Capitolo 75~È cambiata

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Una settimana dopo.

Il mister aveva dato il giorno ai ragazzi dell'Inazuma Japan, dopo aver vinto la partita contro il Qatar.
Axel stava leggendo un libro steso sul letto, quando sentì bussare la porta. Si alzò ed andò ad aprire.

Di fronte a lui, c'era la faccia occhialuta di Jude Sharp.
<<Ciao Axel, posso entrare?>>
<<Certo>> gli fece spazio, facendolo entrare all'interno della stanza.
<<È per caso successo qualcosa?>> gli chiese, vedendolo giù di morale.
<<Celia è strana, come se fosse triste. Non la vedevo così da quando Dark rapì Martina>>
<<Forse c'è qualcosa a turbarla?>> disse, sedendosi sul letto.
<<Il problema è cosa>>
<<Non saprei... Penso che la cosa migliore da fare, sia farla distrarre. Io tra poco dovrei uscire con Shawn, venite anche voi>>
<<Possiamo veramente?>>
<<Che lo chiedi a fare! Ti aspetto tra 5 minuti fuori la mia stanza, ok?>>
<<Perfetto. Grazie mille Axel!>> disse dirigendosi di corsa dalla sorella.

Axel fece un sorriso soddisfacente. Per lui non c'era niente di più bello di aiutare i propri amici. Gli venne in mente di avvertire pure Mark dell'uscita. Gli mandò un messaggio, aspettando una risposta, ma non era online. Nel frattempo gli arrivò un messaggio vocale da Jude:
<<Porco pinguino! Axel ti pare normale che Celia stava nella sua stanza sola con Darren! Se quello osa solo sfiorare mia sorella, lo ammazzo come ho provato ad ammazzare te!>>

Axel non potette fare a meno di ridere nel sentirlo così irritato.
Gli scrisse di stare tranquillo e che aveva provato ad avvisare Mark, ma non gli rispondeva. Subito dopo, andò ad infilarsi le scarpe ed era pronto per uscire.

Qualche minuto dopo, si incontrò con Jude, Celia e Shawn. Si diressero verso l'uscita dei dormitori ed andarono verso il centro di Tokyo.
<<Dove vogliamo andare?>> chiese Celia.
<<Non so, decidi tu>> le rispose Jude, gentilmente.
<<Non saprei. Potremmo andare in un bar a prendere un aperitivo>> propose.
<<Mi sembra un'ottima idea>> disse Shawn.
Anche Axel acconsentì.

Si incamminarono verso un bar che aveva aperto da poco. Era molto bello e accogliente, con una terrazzina esterna. Andarono sulla terrazzina ed ognuno di loro ordinò una bevanda fresca. Parlarono del più e del meno, finché l'attenzione di Celia fu rivolta all'entrata.

<<Chi hai visto?>> le chiese il fratello.
<<L'uomo nero?>> aggiunse Shawn, facendo ridere i tre ragazzi. Solo che Celia non sembrava in vena di risate.
Tutti quanti si voltarono verso l'entrata. C'erano Jordan e Martina sulla soia, a scegliere un posto a sedere. Martina rivolse lo sguardo ai suoi amici seduti.
Trascinò il fidanzato verso di loro.
<<Hey ragazzi!>> disse allegramente.
Jude e Shawn la salutarono normalmente, Axel le fece un cenno, mentre Celia sembrò non pensarla.
<<Che fate di bello?>> chiese.
<<Prendiamo un semplice aperitivo. E voi piccioncini?>> ribatté Shawn.
<<Avevamo avuto la vostra stessa idea>>
<<E penso che sia arrivato il momento di andare>> si intromise Jordan, portandola via, senza darle il tempo di salutarli.

Axel per tutto il tempo della conversazione, fece uno sforzo enorme nel cercare di non incrociare i suoi occhi. Sapeva che ci si sarebbe perso, e non voleva farla litigare con il fidanzato a causa sua. Non un'altra volta. Però non potette fare a meno, di guardarla di nascosto, mentre andava al suo tavolo. Indossava un fantastico vestito blu, che risaltava i suoi occhi. Era lungo fin sopra le ginocchia, con in vita una cintura nera, abbinata agli stivaletti. Una collana oro le circondava il collo. Era pressoché magnifica.

<<Io giuro che a quello lo spezzo in due parti!>> esclamò all'improvviso Celia, lasciando di spiazzo tutti.
<<Perché?>> chiese Shawn, curioso.
<<Ma non lo vedi? Non vuole che Marti stia con nessuno di noi, persino con me e Jude che siamo suoi fratelli! E lei che ci casca pure!>>
<<È per questo che nell'ultimo periodo stavi giù?>>
<<Si Jude... Non passo del tempo con lei da tanto...>>
<<Che situazione strana. Eppure Marti non è il tipo che si fa trascinare>> ragionò Shawn.
<<Axel, tu che ne pensi?>> gli chiese l'albino.

