Parte 21 Il covo dei serpenti.

60 6 0
                                    

Parte XXI Il covo dei serpenti

Partirono molto presto al primo sorgere del sole, con gli Hadzabe Nisa e San.
La missione era una perlustrazione nella zona di Lobo, la scusante diffondere i batteri killer.
Man mano che si avvicinavano alla meta trovavano sempre più desolazione.
Le colline verdeggianti, i prati immensi percorsi in precedenza dalla più svariate specie animali, avevano assunto il colore della cenere ed erano pressoché deserti. Per contro la zona era montagnosa e poteva offrire diversi ripari tra le rocce.
Per qualche astrusa ragione quella parte del Seronera, non era stata inclusa nella bolla, forse perché al limite del confine o per qualche arcano interesse.
Procedettero nel fango con la jeep che avanzava a fatica e s'impantanava ogni tanto.
Si occuparono di liberare una discreta quantità di batteri e poi si diressero a piedi verso le montagne.
Nisa e San procedevano in testa attenti a captare orme o segni di passaggio.
Greg e Yeelen indossavano le tute mimetiche con supporti di difesa, il cacciatore hadzabe era munito di arco e frecce, Nasi aveva a favore solo il suo grande intuito e la felinità silenziosa che la rendeva quasi invisibile.
Procedevano cautamente osservando minuziosamente ogni metro quadrato.
-"Laggiù Greg, vedo un bagliore!"
La vista infallibile ed esercitata di San aveva percepito un lieve riflesso metallico tra i macigni.
Si avvicinarono e si appostarono al riparo di alcuni rami contorti e anneriti.
Individuarono una sorta di parabola o comunque un qualche mezzo di comunicazione, doveva trattarsi sicuramente del covo dei sovversivi!
Il cuore batteva forte nel petto di Yeelen, ora non restava che avvistare qualcuno che ne entrava o ne usciva.
Attesero per qualche ora, senza il minimo risultato, il quartetto decise comunicando a cenni di tornare al veicolo per occultarlo e per prepararsi per la notte.
-"Prendete quelle frasche e quei rottami per coprire la jeep, ci accamperemo nell'anfratto che precede il punto di ricognizione, non accenderemo assolutamente fuochi! Abbiamo con noi carne secca e razioni militari, useremo solo all'interno le lampade schermate. La veglia sarà lunga, ci divideremo in turni. Tutto chiaro?"
Greg aveva preso la situazione in pugno con piglio marziale, a lui spettava la direzione della missione.
Si sistemarono nella grotta, i due uomini cominciarono il primo turno di guardia per permettere alle donne di riposare.
Nisa era bellissima nella sua fierezza, raccolse la seminudità in un telo di stoffa colorata e si accocolò in un angolo, Yeelen pensò di aver trovato in lei una nuova affidabile amica.
Si augurò di riuscire ad aiutarla così come lei li stava aiutando. Il repertorio umano dell'Africa era la sua vera grande bellezza!
Con questi pensieri si appisolò mentre fuori la notte stellata era chiara e serena, avvolta dal silenzio assoluto.
Gregory e San continuavano a guardarsi intorno immersi nelle loro meditazioni, entrambi pensavano alle loro donne in pericolo e alla moltitudine di persone che rischiavano chissà cosa.
Un attacco all'interno della sfera avrebbe significato veramente la fine di ogni speranza.
Per ore non successe niente, Greg andò a svegliare Yeelen per fare l'ultimo turno di guardia con lei, aveva una gran voglia di starle accanto e di confidarle le sue preoccupazioni.
-"E se fosse tutto inutile? Se stanotte non venisse nessuno?" Sussurrò Yeelen.
-"Le probabilità sono buone... sanno che noi non ci siamo e non sospettano che qualcuno li controlli. In più i due forestieri al campeggio avevano una certa fretta, ricordi?"
-"Già, cosa staranno tramando? Ho paura Greg, soprattutto per i bambini e tutti quei poveri innocenti... non ne hanno ancora abbastanza?"
-"Il terrorismo è una bestia feroce e mai sazia che fa più proseliti di quanto si pensi. Il fanatismo si nutre di falsa fede per raggiungere il suo scopo cioè il potere!"
