Parte 33 Beato tra le donne....

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Connor non riusciva a capire dove si trovasse era a malapena cosciente di essere un giovane uomo ma la memoria non gli rimandava nè la provenienza, né le origini, avvertiva solo un grande vuoto.

Ombre femminili si erano chinate su di lui nel lungo dormiveglia, sussurri, mormorii, voci sconosciute che l'avevano lasciato nel suo profondo oblio. Nei rari momenti di coscienza provava un dolore martellante e lancinante al capo, tanto che persino la luce lo infastidiva. Pesanti tendaggi schermavano la rozza finestrella in pietra per non turbarlo e massicce dosi di antidolorifico lo riportavano presto allo sperduto limbo degli inconsapevoli.

Una presenza in particolare gli appariva più costante e familiare, coglieva una fragranza di gelsomino che lo rimandava ad altri luoghi, mentre braccia chiare tintinnanti di bracciali lo incantavano come un'antica melodia.

Dopo qualche giorno i suoi occhi riuscirono a mettere a fuoco più nitidamente ciò che lo circondava.

Vide la lunga chioma dorata e il fisico snello e aggraziato della sua soccorritrice. Aveva un che di regale e autoritario, ma anche una certa leggiadria nello sguardo.

-" Dove sono ?" Si sforzò di chiedere.

-" Bentornato tra i vivi ! Non preoccuparti qui sei in ottime mani ...Puoi dirmi il tuo nome ? "

Il giovane frugò nella labile memoria ma non riuscì a trovar risposta, un velo nero si posava sui suoi ricordi.

-" Non importa, capita in queste circostanze ... ti chiameremo Ata "Regalo"... Il mare ti ha portato a noi e noi lo ringraziamo... Io sono Kumani, la regina guerriera..."

-" Sono un naufrago dunque ? E questo è un regno ? Ho viaggiato forse anche nel tempo ?"

-" No niente di tutto ciò... ti trovi sull'Isola delle donne, io e Labiba siamo le due conduttrici della comunità... non troverai altri uomini... la presenza maschile qui è vietata, tuttavia per te faremo un'eccezione finché non ti sarai ripreso e ci avrai ricompensato ..."

-" Non capisco ..."

-" Non ti angustiare per ora... ci sarà tempo per capire..."

Dette queste parole Kumani si dileguò attraverso un passaggio nascosto lasciandolo solo con la sua confusione.

Fu visitato da una donna anziana adorna di vistosi amuleti e gli fu servito un pasto brodoso.

Nel pomeriggio una graziosa fanciulla dalla pelle scura fece capolino sulla porta regalandogli un fresco sorriso.

Gli strizzò l'occhio e gli fece cenno che sarebbe ritornata.

Connor o meglio Ata, continuava a non capire e decise di non farsene un problema per il momento.

Era molto incuriosito dalla dama portatrice di regale bellezza, ma anche da tutto l'ambiente circostante, era come se stesse vivendo un sogno.

Peccato che niente lo rimandasse alla realtà ...

Provò ad alzarsi e a fare qualche prudente passo, si sentiva debole ma le gambe ancora funzionavano ... era un buon punto a suo favore !

Si guardò allo specchio dove vide riflessa l'immagine di un volto piacevole ma quasi ignoto, chi mai poteva essere ?

Un pescatore, un marinaio ? No, l'intuito gli suggeriva di non appartenere alla tipologia ...

Mancava qualchecosa in quel posto ... Mancava la tecnologia ! ... Quella se la ricordava !.. Ecco lui veniva da un mondo molto più evoluto ... Si, ma da dove ?

Si stava logorando il cervello per cercare di darsi spiegazioni quando la gradevole fanciulla di prima entrò nella stanza.

-" Sono contenta che tu stia meglio ... Io sono Qwara... colei che ti ha trovato ..."

-" Piacere Qwara, dicono che io mi chiami Ata..."

-" Ti si addice molto... Ti ho trovato privo di sensi sulla spiaggia tra i rottami di una piccola imbarcazione ..."

-" Tu non sai da dove vengo ?"

-" No, lo ignoro ... sei un atipico personaggio maschile ...nè bianco, né nero ...forse vieni dal grande continente ..."

-" Che vuoi dire ?"

-" L'America o forse l'Europa... so che là ci sono molti uomini come te ... e poi parli la lingua dei bianchi ..."

-" Giusto ! Ottima osservazione ..."

-" Mi auguro che tu possa apprezzare il tuo soggiorno qui... Per qualsiasi cosa non farti scrupoli a domandarmi... vorrei essere tua amica ..."

-" Che mi dici della regina Kumani ?"

-" È bellissima vero ? Anche lei proviene da oltre oceano ... Anche il suo passato è un mistero, ma e la più valorosa combattente che conosca ... Ma che ne dici di andare a fare due passi fuori, se te la senti ?"

-" Accetto volentieri, penso di essere stato un tipo molto curioso in passato ..."

-" Solo per poco ...e non molto lontano, sei ancora molto fragile ..."

I due ragazzi si avviarono all'esterno dove un porticato ricco di vegetazione li attendeva.

Era tutto molto ordinato e curato, alcune aiuole di pietra con palmizi, una fontana rappresentante un'amazzone sgorgava acqua cristallina, mentre panche e sedie invitavano al riposo.

Alcune sagge anziane dipingevano o leggevano in silenzio attorniate da fanciulline che intrecciavano paglia o pitturavano, era un luogo di pace e meditazione.

Nessuna alzò lo sguardo, era come se fossero già consapevoli della loro presenza.

-" Qwara posso farti una domanda ? Perché la figura dell'uomo è vietata ? "

-" Questa è l'isola delle donne, ci si viene per scelta o ci si nasce ... possiamo fare a meno degli uomini ..."

Connor rimase perplesso, se li non c'erano uomini come facevano a nascere bambine ? Preferì non chiedere per non essere indiscreto. Alcune cose basilari le ricordava molto bene ....solo il suo passato al momento gli sfuggiva !

Sorseggiarono un leggero te rosso aromatico, il Rooibos, totalmente privo di caffeina e ricco di vtamina C, come gli spiegò la sua accompagnatrice, e rientrarono poco dopo nel palazzo per raggiungere la sua stanza al piano terra. Qwara si congedò promettendo di ritornare presto .

Era proprio una ragazza deliziosa e affabile, una buona amica molto necessaria per lui in quel momento... sentiva qualcosa di strano aleggiare nell'aria di quella singolare oasi d'armonia e benessere ...

Chissà forse la sera sarebbe tornata a fargli visita la regina, voleva assolutamente cominciare a capire ...

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now