Parte 25 Centrare l'obbiettivo.

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Non restava che attendere...
Per primi uscirono Yasmine e Bakari, dopo qualche ora verso l'alba, una donna e i due uomini visti da Greg e Yeelen al camping.
Restavano i due di guardia che si davano il cambio ogni due ore.
-"Possiamo agire adesso Greg! Ho un'idea per sbarazzarci dei custodi..."
-"Niente di troppo rischioso spero... Ricordati che loro sono armati e che potrebbero dare l'allarme... non conviene compromettere il nostro  anonimato!"
-"Anche noi siamo armati... di arco e frecce!  Io e San dobbiamo solo sincronizzarci nel tiro e aspettare che entrambe le sentinelle siano allo scoperto... Ho con me le frecce imbevute di  tranquillanti per  felini. Si faranno un sonnellino e noi potremo curiosare a piacimento..."
Aspettarono in silenzio per un pò, arco e frecce a portata di mano. Dopo parecchi minuti che cominciavano a sembrare interminabili, la seconda guardia uscì all'aperto con due tazze di caffè in mano.
Yeelen fece un cenno d'intesa a San, tese l'arco concentrandosi sul bersaglio perfettamente in sincronia con il cacciatore hadzabe, i suoi muscoli erano in tensione e gli occhi seguivano la traiettoria della minuscola  freccia.
Furono due centri perfetti che provocarono agli obbiettivi solo un leggero fastidio come di puntura d'insetto facendoli  accasciare inerti all'istante.
-"Abbiamo poco tempo... un quarto d'ora al massimo, un sonno più lungo potrebbe insospettirli... li ho praticamente ibernati... non ricorderanno più niente dopo... ma uno dobbiamo riportarlo dentro..."
Trascinarono il corpo dell'uomo di guardia all'interno stendendolo sulla branda, come se ci fosse andato di sua volontà poi si affrettarono a guardarsi intorno.
-"Hey, ma cos'è questo posto? Sembra un museo o un set cinematografico... Yeelen, guarda  dentro a quelle  casse...!"
Yeelen sollevò il coperchio di una piccola cassetta a cofanetto e ciò che vide la lasciò senza fiato... fissò il suo sguardo negli occhi di Greg incapace di proferire parola.
Greg le si accostò e si raggelò all'istante... adagiato su imbottitura sintetica color porpora scintillava un ordigno poco più grande di una bomboletta spray, a forma di missile o sigaro,  un bagliore verde nel corpo centrale ammoniva funestamente lo spettatore.
Non riuscirono ad individuare il telecomando ma non c'era più tempo, dovevano lasciare l'antro al più presto...
Yeelen, Greg e San si precipitarono fuori ansando per raggiungere il luogo di appostamento, appena in tempo prima che uno degli uomini si svegliasse stiracchiandosi stupito della sua imperdonabile leggerezza.
Si guardò intorno, si grattò il collo maledicendo le zanzare e si tranquillizzò vedendo tutto a posto intorno a sé.
Al riparo nel loro rifugio i tre temerari ripresero fiato, buttarono fuori tutta l'aria dai polmoni  flettendosi sull'addome.
-"Avete un'idea di  chi diavolo siano  e di cosa stiano  preparando questi pazzi  invasati?"
Yeelen parlò per prima spezzando il silenzio pesante nutrito dallo stupore e da un ignoto senso d'angoscia.
-"Qualche setta molto particolare con armi molto pericolose... Una specie di massoneria d'ispirazione egizia, ne ho già sentito parlare ma non pensavo che avessero mire e mezzi così consistenti..."
-"Ora che sappiamo... cosa possiamo fare?"
-"L'ordigno che abbiamo trovato non dev'essere l'unico, il radiocomando sarà  in mano di quello che all'apparenza è il leader, l'uomo dagli occhi magnetici... Suppongo che Yasmine abbia il compito di introdurre un congegno all'interno del  campo... dobbiamo fermare lei e gli altri... ma soprattutto il capo!"
-"Yasmine la possiamo facilmente braccare ma come facciamo a far venire allo scoperto il suo mandante?"
-"Useremo lei! Cherchez la femme... qualcosa mi dice che lei sia molto coinvolta!"
Decisero di rientrare al campo e di stare addosso a Yasmine, fingendo la normale routine.
Predisposero le visite genetiche della coppia hadzabe e studiarono una cura ormonale per Nisa. Niente d'invasivo, solo una leggera stimolazione per cominciare.
Yasmine fu chiamata in causa per spiegare loro la posologia e prepararli alle visite.
La giovane infermiera nonostante l'impeccabile professionalità appariva distaccata e pensierosa.
Yeelen cercò di sondare innocentemente il terreno.
-"Che c'è Yasmine? Ti vedo distratta e assorta... problemi con Alan?"
-"Beh, si ecco è proprio questo il punto... non lo sento seriamente interessato a me..."
-"Magari non è l'uomo giusto... troppo americano forse..."
Yeelen rischiava di farsi scoprire ma voleva lentamente metterla alle strette. Voleva condurla a dichiarare qualcosa di compromettente, senza che lei si avvedesse di quanto già sapeva.
-"Non saprei..."
- "Forse tu desideri una storia più appassionante... qualcosa che ti tocchi l'anima... che riveli la tua forza interiore... "
Yasmine per un attimo dimenticò la sua copertura ed un brillio si accese negli occhi cerulei e assorti.
-"Solo tra donne c'intendiamo... Si, questo è ciò che voglio!"
-"Tu cosa saresti disposta a fare per un sentimento così?"
-"Potrei anche morire... dopo aver provato una tale intensità..."
Yeelen capì così che la loro avversaria era spinta da un interesse ardente che non l'avrebbe fatta fermare davanti ad alcun ostacolo...
La guardò intensamente negli occhi e le chiese:
-"Cosa ti ha portato fin  qui Yasmine?"
-"L'amore per la causa... come tutti noi..."
Era un osso duro, del resto non doveva neanche mentire... lei lottava per la sua causa!

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now