--- CAPITOLO LVII ---

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D E E P W E B

C A P I T O L O L V I I





Svariati giorni a seguito della scoperta fatta su Seokjin e in particolar modo, sulla pessima mossa che questo aveva compiuto pur di averlo all'interno del proprio team e con chissà quale scopo, Yoongi si dimostrò ancora più taciturno del solito mentre aiutava il gioioso fidanzato a curare gli ultimi dettagli che mancavano, prima dell'arrivo dei primi ospiti. Le sere antecedenti a quella, l'hacker era tornato a casa e aveva trascorso gran parte del tempo a discutere con Hoseok a proposito dell'imminente compleanno di quest'ultimo e, con particolare accortezza, sul luogo presso il quale avrebbero festeggiato. Hoseok aveva fin da subito posto le basi per l'organizzazione di una festa in grande stile e, com'era nel pieno delle sue corde, ricca d'invitati raccattati non solo presso le sue amicizie più strette ma estese anche, e addirittura, ai conoscenti e ai ballerini che assieme a lui frequentavano la scuola: in altre parole, chiunque avesse voluto partecipare, certamente per Hoseok sarebbe stato gradito. Ma se il giovane, di per sé aperto agli altri per sua intrinseca natura, era allietato dall'idea di un'organizzazione che coinvolgeva la partecipazione e successivo divertimento di così tante persone, lo stesso non poteva essere detto in merito a Yoongi che prontamente aveva difeso la propria dimora dalla possibilità di vederla stracolma di sconosciuti, optando quindi per la casa del minore, a parer suo più funzionale all'evento non solo per collocazione ma anche per ampiezza. La villa di Hoseok era infatti a disposizione del proprio padrone già da diverso tempo e l'unico motivo per cui questo non era ancora rientrato al suo interno, era da ricercare nel suo desiderio di voler passare più tempo possibile assieme all'hacker che, dal canto suo, certamente non aveva tenuto nascosto il fatto che anche lui propendesse verso tale proposito. ― Yoongi... ― Sembrò ripetere Hoseok, con voce notevolmente più alta, pur di richiamare l'attenzione del maggiore rimasto imbambolato nella contemplazione dello striscione colorato che lui stesso aveva affisso lungo una parete. ― È successo qualcosa o semplicemente non hai voglia di festeggiare il mio compleanno? ― Chiese provocatorio il minore, ormai infastidito dalla distanza e dalla mancanza d'attenzione messa in atto dall'hacker.

― Forse la prima... Ci sto ancora riflettendo e no, per quanto non mi piacciano le feste, sono felice per il tuo compleanno perché so che questa ricorrenza per te è importante. ― Yoongi non avrebbe mai voluto rovinare l'umore di nessuno, men che meno quello del fidanzato proprio nel giorno in cui la felicità di esso pareva toccare apici mai visti prima ma nonostante le sue buone intenzioni, non riusciva a liberare la mente dal pensiero di non aver deciso ancora quale comportamento adottare con Seokjin e con Namjoon; in linea generale, non aveva ancora stabilito se gli avrebbe parlato di ciò che aveva saputo o se, come se nulla fosse mai accaduto, avrebbe finto di non sapere nulla. Ci aveva riflettuto per intere giornate e in una mattina passata nel quasi mutismo selettivo, il suo capo certamente si era accorto, così come anche Namjoon, che qualcosa era successo la sera in cui Yoongi aveva fatto visita ai suoi vecchi compagni ma se Namjoon non era stato in grado di cogliere immediatamente cosa fosse potuto succedere, Seokjin invece riuscì ad averne una concreta idea già a seguito di un paio di ore ma alla fine, la sua totale confusione e mancanza di adeguate spiegazioni sul momento, non fece altro che contribuire alla creazione di una situazione in cui tutti e tre sapevano cosa stava succedendo ma nessuno osava proferire parola per intentare un chiarimento: Yoongi non aveva chiesto, Namjoon aveva semplicemente fatto finta di non sentire le preoccupazioni del suo capo che invece, oscillava continuamente nell'incertezza d'intavolare l'argomento per primo, ponendo le basi anche alle sue spiegazioni, oppure attendere semplicemente che l'hacker facesse il primo passo. Nonostante i dubbi fossero ancora rigorosamente ben marcati, Yoongi decise di scacciare via quei pensieri almeno per quel giorno e con un sorriso lievemente forzato, decise di avvicinarsi al fidanzato visibilmente impensierito per stampare sulla sua fronte un bacio non appena riuscì ad essere vicino abbastanza per poterlo fare. ― Sarebbe bello se tu mi rendessi più partecipe dei tuoi problemi, visto che tu stai sempre così attento ai miei... ― Hoseok cinse il collo di Yoongi con entrambe le braccia mentre quest'ultimo, dopo aver udito quelle parole, comprese immediatamente ciò a cui il minore si riferiva.

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora