--- CAPITOLO XLVIII ---

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― Prima di iniziare, vorrei scusarmi con voi. ― Si guadagnò l'attenzione degli altri, riversando la propria sul team di Taemin ― A causa dei numerosi impegni che quasi sempre si accavallano e a causa di eventi che non avevamo messo in conto, la comunicazione tra di noi è stata lenta se non addirittura nulla. ― La sua voce era calma ma da essa, sembrava venire fuori anche del sincero dispiacere. ― Non siamo mai stati intenzionati a tenervi fuori dal caso in esame, e se avete avuto quest'impressione, in qualità di capo me ne scuso profondamente. Ho io stesso chiesto il vostro aiuto perché confido nelle vostre capacità, pur essendo consapevole di starvi rubando del tempo prezioso! ― Con un inchino dalle sembianze più somme rispetto a quello che Yoongi si sarebbe aspettato di vedere da Seokjin, quest'ultimo si diresse in particolar modo verso quello che doveva essere il capo del secondo team o almeno lo sembrava, in base all'età avanzata che dimostrava di possedere. Questo attese qualche secondo, lasciando credere al resto di star meditando sulla richiesta, ma i possibili dubbi finirono con lo scemarsi non appena si alzò per sorridere a Seokjin con riguardo ma anche con un po' di tenerezza.

― Nulla di tutto questo. È stato evidentemente un fraintendimento tra i nostri ragazzi, nulla per cui valga la pena scusarsi troppo. ― A parte pronunciare quelle parole, l'uomo di cui Yoongi non conosceva o non ricordava il nome, ebbe la benevolenza di sollevare una mano fino a poggiarla sopra una spalla di Seokjin che incuriosito dal tocco, sollevò la testa con lo sguardo ricco di ammirazione. L'hacker si chiese più volte cosa fosse successo, per quale motivo il suo capo continuasse a guardare quell'uomo dall'aria anonima con tutta quell'accondiscendenza, e chi avesse messo le basi per far in modo che il colloquio a proposito del caso di Hoseok, cominciasse proprio da tali presupposti. Non trovando le risposte a quelle domande però, fu costretto a riconsiderare l'idea di prestare nuovamente attenzione alla conversazione, rimuginando però al tempo stesso nella pretesa di ricordare quella che sarebbe potuta essere una sua colpa, nel caso almeno una ce l'avesse per davvero. Non ricordava di aver mai avuto troppi contatti con quel team, fatta eccezione per Taemin, per le volte in cui aveva rifiutato il suo aiuto, e per la volta in cui invece gli aveva chiesto i filmati delle telecamere dei negozi prima ancora che questo avesse il tempo di guardarli per primo. Alla fine di quello stesso pensiero, Yoongi si trovò ad ipotizzare che con tutta probabilità poteva aver recitato un ruolo attivo nel malinteso che si era creato. Ma in egual modo non ne era pentito, né risentito o mortificato, né intenzionato a far in modo ― a tutti i costi ― che una simile imbarazzante circostanza non si verificasse più; si conosceva abbastanza bene da sapere di non poter mai promettere alcunché.

― La vittima di questo caso è stata attaccata, addirittura all'interno della sua dimora, supponiamo a seguito del nostro tentativo di mettere in difficoltà l'aggressore. Per farlo, abbiamo fatto leva sui suoi sentimenti, nella speranza di vederlo compiere un passo falso. ― Namjoon stava proseguendo quelle spiegazioni con relativa calma e accortezza, almeno fino a quando non fu interrotto dall'uomo che Seokjin sembrava stimare così tanto.

― Cosa avete fatto per metterlo in questa condizione, esattamente?! ― Chiese, non riuscendo a nascondere bene il suo scetticismo mentre si passava due dita sotto il mento occupato da una barbetta piuttosto incolta. ― Precedentemente, per mezzo di più di un centinaio di messaggi insistenti, avevamo riscontrato che parte dell'accanimento provenisse dal fatto che l'aggressore si senta in qualche modo coinvolto sentimentalmente con la vittima che invece lo rifiuta con forza. Abbiamo chiesto all'incaricato principale del caso... ― Continuò Namjoon ostentando una vera e propria maschera di forza, prima di indicare Yoongi che gli era seduto accanto ― Di uscire con la stessa vittima nei pressi di una zona scelta da noi qualche giorno prima. Tutti posti in cui sapevamo fosse presente una fitta rete di videosorveglianza i cui filmati, sarebbero stati poi prelevati dal secondo team e visionati nel dettaglio da entrambi nella speranza di vedere l'aggressore seguire da vicino la vittima non sapendo che questa fosse allo stesso tempo scortata da qualcuno direttamente collegato a noi, sia formalmente che dal punto di vista della comunicazione. ― Dopo aver terminato, sporse la mano verso il tablet poggiato davanti a lui per accenderlo e in seguito, per mostrare ciò che c'era sul display all'uomo che per primo, aveva posto il quesito.

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Where stories live. Discover now