Parte 5 L'ambulatorio

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Rientrando all'alloggio trovò  Yasmine atterrita,  se ne stava accoccolata in un angolo coperta come una mummia, pallida e tremante...
Era aracnofobica e alcuni grossi ragni passeggiavano spavaldi sul tetto primitivo. Yeelen non si perse d'animo e raccolse con abilità  gli ignari animaletti per indirizzarli fuori.
-"Domani provvederemo ad una bella pulita, questi vecchi tetti potrebbero ospitare anche serpenti e topi..."
-"Oddio! Stanotte non chiuderò occhio! So di sembrarti una bambina piagnucolosa e isterica ma serpenti e ragni sono il mio punto debole... È più forte di me!"
-"Benvenuta nel posto adatto per sconfiggere le tue fobie! Cercheremo di capire cosa le ha provocate e poi un graduale avvicinamento all'oggetto in questione dovrebbe liberarti dal disagio... perlomeno gli ultimi studi affermano questo..."
-"Lo spero... È l'unica cosa che ho tralasciato d'inserire nel mio curriculum..."
-"Non ne farò parola con nessuno... cercheremo di risolvere la questione tra di noi... tu prova solo a mantenere la calma, ho seguito qualche corso di psicologia al college... mi farai da cavia!"
-"Ti ringrazio Yeelen sei un vero angelo!"
-"Non ringraziarmi... forse verrà un giorno che rimpiangerai di non essere stata rispedita subito in patria!"
Il giorno seguente tutti in piedi all'alba: era consigliabile sfruttare le ore meno calde per lavorare, la mattina una leggera foschia avvolgeva il villaggio, il sole sorgeva e tramontava eterna palla di fuoco vermiglio all'orizzonte, ma solo più tardi il cielo si sarebbe schiarito liberandone i potenti raggi.
L'ambulatorio era sempre affollato, gli indigeni arrivavano anche dai villaggi vicini e i casi di malaria erano frequenti come in Europa un comune raffreddore, i sintomi erano subito riconoscibili: febbre, brividi, sudorazione, nausea e dissenteria e andavano prontamente trattati con artemisinina e piperachina, riposo e idratazione.
Parecchie le fratture e le lussazioni, alcune di vecchia data, poichè molti preferivano ancora convivere con le acquisite invalidità, diffidenti nei confronti della medicina moderna e contrari alle protesi. Ci voleva una vera e propria opera di convincimento e questo era lavoro per Alan.
Era frequente vedere visi sfigurati, la cicatrice era una sorta di tatuaggio lasciato dal machete di qualche stregone che testimoniava così la riuscita del suo operato: quale miglior pubblicità di un uomo che avrebbe portato per tutta la vita il segno del suo successo?
Gli indigeni solevano rivolgersi alla medicina bianca solo quando tutto il resto aveva fallito. Tuttavia c'era una minoranza che cominciava a fidarsi, soprattutto i locali, cosicchè bambini e partorienti da visitare non mancavano mai...
Yasmine lavorava alacremente suddividendosi nelle mansioni tra i vari dottori, era un'infermiera davvero preziosa e competente, sempre intuitiva e concentrata, con quel pizzico di allegria che non guastava. Yeelen cominciò ad apprezzarla e a ricredersi sul suo conto, mentre si sentiva ancora un pò turbata in presenza del dottor Freeman.
Cosa aveva quell'uomo per riuscire a minare le sue solide difese e le sue convinzioni?
Era un medico molto valido che riusciva a coordinare e a gestire il personale  con polso e una sorta di cameratismo, sempre gentile e incoraggiante con le  pazienti, si poneva nei suoi confronti cordiale e distaccato, quasi a voler cancellare quei primi sguardi indugianti.
Forse si era trattato di una piccola scintilla subito dispersa nel mare di solitudine interiore e in quel greve senso di responsabilità che opprimeva il giovane terapeuta in un'Africa tanto difficile da vivere quanto ostinatamente amata.
Per lui Africa voleva dire patria, le sue origini olandesi passavano in secondo o terzo piano, lui lì ci era nato e non conosceva altra realtà se non quella terra selvaggia e spietata dove ogni giorno una gazzella e un leone correvano per la propria sopravvivenza.
In Africa non era importante come si nasceva... l'importante era saper correre!
E Gregory aveva corso tutti gli ostacoli sulla sua strada per diventare quello che era!

Un Angelo In TanzaniaNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