Parte 35 Strane notti e strani giorni ...

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-" Ora ragazzo, ti farò assaporare un vero pasto, degno di un re ...dobbiamo pensare anche alla tua forma fisica ..."

Disse Kumani che  scattò in piedi  lasciandolo in preda ad un ben diverso appetito.

La cuoca di corte si era data un gran daffare ad arrostire cacciagione, pesce e a tagliare e decorare frutti.

In un'ala appartata del palazzo era stata allestita una meravigliosa tavola imbandita con due soli posti a sedere.

-" Questo è uno dei vantaggi di essere regina ..."

Ammiccò Kumani con aria complice da ragazzina.

Connor non faceva che stupirsi della partecipazione sbarazzina di cui veniva elargito e di come quella donna poteva mostrarsi diversa in poco tempo : ora sensuale tentatrice , ora giocosa e conviviale.

Possedeva davvero parecchie sfaccettature la sua personalità ... cominciava ad esserne affascinato !

Consumarono allegramente l'abbondante pasto che fu allietato gradevolmente dal chiacchierio leggero e civettuolo dell'ospite.

-" Ora ti lascio libero per il resto del pomeriggio... devi averne già avuto abbastanza di me per oggi ..."

Con queste parole Kumani si alzò da tavola e lo lasciò letteralmente solo e stupito a cercare di far luce dentro se stesso.
Pensò di fare una passeggiata nella foresta limitrofa per schiarirsi le idee. Gli arrivava forte e delizioso il sentore di cannella e chiodi di garofano che venivano coltivati ad uso medicinale e il rumore delle onde in lontananza.
Sentiva una specie di struggimento nel suo intimo ma non  riusciva a darsene una ragione.
La situazione era a dir poco complicata per un essere umano dotato di tutta l'appropriata coscienza, tanto più lo era per lui che non conosceva né la sua provenienza, né cosa avesse lasciato dietro di sé...
Camminò senza meta per un pò e si rese conto di essersi allontanato di un bel pezzo. La vegetazione si fece più fitta e l'atmosfera silenziosa intervallata da fruscii e versi di animali.
Si ritrovò in cima ad un costone roccioso dove poté ammirare stupito tutta la bellezza dell'isola al calar della sera .
Era veramente selvaggia e incontaminata, in grado di rapire i sensi...
Stava per riprendere la via del ritorno quando gli parve di percepire una presenza, si augurò che non si trattasse di qualche belva feroce e continuò a camminare circospetto.
Una freccia sibilò minacciosa sopra il suo capo per poi centrare un casco di banane che cadde ai suoi piedi ...
Connor si voltò repentinamente per individuare con un sorriso divertito l'intrepida cacciatrice Qwara.

-" Ti sei perso Straniero ? Dovresti fare più attenzione a dove  ti portano i  piedi ..."

-" Stavo solo passeggiando ... quando una pazza ha deciso di giocare con me al tirassegno..."

-" Spiritoso! ... Ma tu come stai ? Vedo che sei sotto la protezione di Kumani..."

Disse la giovane rinunciando a nascondere una certa apprensione mentre gli indicava il medaglione che portava appeso al collo.

-" Così dicono ... non mi sembri entusiasta ..."

-" Forse sono  una pazza a parlarti cosi... ma diffida di lei ... l'ho vista uccidere senza pietà ...noi la rispettiamo, ma la temiamo anche ..."

-" A tal punto ? Non mi sembra così pericolosa ..."

-" Nulla è come appare... ti consiglio anzi di non raccontarle  del nostro incontro ! Ora torna a palazzo... io prenderò un'altra strada... Buonanotte Straniero !  "

Connor affrettò il passo sentendosi ancora più solo e perplesso.
Nella sua stanza trovò già pronto il pasto serale che consumò in assoluta solitudine.
Si sentiva molto stanco e cadde presto in un sonno profondo popolato da figure femminili e teste di leopardo.
Avverti il tepore di labbra delicate sulle sue e un leggero fruscio di vesti senza riuscire a distinguere tra realtà e sogno.
Si svegliò allo spuntar del sole con un leggero cerchio alla testa, si deterse il viso con l'acqua della bacinella lasciata da qualche solerte inserviente e si preparò ad uscire fuori.
Fu fermato da un'anziana che gli ordinò letteralmente di attendere Kumani.
Kumani arrivò sorridente e munita di una sacca da cui spuntavano pinne e boccagli.

-" Ogni promessa è debito ...oggi esploreremo meglio il fondale marino e faremo colazione con ciò che riusciremo a procacciarci ... sarà molto divertente !"

-" Non ne dubito ..."  Rispose Connor pur mantenendo una certa diffidenza.

S'immersero nelle acque cristalline così trasparenti da confondersi con il cielo, tanto da dare un'impressionante sensazione d'infinito.
Spingendosi più al largo incontrarono  un alternarsi di massi e tratti sabbiosi, tappeti di coralli rosa frazionati da colonie di corallo nero e verde, anfratti e spaccature che ospitavano miriadi di pesci tropicali arlecchino, pesciolini verdi, tartarughe e murene.
Grazie alla convergenza delle acque tiepide con quelle fredde la vita pullulava di spugne morbide, madrepore arancioni  e duri coralli  ad ombrello e una gran  varietà di pesci di barriera tra cui pesci pappagallo, barracuda dalla pinna gialla e squali martello.
I due sub improvvisati riaffioravano di tanto in tanto per prendere fiato, mentre gli occhi non si stancavano mai di scrutare.

-" Sai che questi posti sono famosi anche per svariate qualità di squalo tra cui lo squalo tigre ?  Ma forse questi è meglio non stuzzicarli..."

-" Sono pienamente d'accordo !"

-" Ora ci conviene pescare qualcosa se vogliamo pranzare ..."

Pescarono un paio di pesci snoek con l'arpione e un retino di piccoli gamberetti rossi e ritornarono a riva dove accesero il fuoco con un rudimentale acciarino.
Connor si occupò della legna e Kumani di cercare larghe foglie da usare come piatti e qualche frutto per completare il pasto.
Si saziarono con gusto bevendo latte di cocco. Kumani non smise mai di sorridere e di mostrarsi entusiasta come una scolaretta.
Come poteva essere pericolosa ? Il quadro che le aveva descritto Qwara non combaciava minimamente con la giovane donna che aveva davanti ...
Terminato il pasto si sdraiarono all'ombra per sottrarsi ai raggi cocenti delle ore centrali.
Connor sentiva il respiro della sua compagna accanto a sé e poteva scorgerne il petto che si alzava e si abbassava seguendone il ritmo.
La pelle ambrata e cosparsa di efelidi emanava sempre profumo di gelsomino nonostante le ripetute immersioni e i capelli impregnati di salsedine continuavano a risplendere di  bagliori dorati.
Notò il disegno iniziale di un tatuaggio ben celato dalla folta chioma, non riusciva a carpirne il significato... forse un intreccio ...
In quel momento Kumani volse lo sguardo nel suo e sembrò perdervisi.
Fu naturale e spontaneo scambiarsi un tenero bacio che si tramutò ben presto in un bacio passionale e prolungato. Le mani di entrambi cercavano di esplorare e conoscere.
Ad un certo punto Kumani si scosse ponendo fine all'idillio, ansimando si distaccò mentre l'espressione negli occhi cerulei era  cosi gelida da sembrare assente.
Connor per la prima volta ne ebbe paura...

Molto lontano da lì Yeelen non si dava pace per la sorte del fratello, erano già passati parecchi giorni senza notizie ed era stata avvisata di una grossa tempesta al largo dell'isola nei giorni precedenti.
Voleva dare fiducia al giovane ma l'attesa era logorante e sarebbe partita da sola e agguerrita... all'istante se glielo avessero permesso ...
Sognò catene e serpenti, teste di leopardo e impavide cacciatrici. Vide Connor inginocchiato presso un trono ma non riuscì a distinguere la regnante, era totalmente avvolta dalla nebbia...
Lo sciamano la rassicurava sullo stato fisico del fratello ma non voleva darle ulteriori indicazioni.
Si dice che a volte bisogna lasciare che il destino si compia ...

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now