signorina Shiller a dirvi tutto. Ha nascosto segreti persino a te, cara Martina>>
<<Cosa?>>
Si voltò lentamente, e vide Lina con lo sguardo abbassato e con i pugni serrati.

<<Sta dicendo la verità?>> chiese, sperando che la risposta fosse 'no'.
<<Ragazzi, le risposte che cercare, si trovano là dentro>>

Tutti quanti, entrarono immediatamente nel pullman, Lina inserì un codice, ed entrarono all'interno della struttura.
<<Come ha fatto ad aprirsi?>> si chiese Silvia.
<<Sembra proprio che ha a che fare con l'Alius Academy>> esclamò Bobby.

Martina strinse i denti, sperando che tutte quelle parole che stavano sparando i suoi amici, fossero false. Lei non poteva aver creato tutto ciò. Non poteva aver reso dei ragazzi innocenti, delle armi da distruzione. Forse c'era un motivo se era particolarmente legata a Xavier e Jordan, forse perché listava manipolando dall'inizio. Questo progetto lo aveva in testa da anni.

Scosse la testa, cercando di sbarazzarsi di quei brutti pensieri e provando a pensare positivo. L'aveva aiutata e salvata milioni di volte, senza rendere anche lei un membro dell'Alius Academy. Perché? Lei diceva di conoscere meglio di chiunque altro le sue potenzialità, quindi se fosse veramente la mente di tutto ciò, allora anche Martina serve diventata "un'aliena".

Solo perché. Troppe domande le rimbombavano per la testa, ma le risposte le avrebbe ottenute solo continuando il tragitto.

~Spazio Autrice~
So che molti di voi (se non tutti) sapere già la verità sull'Alius Academy. Ma secondo voi come la prenderà la nostra protagonista?
Se volete scoprirlo, non dovete fare altro che, continuare a leggere u.u come sono spiritosa mamma mia.

Inazuma Eleven: La ragazza di GhiaccioWhere stories live. Discover now