--- CAPITOLO LVII ---

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― Sono infastidito perché non ho la possibilità di fare tutto ciò che vorrei fare per te. Quel tizio ti ha contattato di nuovo... Ti ha minacciato di nuovo e a anche questa volta, non posso fare nulla di concreto per evitarlo... ― Era frustrante continuare a vedere il cellulare di Hoseok vibrare incessantemente, con frequenza sempre maggiore, ed era fonte di ancor più disagio per lui, vedere il minore fingere palesemente di essersi ormai abituato a quelle continue e ripetute molestie. Provava rancore verso coloro che a lavoro lo circondavano ma prima ancora di quello e in forma nettamente più grande, provava rabbia verso sé stesso per non aver fatto abbastanza e per non aver compreso in tempo. ― Ho seguito il tuo consiglio, sto rispondendo ai suoi messaggi. Si è calmato... ― Rifletté arricciando le sopracciglia prima di continuare ― Ma è anche più insistente. Ogni volta che rispondo ne approfitta per rincarare la dose e fare sempre più domande! ― Oscillò sul posto di qualche millimetro, prima di avvicinarsi al viso dell'hacker per stampare sulle sue labbra un soffice e fugace bacio. ― Cosa vuoi ottenere questa volta?! E inoltre, quando hai intenzione di spiegarmi cosa ti è successo a lavoro?! ― Dopo queste ultime domande sussurrate mentre le loro labbra ancora si sfioravano, Yoongi sorrise.

― Ti dirò tutto quello che vuoi sapere questa sera, dopo la festa. Ora abbiamo ancora tanto da fare. ― E dopo aver stampato un ultimo bacio sulle labbra vellutate e a forma di cuore del minore, si avvicinò al divano che avrebbe dovuto spostare per liberare maggiormente l'ambiente che avevano scelto per trattenere gli invitati, riflettendo allo stesso tempo sugli acquisti che aveva fatto pochi giorni prima, compreso il regalo di Hoseok e col passare dei minuti, persino lui diventò trepidante di scoprire la reazione del ragazzo, una volta scartato il suo dono.







Il numero delle persone che effettivamente si presentarono alla festa, con le mani che agguantavano confezioni da regalo di qualsiasi forma, dimensione e colore, era di gran lunga minore rispetto a quello che si era vagamente immaginato Yoongi e se questo da un lato lo aveva rincuorato, dall'altro lo aveva leggermente impensierito. Attese qualche altro minuto e con aria quasi algida, una volta giunti all'interno della villa anche i colleghi di lavoro che assieme a lui componevano il team di Seokjin, l'hacker si avvicinò a questi ultimi tenendosi tuttavia maggiormente vicino a Jungkook, anziché gli altri due. Non gli era mai capitato di vedere Seokjin così impacciato e mai gli sarebbe passata per la testa persino l'eventualità che qualcosa del genere sarebbe potuto, prima o poi, accadere ma senza lasciarsi impensierire troppo da quell'insolito umore, cominciò una conversazione di cortesia con lo scopo di concluderla quanto prima. ― Avete notato qualcosa di strano mentre eravate fuori? ― Seppur con distacco, il giorno precedente avevano per lungo tempo riflettuto su quanto potessero essere alte le opportunità che lo stalker avesse potuto decidere di tenere d'occhio la festa da lontano non potendovisi imbucare. ― Nulla che meritasse una dose maggiore d'attenzione rispetto a quella che normalmente si concederebbe a qualche vicino troppo pettegolo ma in ogni caso non preoccuparti, fuori dalla villa dispersi in più strade ci sono uomini pronti ad intervenire e ad arrestare qualsiasi persona corrisponda, anche vagamente, al profilo che abbiamo. Non gli sarà facile spiare la casa da fuori. ― Concluse sperando di rassicurare con quelle parole l'hacker che, dopo aver udito, con un leggero cenno d'assenso col capo, voltò lo sguardo tagliente verso Seokjin mentre questo era intento a far scorrere lo sguardo sopra ogni invitato.

― Hai più acquistato quel localizzatore? ― Strascicò quella domanda il capo, senza mai però distaccare gli occhi da un gruppo di ragazzi che accerchiando Hoseok, ridevano di gusto assieme a lui mentre gli porgevano pacchi minuziosamente avvolti con carta e nastri di disparati colori e spessori, e che Seokjin stesse attuando quel comportamento per fuggire dall'attenzione dell'hacker o perché genuinamente insospettito da quel gruppo di ballerini, Yoongi non lo avrebbe di certo scoperto in quel momento. ― L'ho preso assieme al regalo di Hoseok, se dovesse servire, stai pur certo del fatto che lo utilizzerò senza pormi il minimo problema. ― A quell'ultima affermazione, volutamente provocatoria e pregna della volontà di sfidare, il capo reagì con un leggero risolino pacato e risoluto, prima di avvicinarsi al bancone per versarsi qualcosa da bere all'interno di un bicchiere recuperato in cima ad una pila accanto alla bottiglia.

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Where stories live. Discover now