Parte 18 Una vacanza forzata...

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Se la necessità  era una vacanza forzata, avrebbero sfruttato al meglio quell'occasione.
-"Ho pensato di usare questi giorni per mostrarti solo la parte bella dell'Africa... oggi faremo un tranquillo safari nelle zone circostanti!"
-"Vuoi farmi fare la turista? Non mi ci vedo proprio..."
-"Prometti di fare la brava, non scenderemo dall'auto se non in zone assolutamente sicure!"
Partirono con la jeep ben equipaggiata e si lasciarono avvolgere totalmente dalla magia dell'Africa con la sua terra rossa, la savana con acacie e piante arbustive, le montagne che spiazzavano l'argilla con il nero vulcanico e le fresche acque azzurre dei laghi, giganteschi baobab e foreste a galleria lungo i corsi d'acqua.
La prima destinazione fu il parco del lago Mayara sulle cui rive vivevano i fenicotteri rosa e svariate specie di uccelli colorati. Qui era usuale osservare i leoni che si arrampicavano sugli alberi nella stagione di caldo umido. L'ecosistema era molto vario e così le specie animali dai grossi elefanti, ai facoceri agli impala e i babbuini.
-"Yeelen, so che nulla è nuovo ai tuoi occhi, ma godiamoci questi istanti di serenità e diamo un respiro anche a noi stessi e al nostro rapporto! Fingiamo per un poco di essere due semplici, teneri amanti, voglio un ricordo indelebile da conservare per sempre nelle pieghe dell'anima!"
-"Mia madre e mio padre hanno fatto viaggi bellissimi in gioventù che hanno rinforzato il loro sentimento... ne parlano ancora con grande entusiasmo, ci sarà tempo per lottare e faticare... dobbiamo ancora cominciare!"
-"Solo per questa sera avrai il privilegio di alloggiare in un fantastico albergo dotato di ogni comfort, con tanto di vista sul lago! Non dire di no... chissà quando e se  ricapiterà...!"
-"Non mi oppongo... Mimi nini kusifiwa, ne sono lusingata! Faremo di questi giorni la nostra oasi di pace dove attingere le forze per il futuro..."
L'albergo era situato su un costone di roccia, vantava una splendida piscina esterna e giardini ricchi e curatissimi, le stanze erano lussuosamente arredate in stile africano, ampie e fornite di terrazze affacciate sul bacino e la fauna che lo abitava.
Scorsero ippopotami placidamente adagiati in acqua, elefanti che si rinfrescavano o bevevano e volatili variopinti.
Si fecero una lunga doccia tiepida e dopo aver indossato i morbidi accappatoi dell'albergo si sedettero in terrazza per godere dell'ennesimo tramonto infuocato che rendeva tutto così assurdamente brillante e vivace.
Un gioco di chiaro scuri che definiva o celava a seconda delle prospettive. Sorseggiarono un elaborato aperitivo alla frutta e si lasciarono alle spalle mesi e anni di vita spartana e l'assoluta mancanza di mondanità.
Yeelen indossò un abito lungo scelto in boutique da Greg che esaltava inequivocabilmente il suo fisico favoloso.
Era una semplice veste in morbida seta con spacchi laterali e spalline triple incrociate sul retro dove si apriva una profonda scollatura, nei toni del grigio perla.
I capelli dopo un buon shampoo e balsamo erano splendenti e lucidi, l'ebano rifletteva bagliori bluastri e gli occhi grandi e ambrati valorizzati dal trucco delicato erano magnetici e preponderanti.
Un paio di sandali argentei completavano la mise.
Guardandosi allo specchio stentò a riconoscersi, non era mai stata conscia del suo potenziale! Greg ne era invece consapevole e la rimirò compiaciuto indossando il suo completo elegante e fresco color antracite.
-"La nostra prima uscita mondana Yeelen! Sei semplicemente Nzuru, stupenda!"
Al suo passaggio parecchie teste si girarono, negli occhi maschili si leggeva ammirazione, in quelli femminili invidia, la coppia fu accompagnata da molti sguardi curiosi durante tutto il percorso.
Si fermarono a bordo piscina per un flûte di champagne, guardandosi negli occhi sorridendo con ironia.
Stavano giocando, recitando un ruolo che non gli apparteneva ma che interpretavano benissimo, quello dei ricchi turisti viziati in cerca di emozioni.
Greg pretese un posto appartato a strapiombo sullo specchio d'acqua, come illustrava il volantino pubblicitario e si godettero l'impeccabile servizio al tavolo.
La conversazione volse su argomenti leggeri ed intriganti quali il ricordo del primo giorno al campo quando Yeelen era entrata come una furia nel suo ambulatorio sconvolgendogli la vita.
-"Non sei stato per niente carino sai? Anzi all'inizio mi eri piuttosto antipatico! Mi hai guardato una sola volta con malcelato interesse e poi sei diventato un blocco di ghiaccio..."
-"Cercavo di resistere alla tua prorompente bellezza... non volevo mettermi nei guai!"
-"E ora come ti senti?"
-"Nina furaha sana, sono felice e nei guai fino al collo... perché non potrei più vivere senza te!
-"Naomba useme tene, ti prego ripetilo! L'algido dottor Freeman ha capitolato!"
-"Tu saresti riuscita a far capitolare persino Charles Bukowski filosofo misogino per eccellenza.."
-"Conosco quella frase del "cesso pubblico"... davvero disgustosa! Chissà cosa gli avranno mai fatto le donne?"
-"Io penso che a ognuno capiti la donna  che si merita!  Infatti io  ho avuto  la migliore..."
Le sfiorò il viso con un dito e fissò lo sguardo nel suo con intenzione. Lei percepì brividi sottili sottopelle e un languore improvviso allo stomaco. Non l'aveva mai visto così provocante, quella sera era oltremodo affascinante nel suo completo scuro che lasciava intravvedere il torace liscio, il sorriso candido e i morbidi capelli dorati e ribelli.
Erano entrambi distanti dalle figure serie e impegnate di medici senza frontiere. Per una volta tanto erano solo una coppia che sperimentava il gioco della seduzione.
Greg infilò una gamba tra le sue sotto il tavolo, senza smettere di fissarla, lei si morse il labbro nervosa cercando di darsi un contegno. Lui chiamò il cameriere ordinando un whisky invecchiato e il conto, mentre centellinava assorto il liquore fece appositamente cadere il tovagliolo e nel raccoglierlo sfiorò il suo polpaccio nudo con studiata lentezza.
Dove diavolo aveva imparato quelle tecniche seduttive? Si chiese, no meglio non saperlo, comunque erano molto efficaci, si sentiva in preda ad un annientamento totale...  il desiderio si faceva strada prepotente, le sue corde più intime vibravano violentemente.
-"Allora mia cara, che vuoi fare ora?" le chiese con voce roca e suadente.
Avrebbe voluto rispondere di voler volar via da quel tavolo all'istante per ritrovarsi sola con lui in stanza ma si trattenne e disse con voce malferma:
-"Una passeggiata al chiaro di luna?"
-"E sia... Principessa!"
Le porse cavallerescamente la mano per aiutarla ad alzarsi e poi le cinse la schiena indugiando sul fondo sodo e tondo. Le sfiorò un orecchio con le labbra sussurrandole
"Notevole !"
La stava mettendo in imbarazzo, cercava di sostenere un certo equilibrio sui tacchi e al contempo mostrarsi seria e dignitosa al cospetto di tanti estranei.
Raggiunsero la riva del lago senza incidenti e poterono finalmente baciarsi con passione, complice la luna piena che sorrideva sorniona.
Yeelen cercò un contatto esplicito infilando una mano trepida tra la camicia e l'addome, sentì il calore della pelle e la vigoria dei muscoli, il battito del cuore cadenzato e accellerato, il suo profumo di uomo e non esitò a baciargli il petto.
-"Principessa, ci conviene ritirarci se non vogliamo dare scandalo... chissà quanti occhi indiscreti ci spiano dall'alto! "

-"Hai ragione Greg, dopo tutti questi mesi di vita selvaggia avevo dimenticato le regole del bon ton!"
Raggiunsero l'agognata stanza e aprirono la finestra lasciando che solo la luce lunare la rischiarasse.
Greg si tolse la giacca mentre Yeelen sul bordo del letto slacciava i sandali, nell'indolenza dei loro movimenti c'era qualcosa di lasciato in sospeso che saturava l'aria.
Greg si avvicinò e si portò una ciocca dei suoi lunghi capelli al viso respirandone il fragore, la guardò con ardore e in poco tempo mani impazienti liberarono l'altro dall'ingombro degli abiti.
I loro corpi si fusero in un crescendo di emozioni e ogni residuo di pudore fu cacciato da una profonda e reciproca conoscenza. La mascolinità del giovane Freeman aveva ritrovato quella notte tutta la sua sapiente audacia....

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now