Parte 47 Il tunnel

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La prima cosa che videro fu un'interminabile scala a chiocciola tra anguste pareti calcaree che portava al livello sottostante. La affrontarono titubanti, ma una volta toccato suolo rimasero incantati dall'opera di architettura militare che gli si parò davanti. Tutto era stato predisposto per ospitare una moderna metropoli attrezzata di ogni comfort. Vari pozzi di aerazione sicuri e numerosi sfiati regalavano abbondanza di luce naturale, mentre grossi generatori attendevano silenziosi di essere attivati. Pochissimi conoscevano l'esistenza di questa base antinucleare perciò non ne era mai stato violato l'ingresso. Era tutto perfettamente in standby, persino alcuni mezzi leggeri cingolati che dovevano servire per spostarsi nelle grandi distanze.
- Immagino che tu sia in grado di guidare un coso del genere... - Constatò Qwara ancora stupita da ciò che registravano i suoi occhi.
- Posso provarci, se troviamo il carburante...
- Che ne dici di quelle capsule laggiù?
- Perfetto! Non penso che la mia bussola serva ancora... Qui la tecnologia non manca di sicuro!
I due giovani si diedero da fare per rifornire e mettere in moto il mezzo alimentato ad idrogeno. Un monitor sul cruscotto si accese immediatamente all'avviamento e segnalò loro l'itinerario più conveniente da seguire. Il mezzo scivolava leggero quasi fluttuando districandosi tra curve a gomito e lunghe gallerie buie illuminate dai potenti fari.

Isola delle donne 24 Aprile ore 11 p.m.
Yeelen appena scorse la sagoma dell'isola avvertì tutta l'ansia a lungo trattenuta nel voler riabbracciare il fratello Connor. Greg e Safara cercavano di tranquillizzarla ma qualcosa di prepotentemente indefinito la avvertiva che la sua angoscia non avrebbe trovato pace repentina.
Sbarcarono sul lato opposto della reggia e s'infiltrarono silenziosamente nella foresta seguiti da Hingsa e San prudentemente armati.
Safara li condusse al capanno di un'anziana alla quale un tempo era legata da profondo affetto. La donna dalla chioma lanosa e canuta era quasi cieca, avvertì subito una presenza estranea e si allarmò, ma quando riconobbe la voce della sua pupilla lacrime di gioia cominciarono a rigarle le guance rugose.
- Safara, figlia mia! Mai avrei pensato di poterti riabbracciare... Gli dei hanno ascoltato le mie preghiere!
- Grande Madre, sono felice anch'io di rivederti... Ma sono qui per aiutare i miei amici... Sai niente di un giovane sbarcato sull'isola alcune lune or sono? - Chiese Safara con urgenza dopo aver abbracciato la madre spirituale.
- Figlia ti sento agitata! So che rischi molto a ritornare qui! Ma non temere la Regina della guerra è assente da giorni con le sue fedelissime e per quanto riguarda il ragazzo... Si ne ho sentito parlare, ma non penso si trovi più qui... Dev'essere scappato con la giovane cacciatrice, così ho sentito dire....
- Scappato? - Chiese Safara ansiosa.
- Si la Regina Kumani aveva messo le grinfie su di lui, ma evidentemente il ragazzo ha preferito la libertà...
- Chi è questa Regina Kumani che tutti temono? - Intervenne Yeelen che fino a quel momento si era tenuta in disparte.
- Tu chi sei ragazza? I miei occhi non distinguono bene ma le mie orecchie mi dicono che non ti conosco!
- Sono la sorella del giovane: Yeelen O'Connor. - Si presentò all'anziana.
- Mamita, Yeelen è una grande medichessa in Tanzania, ha aiutato tanti dei nostri... Di lei non devi temere! - Aggiunse Safara.
- Bene, allora vi dirò che Kumani è un essere spietato e misterioso, ha la pelle bianca e capelli color dell'oro ma nei suoi occhi non troverete che il ghiaccio! Si è imposta come Regina per la sua audacia... Non mi è mai piaciuta, ho sempre pensato che fosse fuggita da qualche pozzo di galera!
Yeelen provò una strana sensazione di déjà vu, ma non si distrasse e chiese ancora:
- Mamita, la ringrazio per le sue informazioni... Sa da quanto tempo è scomparso il ragazzo?
- Direi un paio di settimane o forse più.. Conviene anche a voi sparire il più presto possibile prima che il villaggio si allerti: gli ospiti inaspettati non sono mai ben graditi!
Safara e Yeelen si congedarono dall'anziana e raggiunsero gli altri per condividere le notizie e salpare immediatamente per ritornare sul continente.

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