Parte 24 L'antro dei desideri.

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Parte XXIV  L'antro dei desideri

Yasmine apprezzò ancora una volta l'assenza di Yeelen, fremeva all'idea di rincontrare il suo Jamaal e di condividere con lui i piani d'attacco.
Il misterioso carico doveva già essere arrivato a destinazione. Avvertiva una sorta di formicolio e sentiva i battiti accelerare... stava per partecipare ad una grande missione che avrebbe cambiato il corso della storia e avrebbe riportato il mitico Antico Egitto al dovuto fulgore.
Già s'immaginava nella veste di regina... avrebbe indossato vesti dorate e gioielli di pietre dure, avrebbe avuto servitori e palazzi,  insieme all'amato Faraone Jamaal I, avrebbe edificato città e piramidi...
Non sarebbe stata evanescente finzione cinematografica ma una vera e propria opera di ricostruzione.
Altri affiliati stavano già agendo in Africa del nord, preparando il terreno... la Tanzania e le altre regioni del sud sarebbero divenute ricche colonie.
Dovevano convertire o sconfiggere anche altre fazioni mussulmane ma a questo avrebbero pensato dopo, ora avevano bisogno di tutto l'aiuto possibile, successivamente Jamaal avrebbe incarnato l'unico profeta di Allah. Un progetto complesso e ambizioso, con l'aiuto della raffinata tecnologia e delle armi letali dell'ingegnere nucleare lo avrebbero attuato, Yasmine ne era sicura!
Indossò un lungo mantello nero con cappuccio e si diresse nella notte verso le porte di comunicazione con l'esterno, da  dove con la complicità di Bakari  sarebbe uscita.
Jamaal osservava all'interno della caverna le sue preziose creazioni, dovutamente imballate. Gli occhi verdi brillavano e sentiva una forte concitazione per la sensazione di onnipotenza che la sua scienza gli elargiva.
Si riteneva molto distante dai rozzi terroristi con i quali doveva spesso trattare.
Aveva visitato più volte i campi d'addestramento e si rallegrava  di essere cresciuto in Europa.
I ragazzi reclutati dalla Jihad erano indottrinati all'orrore, si dilettavano a decapitare galline ed altri animali per far pratica, erano vestiti, nutriti e armati con la promessa di un paradiso con 72 vergini ciascuno, come premio per la loro devozione.
Nel frattempo erano autorizzati dal loro Dio a violentare tutte le infedeli e a sposare quante donne volevano, anche giovanissime.
Spesso decapitavano  i cristiani e poi ne sposavano le mogli e le bambine con la forza.
Si sostituivano ad un Dio crudele ed uccidevano con facilità godendo sadicamente: aveva visto spargere sale su una testa mozzata a metà per aumentare la sofferenza del malcapitato.
Lui delle vergini non sapeva che farsene... in Europa grazie al suo fascino e al suo denaro poteva avere tutte le fanciulle avvenenti che voleva e poi preferiva una donna esperta e seducente con la quale dividere anche il pensiero.
Detestava quegli orrori gratuiti, lui preferiva di gran lunga l'azione mirata e veloce, possibilmente a distanza.
Era necessario usare la forza per raggiungere lo scopo... ma avrebbe restituito all'Africa uno splendore mai dimenticato.
Aveva preparato tutto per quella notte, una sorta di rito celebrativo...
Jamaal indossò un leggero perizoma in lino, il gonnellino reale con pieghe a soffietto, una spessa fascia, un pettorale placcato oro con pietre colorate incastonate e un mantello impalpabile con fregi aurei.
Evidenziò il profilo degli occhi con kohl nero e accentuò le sopracciglia, infine vestì il copricapo klaft formato da due lembi di stoffa preziosa oro e blu Nilo, le cui falde scendevano sulle spalle e ai lati del collo. La corona con testa di cobra e la barba rigida e posticcia completarono l'effetto.
Sandali dorati e ricurvi nella suola, come era permesso vestire solo ai Faraoni, gioielli e un anello sigillo di turchesi a forma di scarabeo erano gli ultimi accessori.
Nella stanza illuminata da candele e lampade ad olio con essenze, un arredamento basilare  con sgabelli, poltrone traforate, cofanetti e parecchie ciotole in alabastro o metalli preziosi contenenti frutta e dolci.
Aveva ricostruito un'ala del palazzo reale in maniera veritiera grazie ai suoi studi in materia.
Attendeva la sua regina che sarebbe stata preparata da una solerte ancella per comparire davanti al suo Signore e Fratello.
Yasmine giunse trepidante nell'antro scuro dove l'attendeva la falsa crocerossina, sbarcata la sera insieme ad altri adepti. La guidò in un'anticamera dove fu lavata e massaggiata con olii emollienti profumati e poi truccata e vestita alla perfezione. 
Fu aiutata ad infilarsi una tunica aderente e lunga fino alle caviglie, trattenuta da bretelle incrociate sul retro, che lasciava parzialmente scoperto il seno. Sopra un alto collare tempestato di pietre e una mantella di lino quasi trasparente. Indossò gioielli alle braccia, sandali infradito di papiro e una fitta parrucca a treccioline e la corona con serpente.  Fu truccata con Kohl e malachite verde per gli occhi e carminio sulle labbra.
Si avviò quasi tremante ma fieramente eretta nella stanza adiacente. Il suo sogno era divenuto realtà... un balzo all'indietro di millenni l'attendeva accattivante.
Jamaal appariva imponente ed assolutamente regale, ne provò quasi soggezione e un forte desiderio.
In futuro avrebbero adottato gli antichi  usi e costumi: se  in tremila anni gli Egizi non li avevano modificati, nella loro stupefacente saggezza, non lo avrebbero fatto loro nel nuovo millennio.
-"Benvenuta sorella! Allah e la sapienza degli antenati ci protegga!"
-"Allah è con te fratello!"
-"Stanotte celebreremo l'equinozio di settembre, festival della condivisione dell'amore e benaugurale per il nostro progetto. Entra nel cerchio, offriremo le nostre preghiere agli antenati... Narmer e Neithotep conducano il nostro cammino... rH.i m ib. i sxm. i m HAty (io ho conoscenza nel mio cuore, io ho potenza nel mio cuore)..."
Il rito si protrasse per un'ora con formule in antico egizio e brani tratti dal sacro libro dei Morti.
I due amanti si ritirarono poi nell'alcova posando copricapo, barba finta e parrucca su un tavolinetto intarsiato.
L'eccitazione aveva raggiunto l'apice nella condivisione del comune sogno.
Al di fuori poco distante Yeelen e Greg furono raggiunti  da Hangsi che confermò di aver visto una mezza dozzina di persone tra uomini e donne con bagaglio al seguito, discendere dalla nave.
Nisa e San avevano notato solo due nuovi arrivi, un uomo e una donna, e successivamente Yasmine e Bakari.
Qualcuno era stato messo alle calcagna degli altri neofiti che si erano prontamente sparpagliati in altre direzioni.
Per il momento si sarebbero limitati ad osservarli.
-"Mi sbaglierò ma ho l'impressione che stiano preparando qualcosa di grosso..."
-"Temo proprio che tu non ti stia sbagliando Yeelen... Nasi ha notato che avevano molta cura del bagaglio... lo proteggevano come una reliquia!"
-"Non mi sembrano devoti o collezionisti... non con quegli uomini sempre armati all'ingresso..."
-"Dovremmo infatti riuscire a dare un'occhiata all'interno... ma mi pare praticamente impossibile..."
-"Dobbiamo assolutamente farci venire un'idea, intanto Hangsi seguirà Yasmine al campo e monitorerà le sue mosse, anche il più insignificante particolare  dovrà essere valutato..."

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now