Capitolo 8~sentimenti

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Il primo tempo era finito col risultato di 0-0. A questo punto uno penserà che la partita sia equilibrata. Invece no, la Wild attaccava senza mai fermarsi, mentre la Raimon non riusciva a fare un tiro in porta. Per di più, Kevin si era fatto male ed al posto suo era entrato Bobby. <<forza ragazzi, non arrendiamoci>> gridò il capitano della Raimon. <<Mark>>-gli disse Martina-<<fammi vedere le mani>> come previsto, erano rosse e gonfie. <<aah, non importa io sto bene. Ragazzi, stiamo giocando benissimo, ora tocca a voi Axel e Jack>>

<<capitano, io non credo di potercela fare>> rispose Jack. <<invece io ho fiducia in voi. Jack, anche se tu non vuoi, sappi che te la passerò sempre, solo così riusciremo a segnare>>. Rientrarono in campo, ma la partita non si sbloccò. Mark era sempre più dolorante e Jack non riusciva a fare la tecnica con Axel. La Wild si avvicinava ma il loro attacco fu fermato da Bobby. <<Scivolata Micidiale!>> 'oh no'. <<ma quella è una tecnica della Royal Academy!>> disse Axel. 'e Bobby sta per essere scoperto, che stupido'. <<Axel, io vado ad aiutare gli altri in difesa, tu pensa ad attaccare insieme a Jack!>> gli disse Martina per fargli cambiare discorso. <<o-ok>> corse indietro. <<Jack, forza, abbiamo fiducia in te>> gli disse passandoci accanto.

La difesa della Raimon non mollava, anche se erano tutti stremati. Anche i centrocampisti erano in difesa ad aiutare Mark. Gli unici in attacco erano Jack ed Axel. <<Jack! Non vedi gli altri come si stanno impegnando? Tu non vuoi essere da meno, no?>> gli urlò Axel. <<certo che no, ma ho paura>>

<<e vedi di fartela passare questa paura, perché gli altri hanno fiducia in noi e nella nostra tecnica!>> il difensore numero 3, sembrava di aver capito. <<aaaah! Mano di Luce!>> Mark l'aveva parata e la passò ad Axel. <<sei pronto?>> chiese a Jack. <<si!>> saltarono entrambi e Jack si mise in modo tale da far rimbalzare Axel sulla sua pancia. <<Trampolino Inazuma!>> la palla andò in porta, come un fulmine. <<GOAL!>> gridò il commentatore. I tre tifosi (e unici) della Raimon esultarono. <<ce l'avete fatta!>> gridò il capitano andandogli incontro. <<grande Jack!>> disse Tod saltandogli addosso.

L'arbitro fischiò il triplice fischio. La partita era finita 1-0 per la Raimon.

Mark aprì la porta della sede e si trovò davanti Nelly Raimon. <<ciao, cosa ci fai qua?>> gli chiese con la sua solita aria felice. <<vi volevo informare ceh da oggi sarò anche io una manager della squadra. Ho deciso di volervi dare una mano>> rispose molto altezzosamente. <<cooosa?>> dissero tutti in coro, abbastanza stupiti da quella notizia. <<cos'è questo stupore?>>-sbuffò-<<ragazzi cosa fate ancora qui? Forza, vestitevi ed andate ad allenarvi>> disse. <<come vuoi capo>> la prese in giro il capitano, beccandosi uno schiaffo dietro alla nuca. Tutta la squadra rise e si andarono a preparare. Martina era la prima che si doveva cambiare, poi entravano gli altri. Mentre li aspettava, andò vicino le tre manager. <<oh ciao Marti! Stavano parlando della prossima squadra che affronteremo>> disse Silvia. <<ah si? Sarebbe>>
<<la Brainwashing jr. High>> Martina già ne aveva sentito parlare. Era una squadra molto tecnica e basata sulla tecnologia. <<sono forti, dobbiamo stare molto attenti>> continuò Celia. Nelly rimase in silenzio, col suo ombrellino a ripararle il capo dal sole. Poco dopo, i ragazzi uscirono e si diressero verso il campo al fiume, per l'allenamento. C'era un sacco di gente ad osservarli, probabilmente tifosi.

