--- CAPITOLO LVIII ---

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D E E P W E B

C A P I T O L O L V I I I





Una volta giunti qualche passo al di fuori della porta, in prossimità del viottolo cementato che antecedeva il giardino, e a qualche passo dalla grossa vetrata davanti alla quale si era qualche minuto prima voltato Yoongi, il capo del team sbottò improvvisamente: ― Com'è possibile? Chi diavolo è? ― Tenette stretta l'imprecazione tra i denti, fomentato da una rabbia improvvisa. ― Ci sono uomini tutti intorno come diavolo ha fatto ad entrare e cosa centra un tuo vecchio amico con Hoseok? ― Se l'hacker riusciva a comprendere poco e niente in quel momento, se possibile, Seokjin sembrava riversare in una condizione addirittura peggiore.

― Non lo conosco, non c'era quando facevo parte del gruppo ma l'ho visto lì l'ultima volta che ci sono andato... Deve essere entrato da poco, al massimo un paio di mesi! ― Cominciò, cercando di tenere a freno i pensieri col fine di acquistare un briciolo di lucidità. ― Non voglio che Hoseok si spaventi e che capisca che potrebbe esserci qualcosa che non va, quindi per favore, facciamo le cose con ordine. ― E a seguito dell'occhiata complice da parte di Seokjin, visibilmente più rincuorato, tentò di concludere. ― È all'interno del gruppo in cui si trova Jungkook. ―

Una volta trovato il giovane hacker con lo sguardo, lasciò che quest'ultimo scivolasse prima su Jimin ed in seguito, sopra le due figure ridacchianti, in piedi davanti agli altri due. ― Quello giovane e carino oppure quello più alto e maturo? ― Chiese senza neanche riflettere troppo sul come avesse posto quel quesito, prima di strizzare gli occhi per riuscire a vedere meglio, mentre Yoongi, scoraggiato più dalla stranezza del capo che dalle parole in sé, dopo aver esulato uno sbuffo colmo di angoscia, bofonchiò a denti stretti ― Quello alto e maturo, signore. ― A dispetto di quanto supposto da Yoongi, Seokjin ignorò quell'ulteriore prevaricazione optando per un costante silenzio e un fiero sguardo. ― Con che tipo di ruolo si è presentato a questa festa? ―

― Ho chiesto ad Hoseok. Mi ha detto che è il fratello maggiore di Taehyung... ― Qualcosa gli morì nella gola quando con la mente ripercorse il messaggio inviatogli dal fidanzato e quasi provò pena per l'amico di quest'ultimo, quando lo ricordò perdersi in propositi e sguardi affettuosi nei confronti di un fratello che probabilmente, era tutt'altro rispetto a quanto era stato da lui idealizzato. Cercò di tornare al presente e quando scorse Seokjin, arricciare le sopracciglia e le labbra confuso in merito a chissà quale nozione, dopo aver ricordato l'ultima cosa detta con un sospiro, cercò di concludere. ― Taehyung è quello giovane e carino! ―

― Avevo intuito e al momento, nel gruppo, fortunatamente sono solo in quattro e tra questi, due li conosco bene. ― Cercò di smorzare la pesante aria che aveva iniziato filtrare tra di loro, dopo essere calata sulle loro spalle come una pesante coperta invernale. ― Questo, è ciò che faremo. ― Cominciò, portando su di esso la totale attenzione dell'hacker, senza però scostare lo sguardo divenuto spaventosamente austero, dalla figura che stava contemplando ― Non credo nelle coincidenze, la prima cosa che dobbiamo comprendere è per quale motivo quel ragazzo si trova qui e nel dettaglio, cos'ha da spartire con Hoseok. ― E a seguito di quelle prime indirette domande, Yoongi avrebbe prontamente voluto rispondere se solo il suo pensiero non fosse stato prontamente intercettato dal maggiore, che specificò velocemente. ― Ho capito che si tratta del fratello di uno degli amici più intimi del tuo ragazzo, ma pensi davvero sia così alta la percentuale di parenti, disposti a seguire i più piccoli ad una festa, tecnicamente controllata, e affollata solo da ragazzini? Per proteggere il minore da quale minaccia, esattamente?! ― Le sue sopracciglia contorte sembravano paralizzate e lo sguardo perso nel vuoto, faceva presagire a Yoongi che nella mente del capo ci fosse altro che non aveva però detto, per mancanza di parole utili a spiegarlo o perché non si sentiva ancora sicuro per poterle pronunciare con sfrontatezza e a gran voce in un momento del genere. L'hacker preferì rifletterci sopra in modo autonomo, e quando il ricordo di Taehyung, intento a parlargli dei modi in cui avrebbe voluto attirare l'attenzione del fratello che adorava ma che, pareva, per nulla in grado di eguagliarlo in merito ad affetto, e dello sguardo sconsolato che il minore aveva quando gli era capitato di parlare a Yoongi dell'altro, gli affiorò improvvisamente nella testa, sollevò lo sguardo per scrutare i due con la stessa attenzione con cui lo stava facendo il suo capo. ― Per quel poco che ne sapevo io, non erano così vicini come sembrano esserlo adesso... ―

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora