Parte 10 La caccia

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L'alba li colse come al solito veloce e affascinante, un fuoco improvviso che invadeva il cielo strappando lembi turchesi al nero della notte e che metteva in contrasto alberi, cose, animali mentre l'odore dell'erba e della terra umida riempiva le narici e dava l'energia per il nuovo giorno.
Yeelen indossò l'innovativa tuta mimetica, termoregolante e aderente per non impacciare i movimenti, su di lei aveva un che di futuristico e sensuale, era come una seconda pelle molto protettiva.
Evitò d'indossare il giubbetto anti proiettili e la cintura a tasche coordinata per non appesantirsi e perchè non necessario in quell'occasione.
Sarebbe stata molto simile agli hatzabe nella loro nudità, munita solo di arco, frecce e faretra.
Eccola Artemide, dea della caccia, su cui aveva fantasticato Greg, era lì in carne ed ossa davanti ai suoi occhi e gli sconvolgeva i sensi come al povero Endimione!
I boscimani prima di partire per una battuta di caccia consultavano sempre le loro antiche tavolette gettate nel carniere vuoto, ognuno poteva dire la sua e poi decisa la destinazione partivano silenziosi come predatori felini.
Yeelen procedeva al loro pari e pareva più selvaggia e determinata degli esperti cacciatori.
Greg si manteneva indietro per non intralciare, mentre gli Hadzabe cominciarono ad avvistare impronte animali da cui trarre preziose informazioni come il sesso, l'età e la velocità.
Cominciava ora un lungo inseguimento ed appostamento, ore ed ore di marcia con il solo linguaggio dei segni, fin quando la preda veniva raggiunta e centrata dalle frecce.
A quel punto l'animale era destinato a morire in breve tempo colpito dal forte veleno, ma gli si chiedeva sempre di cedere le sue forze al cacciatore per nutrire sia lui che i suoi bambini.
Si cacciava solo per la sopravvivenza, mai più del necessario e non si sprecava nulla, non si uccidevano animali superflui o inutili come gli scorpioni che incontravano sul loro cammino, vigeva un profondo rispetto per la natura.
I "piccoli uomini" regalarono a Yeelen alcune delle loro frecce preparate la sera prima e quando fu proprio la sua a centrare la prima bestia si guadagnò tutto il loro rispetto e insistettero perchè divenisse padrona della preda.
La giovane predatrice accettò solo per i bambini del campo e siccome la caccia durata un paio di giorni fu molto fruttuosa fu indetta una festa quella sera tra gli alberi vicino al lago.
Gli animali cacciati venivano divisi tra i cacciatori e le loro famiglie utilizzando tutte le parti dalla pelle alle ossa, la vescica per farne contenitori e l'intestino corde.
La carne in eccesso veniva essiccata al sole e le uova di struzzo venivano utilizzate come contenitori per le riserve d'acqua sparse qua e là nei territori di caccia. Durante la siccità le viscere degli animali erano essenziali per assorbirne le parti umide.
Era stupefacente la loro capacità di adattamento e la loro sapienza!
Di tutto questo Yeelen fu informata da Gregory che conosceva a fondo le abitudini della tribù.
Quella sera esausta e desiderosa di refrigerarsi propose un bagno nel vicino lago prima dell'inizio della festa, per togliersi quei panni comodi ma ormai inutili ed indossare una fresca tunica.
Alla luce ormai morente del tramonto Yeelen si liberò senza pudore della tuta e s'immerse nelle fresche acque, invitando Greg a seguirla.
-"Non so se sei più un angelo o un demonio tentatore Yeelen!"
Le rispose Greg in preda ad una certa confusione.
-"Ni sawa Greg, njoo hapa karibu! Va tutto bene, vieni qui entra dentro..."
-"Se lo dici tu... maharaba! Onorato!"
Nuotarono per un pò scherzando con l'acqua, trovandosi ad un certo punto viso a viso si guardarono intensamente negli occhi e vi lessero il loro destino, insieme avrebbero potuto fare grandi cose, ognuno possedeva ciò che necessitava all'altro. Erano come due giovani leoni che si studiavano e s'invitavano prima di cedere alla natura insita in loro stessi.
Greg demolì tutte le sue difese facendo il primo passo, cercò con le sue le labbra morbide e invitanti della compagna.
Fu un bacio lungo e appassionato che voleva dissetare l'anima e assorbire l'altrui sostanza, era un viaggio senza tempo nella sfera del privato, una sinfonia di corde che venivano fatte vibrare.
Non c'era più imbarazzo ormai, solo la consapevolezza di appartenersi in qualche modo.
Si scossero dal loro incanto vedendo i ragazzini Hadzabe sghignazzare sulla riva, venivano probabilmente a richiamarli alla festa organizzata in parte in loro onore.
Parteciparono all'evento con entusiasmo, accennando anche qualche passo di danza, ormai Yeelen era stata accolta nella cerchia maschile per il suo coraggio e le sue capacità, era la prima donna-uomo conosciuta dai boscimani.
Si cibarono con parte della fortunata caccia e con qualche frutto raccolto dalle donne e lasciarono poi l'accampamento per montare le tende vicino alla jeep. Accesero un falò per allontanare ospiti indesiderati striscianti o a quattro zampe.
-"Dov'eravamo rimasti Yeelen? Rinfrescami la memoria che quelle danze mi hanno frastornato..."
-"A dire il vero mi sembravi già frastornato... farò di meglio, farò in modo di fugare ogni tuo dubbio! Mia madre diceva sempre: quando sarà il momento e incontrerai l'uomo giusto lo sentirai nel profondo di te stessa e sarà così anche per lui... potrete anche opporvi razionalmente ma non avrete scampo!"
-"A quanto pare non ho più scampo..."
Si appartarono in una delle tende e si amarono con foga liberi da ogni timore.
Il personale medico era tenuto a costanti controlli sullo stato di salute e tutte le volontarie si sottoponevano ad una vaccinazione anticoncezionale per lenire i disturbi del ciclo naturale.
Per entrambi fu la prima vera volta perché l'amore non li aveva mai sfiorati.
La benedizione degli O'Connor ricadde su di loro, solo chi era in grado di amarsi incondizionatamente aveva il privilegio di accedere al paradiso terrestre dei sentimenti.
Divennero un'anima, un cuore ed un corpo solo nell'imprescindibile individualità dell'essere.
Lo Sciamano dall'alto della sua montagna poteva ancora una volta sorridere e proteggere la giovane coppia.
Apparve in sogno a Yeelen quella notte donandole uno scettro del tutto simile al suo e indicandole l'orizzonte.
Le passava la sua sapienza e il suo dono, avrebbe dovuto sicuramente guidare un gregge prima o poi...
Yeelen la Luce era la predestinata, colei che avrebbe difeso il raro e il quasi estinto, il semplice e il debole, l'equilibrio e la biodiversità.
Tutto questo insieme agli Angeli umani che come lei credevano nel progetto.

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now