Parte 36 Sogni o realta ?

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Kumani ritrovò il sorriso scuotendo la lunga chioma e scrollandosi di dosso la sabbia e le reminiscenze..

-" Non ti spaventare ragazzo... sono solo i miei ricordi che riaffiorano.... a volte vorrei aver dimenticato tutto come te ..."

-" Non è piacevole, te lo posso assicurare... ti fa sentire solo e assolutamente indifeso ..."

-" Non hai niente di cui temere... la memoria ritornerà... Ora torniamo a palazzo, il dovere mi attende ...riunioni, scartoffie, tutte cose da regnante..."

-" Pensavo che almeno tu potessi fare quello che vuoi ..."

-" Non è proprio così ...ci sono anche degli obblighi da rispettare ..."

Connor riempì dei suoi passi la piccola stanza, finché non decise di sgattaiolare fuori. Eluse la sorveglianza e si avviò verso la foresta, in fin dei conti non era in catene ....
Voleva respirare e riflettere, provare ad esercitare la memoria.
Camminava sullo scarso sottobosco dalla terra rossastra , i grandi alberi celavano la luce, i tronchi ricchi di piante parassite, muschi, licheni e fiori strabilianti erano ancorati da lunghe liane.
In alcuni tratti giovani piante e felci in grado di vivere nella semioscurità intervallavano il suo percorso.
Animali e uccelli popolavano la selva sfruttandone ogni ramo ed ogni cespuglio.
Un breve corso d'acqua attirò la sua attenzione, le piogge frequenti lo alimentavano per le necessità del villaggio e della fauna.
Scorse anche grossi serpenti ma non si lasciò intimorire tirando dritto per la sua strada.
Seminascosto da alcuni bassi arbusti vide il manto maculato di un leopardo che lo guardò con sdegno e andò ad accucciarsi ai piedi di una fiera amazzone dotata di arco e frecce.

-" I leopardi qui sono quasi tutti domestici, Straniero ... non avrai paura di Biko ?"

-" Se rimane accanto a te no, Qwara...."

-" Come va Ata ? Come mai ti aggiri sempre solo per la foresta ?"

-" Cerco me stesso e le mie ragioni ..."

- "Non hai ancora ritrovato i tuoi ricordi ?"

-" No, brancolo sempre nel buio !"

-" Forse ti posso aiutare ...ma non devi dire a nessuno ciò che sto per rivelarti ..."

Connor fissò sorpreso la graziosa fanciulla, mostrandosi chiaramente in trepidante attesa. Pendeva letteralmente dalle sue labbra... l'istinto gli diceva di fidarsi della nuova amica.

-" Qualche giorno dopo il tuo ritrovamento, il mare ha restituito alcuni tuoi effetti personali ...un quaderno rilegato in pelle e un apparecchio tecnologico che non conosco ...li ho nascosti e li ho conservati per te ..."

-" Come mai non li hai consegnati a Palazzo ?"

-" Provo una gran simpatia per te e ripeto ... non mi fido di Kumani ! Lei viene dall'altro mondo e sa molte più cose di noi ..."

-" Ti ringrazio, quando potrò vedere le mie cose ?"

-" Dovremo aspettare il momento adatto ... forse domani ...Kumani deve raggiungere il continente per vendere le nostre erbe medicinali . L'isola è grande fornitrice di case farmaceutiche, la Regina ha competenza e autorità in materia ..."

-" Va bene, ora mi conviene rientrare per non insospettire le anziane ..."

-" Si vai....ritorna qui domani alla stessa ora ...e stai in guardia ..."

Connor la gratificò con un sincero sorriso d'intesa esitando una frazione di secondo nel porgerle la mano per suggellare il patto, avrebbe voluto abbracciarla per quanto si sentiva felice ed eccitato.
Forse l'indomani avrebbe scoperto il suo mistero ...
Rientrò a palazzo silenziosamente e si sdraiò sul letto a fantasticare , dalla finestra aperta vide il cielo tingersi d'oro e arancio e le ombre farsi sempre più lunghe per lasciare spazio alla luna .
Fu invitato a prender posto a tavola nella sala privata di Kumani.

-" Carissimo Ata, ti volevo a cena con me stasera perché io domani sarò assente per certi affari, non so ancora quando ritornerò, perciò volevo godere della tua compagnia e assicurarmi del tuo benessere..."

-" Va tutto benissimo ...non preoccuparti per me ..."

-" Fai pure immersioni e passeggiate in mia assenza ma mi raccomando... non metterti nei guai ..."

C'era una luce maliziosa nei suoi occhi, a cosa alludeva ? L'avevano forse visto parlare con Qwara o semplicemente temeva per la sua incolumità ?
Il pasto sempre ricco e variato fu abbondantemente innaffiato da vino di palma, una bevanda alcolica ricavata dalla linfa fermentata delle palme da cocco.
Ben presto Connor avvertì un gran senso di stordimento e di fiacchezza, si congedò dall'ospite incespicando nelle parole.
Kumani gli augurò la buonanotte e non tentò di trattenerlo.
Connor sprofondò in un sonno pesante popolato da sogni a tratti cosi veritieri da dargli l'impressione di toccarli con mano.
Affascinante come mai la Regina, lo inebriava con il suo fragore di gelsomino, lo baciava ed accarezzava, lasciandolo senza fiato, fino a cavalcare la sua passione.
Usava un gioco di seduziond fine e fantasioso che la rendeva irresistibile al suo giovane corpo. I suoi sensi rispondevano pronti a tutte le provocazioni.
La mattina si svegliò con un terribile cerchio alla testa, ma  completamente solo, nel suo giaciglio e nella stanza perfettamente in ordine. Aveva solamente sognato...il vino di palma aveva avuto effetti ipnotici, stupefacenti....eppure sentiva aleggiare nell'aria profumo di gelsomino ...
Forse Kumani era passata di lì prima di partire ... un vassoio di frutta con un biglietto d'addio glielo confermò.
Provava un'attrazione prepotente per la bella Regina, ma era altresi diffidente volendo dare fiducia a Qwara che gli appariva sincera e pratica.
Si alzò di buon umore e desideroso di fare un'immersione solitaria e di nuotare per affogare con lunghe bracciate la sua ansia.
Qwara lo attendeva nel pomeriggio e lui quel giorno si sentiva totalmente libero ... forse avrebbe ritrovato se stesso !

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now