Non ottenne risposta. Axel continuava ad osservare l'altra parte della terrazzina, dove si trovava la mora. Sperava di incontrare quei suoi occhi, ma non fu mai accontentato. Gli occhi di Martina, erano diretti a Jordan. Ogni tanto sfoderava il suo sorriso.

Shawn incrociò gli occhi con gli altri due, nessuno capiva se fosse andato in coma oppure se si fosse addormentato con gli occhi aperti.
Distolse lo sguardo solo quando vide Shawn agitare la mano avanti ai suoi occhi.

<<Scusate ragazzi, stavo solo... pensando ad una cosa>> disse provando ad essere convincente. Guardò i suoi amici e tutti avevano un sorriso malizioso stampato in faccia.
<<E questa cosa è una ragazza?>> chiese Jude.
<<Per caso si chiama Martina Snow?>> aggiunse Shawn.
<<Sei ancora innamorato di lei, vero?>> concluse Celia.
<<Shh! Abbassate la voce. Non voglio che ci sentano>> li rimproverò Axel.
<<Scusaci. Ma non hai smentito Celia, quindi...>> disse Shawn, aspettando che Axel cedesse.
<<Si nota tanto?>>
<<Oh, eccome!>>
<<L'importante è che non sia Jordan a scoprirlo. Non voglio che si litigano a causa mia. Sono felici insieme, non devo essere d'intralcio>>
<<Secondo me è meglio che Marti torni insieme a te. Non vedi che quel Jordan la sta rovinando?>> disse Celia.
<<Non so... Ripeto, io la vedo felice. Se lei è felice, non posso fare a meno di esserlo anche io...>>
<<È assurdo vedere come sia cambiato Axel rispetto a qualche mese fa>> disse Jude.
<<Grazie>> rispose il bomber di fuoco, accennando ad un sorriso.

<<Fatto sta che noi dobbiamo fare qualcosa. Martina deve capire che sta cambiando insieme a lui>>
<<Ha ragione Celia. Chi potrebbe farle aprire gli occhi?>> chiese Shawn.
Tutti quanti ragionarono su chi potesse essere la persona adatta, finché ad Axel non venne un'idea:<<Possiamo chiedere all'allenatrice Shiller>>
<<Axel, tu sei un genio!>> esclamò Shawn.
<<Allora corriamo da lei>>

Con una velocità mai vista, i 4 uscirono dal bar, pagarono e corsero verso l'orfanotrofio. Fuori alla porta, Celia fece un gran respiro e bussò il campanello.
Quando l'allenatrice Shiller aprì la porta, non poteva credere ai propri occhi nel vedere i suoi ex giocatori.

<<Ragazzi, che ci fate qui?>> chiese Aquilina Shiller.
<<Buonasera allenatrice. Volevamo parlare di una cosa importante>> rispose Celia.
<<Entrate>> ci fece spazio e i 4 ragazzi varcarono la soia della porta.

Li fece accomodare sul divano del salotto, mentre lei si sedette sulla poltrona.
Iniziarono a raccontarle tutto ciò che stava succedendo, le loro impressioni e chiesero cosa ne pensava lei.
Lina si soffermò qualche secondo a ragionale.

<<Martina è cambiata, l'ho notato anche io. Ora mi tratta in un modo leggermente diverso. Solo una sera, le cose sembravano cambiate.
L'altro giorno, abbiamo avuto una breve discussione. Riguardo te, Celia. Mi ha raccontato che ti vedeva strana. Io le ho provato a dire di venirti a parlare, ma a quanto pare non l'ha fatto...>> spiegò l'allenatrice.
<<Infatti, non è venuta>> aggiunse Celia.
<<Allenatrice, lei ci deve aiutare. È l'unica persona che, in un modo o nell'altro, riesce a far aprire gli occhi a Martina>> disse Axel.
Fino a quel momento, non aveva aperto bocca, si era limitato ad ascoltare.

<<Ci tieni ancora tanto a lei, eh?>>
Axel fu spiazzato da quelle parole dette dalla sua ex allenatrice. Non sapeva cosa rispondere, provò solo tantissimo imbarazzo.
<<Va bene, lo farò. Cercherò di farla ragionare il più possibile>> concluse l'allenatrice.
Celia le saltò addosso, prendendola alla sprovvista.
<<Grazie mille, allenatrice! Le sarò per sempre grata>> esclamò alla fine la manager.

Inazuma Eleven: La ragazza di GhiaccioWhere stories live. Discover now