Alcuni minuti dopo percepirono un rumore meccanico ed un chiarore di fari, poco più in basso si era fermato un automezzo.
-"Shh!"
Greg e Yeelen si appiattirono contro le rocce, i muscoli tesi in muta attesa.
Dapprima videro i due forestieri con la guida che s'addentravano in un'invisibile spaccatura nella montagna e successivamente, con un secondo arrivo in auto, uno degli addetti alla sicurezza e una figura sottile dalle parvenze femminili, completamente velata e coperta.
Greg riconobbe Bakari con grande rammarico, era uno degli uomini più fidati, mentre ancora non riusciva a dare un nome e un volto all'altra persona.
La donna entrò nella caverna scoprendosi il capo, il suo sguardo incontrò due occhi magnetici somiglianti a laghi ghiacciati che davano luce all'amato volto maschile, dalla barba scurissima e curata, lineamenti forti, labbra carnose e dentatura perfetta.
-"As-salam'alaikum!" (pace su di te)
-"Wa as-salam'alaik wa rahmatu Allah wa barakatuhu" (e su di te la pace e la misericordia di Dio e le sue benedizioni).
Si salutarono alla maniera mussulmana condividendo il loro credo.
Erano mesi che i due amanti non si incontravano, anelavano innanzi tutto ad un contatto più intimo, congedarono gli altri affiliati per godersi almeno un'ora di privacy.
Raggiunsero una stanza ricavata nel bunker dove un soffice giaciglio li attendeva. Nella camera c'era profumo d'incenso e candele accese in quantità.
L'uomo cominciò a slacciarsi la camicia all'europea, rivelando un torace bronzeo e muscoloso, la donna si denudò con studiata lentezza scoprendo via via lembi di pelle candida e lentigginosa. Entrambi avevano un tatuaggio sulla spalla che riproduceva un aspide attorcigliato intorno ad un pugnale ricurvo.
I lunghi capelli dorati di lei le coprivano i seni e quasi del tutto i fianchi.
-"Nur ainy!" (luce dei miei occhi)
-"Ruh qalbi!" (anima del mio cuore)
Il momento tanto atteso moltiplicò il piacere della coppia separata dal dovere ed ora unita in assoluta condivisione.
Potevano finalmente operare insieme e portare a termine il loro incarico.
Restava un pò di tempo per fare il punto della situazione, la donna allacciata all'uomo tra lenzuola di seta e cuscini variopinti, pendeva dalle labbra del suo focoso amante.
-"Quando sarete pronti per agire?"
-"Settimana prossima, il carico arriverà via mare fra due giorni. Che Allah ci aiuti!"
-"Annienteremo i nemici dell'Islam e trionferemo Jamaal, ne sono sicura!"
-"Lo faremo sorella, lo faremo..."
Negli occhi di Jamaal brillava una luce sinistra molto vicina alla follia o allo sguardo del diavolo.
La donna si rivestì in fretta, doveva rientrare all'istante per non destare sospetti, Jamaal e Abdu sarebbero rimasti per ritirare il tanto prezioso quanto pericoloso carico.
Al di fuori Gregory e Yeelen allertati i compagni, erano rimasti in trepidante aspettativa. Si era alzato il vento, nubi minacciose apparvero all'improvviso. La stagione delle piogge, lungamente auspicata, era evidentemente iniziata.
Il cielo era oscuro quando scorsero la prima sagoma uscire, doveva trattarsi quasi sicuramente di Bakari, ne riconobbero il fisico massiccio, dietro di lui una silhouette più esile.
Un lampo squarciò il cielo mentre il vento giocando con lo chador della donna ne rivelò il viso.
Yeelen guardò allibita il volto della giovane donna, sentendosi tradita nel profondo. Per lei avrebbe messo la mano sul fuoco e non ci avrebbe mai creduto se non l'avesse vista di persona!
Scorse negli occhi degli altri lo stesso sgomento e si riparò istintivamente ancor di più dietro i massi.
Provò un gran senso di nausea e di stordimento, la ragazza gioviale e all'apparenza fragile, persino un pò troppo civettuola era in realtà una temibile terrorista!
Aveva ingannato tutti recitando magistralmente la parte.
"Complimenti Yasmine, una partecipazione da Oscar!" Pensò Yeelen stringendo i pugni e chiudendo gli occhi avvilita.

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now