Parte 29 Fine di un sogno

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I minuti passavano lenti come filtrati da una clessidra, Greg era ormai esausto e provato dal combattimento con il demone egizio... Non era molto più robusto del medico ma aveva in sé una forza e una resistenza eccezionale, sicuramente artificiale.
Yeelen cercava d'intervenire ma veniva respinta prontamente  con facilità.
Avvertì un discreto tramestio al di fuori, pregò in cuor suo che il  muto appello avesse funzionato, in fin dei conti non era così esperta nel canalizzare l'energia come lo era stata sua madre...
Ricordava ancora il racconto del temporale evocato che aveva salvato la vita a suo padre!
Avvertì la vibrazione dell'arco ancor prima di vedere il dardo fendere l'aria e perforare con estrema precisione il petto di Jamaal.
Il preteso Faraone afferrò la coda dello strale per strapparselo di dosso, ancora indifferente al dolore.
Presto il veleno impietoso degli Hadzabe avrebbe assolto il suo compito...
Yeelen riuscì ad impadronirsi dello scettro giusto in tempo prima che Jamaal cercasse di servirsene.
Si ripiegò su se stesso, gli occhi vitrei increduli al  destino, annaspava per sottrarsi alla morte.
Emise un rantolo e poche parole:
-"Leh?... Mish mumkin... bamot fik... Ya habibi... (Perché?  Non è possibile, muoio per te.... amore mio...)"
Un fiotto di sangue  gli sgorgò dalle labbra privandolo degli ultimi aneliti di vita...
Il suo ultimo pensiero era stato per l'amata, anche un cuore spietato poteva conservare aliti d'umanità.
Quattro piccoli cacciatori Hadzabe penetrarono l'oscurità dell'antro, la freccia mortale era stata scagliata da San che si apprestò a dare a suo modo l'ultimo saluto alla creatura sconfitta.
Non era un bene togliere la vita... Ma se ciò era necessario per difendere la vita dei suoi figli e dei figli dei suoi figli, andava fatto!
Naturalmente anche gli altri adepti erano stati annientati e Hingsa liberato.
Greg non capiva cosa avesse spinto gli Hadzabe a prendere l'iniziativa d'intervenire, Yeelen veniva compensata per la prima volta dall'esclusivo "dono".
-"Un cacciatore sa sempre come intervenire se un suo compagno chiama!"
Le semplici parole di San resero normale l'imperscrutabile. Greg sapeva dell'affinità di Yeelen con i boscimani ma non conosceva ancora le sue potenzialità.
Ritornarono al campo e denunciarono i terroristi alle autorità.
Furono tutti arrestati,  Yasmine avanzava fieramente in manette verso la prigionia, ancora all'oscuro della morte dell'amato.
Si seppe che quando le fu comunicato l'ineluttabile evento, il suo urlo agghiacciante  scosse l'intero carcere.
Tentò il suicidio, poi una volta trasferita all'ospedale psichiatrico giudiziario sparì misteriosamente facendo perdere le sue tracce.
Greg e Yeelen con l'aiuto degli Hadzabe avevano sconfitto il male, o meglio una piccola parte di quel male che caratterizzava ormai un mondo troppo vecchio e in disfacimento.
-"Perché l'uomo ha sempre così tanta sete di potere? Perché nasce sempre qualcuno che vuole imporre la sua volontà? Perché non è possibile vivere  tutti alla pari e in pace?"
-"Yeelen, l'uomo è nato con la voglia di prevaricare o meglio una parte dell'umanità nasce così... Ricordi Caino e Abele? Uno era buono, l'altro malvagio... C'è poi chi possiede carisma e attitudine a dominare e tanti che si lasciano sottomettere. Alla fine il delirio che dona il potere è quello di sentirsi un Dio, un essere supremo che decide chi deve vivere e chi deve morire..."
-"Non è poi così difficile al momento... Basta avere le armi giuste!"
-"Si non c'è religione che tenga, nessuna religione ammette l'omicidio, è solo una meschina scusa per placare la coscienza di coloro che sono assetati di sangue e di ricchezza. È sempre stato così dall'inizio di tutti i tempi..."
-"Ci sarà sempre da lottare... non finirà mai?"
-"Qualcuno deve pur lottare per difendere i più deboli e gli innocenti... Educhiamoli alla pace, forse un giorno il bene trionferà..."
I due medici osservarono le fiamme del falò farsi braci mentre la notte li avvolgeva con il suo scuro manto, l'indomani la solita routine li attendeva, ma era essenzialmente per quello che loro erano lì...

Un Angelo In TanzaniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora