Parte 42. Il salto...

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-"Cosa diavolo hai in mente Qwara?"

-" Non ti preoccupare, non c'è tempo per spiegare... ci stanno alle costole! Ormai ci hanno individuato... tu seguimi e fidati di me!"

Si diressero verso la pedana di preparazione insistendo per attuare il salto in coppia.
Vennero imbragati e informati sulla migliore posizione da tenere. Un salto da 111 metri era considerato adrenalina pura ma per Qwara rappresentava in realtà un salto verso la salvezza... Se tutto fosse andato bene...
Una volta dichiaratisi pronti iniziò il countdown e poi la caduta libera...
Ebbero l'impressione di precipitare a forte velocità finché non sentirono lo strattone dovuto alla messa in tiro dell'elastico. Scesero ulteriormente per l'allungamento naturale e poi cominciò la fase dei rimbalzi: ne contarono tre. Connor chiuse gli occhi frastornato con il cuore che gli scoppiava in petto, si pentiva amaramente di aver assecondato la pazzia della sua compagna quindi urlò con tutto il fiato in gola per liberarsi della tensione accumulata.
Ma non era finita lì...

-" Connor! " Gridò Qwara per farsi sentire al di sopra del frastuono circostante.
-" Preparati a saltare in acqua e a nuotare verso la sponda più vicina... sto per tagliare la corda da alpinismo che ci sostiene... dobbiamo sparire nel nulla se non vogliamo lasciarci prendere come due Paddy ndege (uccellini) con una pietra!"

-" Tu sei completamente folle! Preferivo finire tra le grinfie di Kumani!"

-" Risparmia il fiato e chiudi la bocca Connor! Stiamo per cadere in acqua!"

L'impatto non fu morbido e si rese urgente cercare di guadagnare la riva per non rischiare di essere trascinati dai vortici poco distanti.
Si issarono fradici sulla riva sabbiosa, Connor appariva molto provato... Qwara se lo trascinò quasi esamine appresso.

-" È la seconda volta che ti salvo la vita Straniero! Ma ora se vogliamo salvare la vita di entrambi dobbiamo muoverci il più velocemente possibile verso la foresta!"

Connor si fece coraggio e seguì la sua guida nel folto della vegetazione.
La fiera cacciatrice sperava che il loro repentino allontanamento fosse riuscito a spiazzare gli inseguitori...

Kumani sull'isola percorreva nervosamente le stanze del castello non risparmiando duri rimproveri e promesse di punizione terribili per le inette guardie che si erano lasciate gabbare dai due fuggitivi.
Aveva immediatamente contatto alcune vecchie amicizie tramite il telefono satellitare di cui era l'unica a poter usufruire e aveva scatenato una ricerca ad ampio raggio.
Conosceva molto bene l'intelligenza di Qwara perciò non si era lasciata abbindolare dall'idea di un unico itinerario di fuga possibile.
Alcuni suoi uomini avevano individuato la coppia a Kuru e poi alle Victoria Falls. La Regina della guerra non si aspettava quindi la notizia successiva che li dava per dispersi...
La sua rabbia era ancor più potente del salto dello Zambesi quando buttò all'aria con un calcio scrivania e sedie circostanti, facendo a pezzi tutto quello che le si parava innanzi.

Yeelen a Ngorongoro avvertiva sempre più apprensione per la sorte del fratello, continuava a fare sogni strani che non riusciva a decifrare del tutto... Talvolta vedeva Connor incatenato e poi fuggitivo e braccato come una preda, vide persino un salto nel vuoto che la lasciò senza fiato al suo risveglio. Era decisa ad affrontare l'ostilità delle donne dell'isola se necessario... non avrebbe esitato oltre!
Greg l'appoggiò: ormai i quaranta giorni erano abbondantemente passati, era giunta l'ora di agire!
Decisero di partire l'indomani all'alba alla volta dell'isola accompagnati dal fedele Hingsa, il prezioso San e da Safara, l'unica che sapeva come muoversi sul territorio.
Erano ben pochi per affrontare le ire di un esercito di amazzoni ma speravano di non arrivare a tanto... si sarebbero avvicinati con intenzioni pacifiche...

Un Angelo In TanzaniaWhere stories live. Discover now