Gli allenamenti erano appena finiti, ed era abbastanza presto. Per questo, Martina decise di andare a trovare il fratellino. Uscì dalla scuola ed inizio ad incamminarsi dalla strada opposta di casa sua. <<stai andando all'sopedale?>> le chiese Axel Blaze col fiatonone. <<si, però respira>> disse ironicamente. <<beh, si. Avevo visto che ti stavi dirigento da quella parte e ti ho raggiunta. Devo andare a trovare Julia, e gradirei della compagnia per strada>> sorrise e divenne rossa. Non sapeva perché di tutto ciò, ma sentiva anche le farfalle nello stomaco. <<allora andiamo?>> la svegliò dai suoi sogni il numero 10. <<eh, si, si. Andiamo>> rispose e si incamminarono. Per strada parlarono un po' di tutto. Ad esempio, della partita che avevano disputato il giorni precedente, della scuola e della reazione di Jack quando scoprirà della loro vittoria.

<<hai visto la tecnica del nuovo arrivato?>> 'cavolo'. <<la scivolata micidiale si Bobby?>> chiese facendo finta di niente. <<si. Sono convinto ale 100% che sia una tecnica della Royal Academy, l'ho vista tantissime volte>> <<ah si? Io non saprei, non la conosco bene...>> fece un sorriso poco convinto e pieno di imbarazzo. Il biondo aveva capito che c'era qualcosa che non andava in lei, ma fece finta di niente. <<chiederò a Celia di cercare informazioni su di lui, sicuro scoprirà qualcosa>> guardò la ragazza per vedere una sua reazione, ma rispose con un semplice:<<ok>>.

<<comunque quella gente che ci guardava, oggi all'allenamento, ha un qualcosa di sospettoso>> disse Axel, probabilmente per non trascorrere il resto del tragitto in silenzio. <<vero, pensi che siano delle spie?>> rispose, ormai con aria più tranquilla. <<probabile...>>

In men che non si dica, arrivarono difronte all'ospedale, entrarono ed iniziarono a salire le scale, quando un dottore li fermò. <<Axel, puoi venire un secondo per favore?>> Martina riconobbe quell'uomo, il padre di Axel. <<ma certo, ora ti raggiungo>> il signore si voltò ed andò verso il suo studio. <<è stato bello fare la strada con te, ci vediamo domani a scuola?>>
<<si>> rispose Martina e gli diede un bacio sulla guancia. Non sapeva il perché l'aveva fatto, era come se il suo corpo si fosse mosso da solo, senza il consenso della mente di Martina. Il biondo arrosì, si voltò e raggiunse il padre. Martina si trovava nel mondo dei sogni, non sapeva ancora cosa aveva.

Raggiunse la stanza del fratello e lo trovò steso sul lettto. <<Marti! Allora? Com'è andata la partita?>> le chiese il bimbo. Era pieno di gioia. <<abbiamo vinto 1-0>>
<<wow! E dimmi, hai segnato tu?>>
<<no, ha segnato Axel>>
<<woooow!>> si sedette sulla sedia posta vicino al letto e notò il viso del bambino strano. <<hai fatto la chemio>> fece un viso altro che preoccupato. <<si, 2 ore fa>>
<<perché non me l'hai detto? Ti venivo a fare compagnia>> si sentiva in colpa. Jack era la cosa più importante per Martina, e quando stava con lei era felice. <<tranquilla, tu devi pensare solo ad allenarti e a vincere il football frontier>> come poteva dire di no a quel faccino. <<dai Marti, ormai sono grande e ce la faccio a distrarmi anche da solo. Ho passato tutto il tempo della chemio a vedere video sulla Inazuma Eleven!>>
<<come fai a conoscerla?>>
<<non fanno altro che parlarne in Tv da quando avete battuto la Occult!>> sembrava contento, e quando Martina vedeva il fratellino felice, si sentiva la ragazza migliore al mondo.

Di notte, Martina non riusciva a chiudere occhio, continuava a pensare a quello che provava quando vedeva Axel Blaze. La sensazione delle farfalle nello stomaco, la sudorazione alta e il non saper dire una frase di senso compiuto. Doveva assolutamente parlarne con qualcuno, ma con chi?

Poi le si accese una lampadina in testa. 'Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima!'

Ed ecco il capitolo numero 8! Spero che vi piaccia.

Chissà Martina a chi andrà ad esprimere i propri sentimenti.
Beh, lo scoprirete solo continuando a leggere la storia😉❤️

Inazuma Eleven: La ragazza di GhiaccioWhere stories live. Discover now