--- CAPITOLO XLII ---

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― Non credevo fosse poi così importante... ― Provò a discolparsi Hoseok pur avendo percepito il fatto che l'altro non lo stesse attaccando. Improvvisamente si era sentito a corto di parole e ciò non era certamente dovuto al fatto che non sapesse cosa dire o pensare, anzi. La sua mente era ricolma di pensieri, era piuttosto l'esprimerli a rendergli complesso il lavoro. Avrebbe voluto dire tante cose ma allo stesso tempo, era anche notevolmente ansioso dall'idea di poter peggiorare la situazione e di non riuscire a controllare ciò che sarebbe stato meglio dire, e ciò che sarebbe stato meglio tenere per sé, almeno per quel momento. L'espressione disegnata sul viso di Yoongi, tuttavia, gli fece presto mordere un angolo delle labbra improvvisamente consapevole di non aver dato la risposta corretta, e pertanto cercò frettolosamente di correggersi, cercando allo stesso tempo la rassicurazione che l'hacker probabilmente voleva sentirgli pronunciare. ― Non ho intenzione di sottovalutare la cosa ma sapevo che l'avresti visto ugualmente, in più pensavo che, stando a lavoro, avrei potuto disturbarti per qualcosa che in ogni caso, non avrebbe potuto mettermi in pericolo. ― Cercò di sembrare serio e incredibilmente deciso, mentre parlava fissando Yoongi direttamente negli occhi scuri. ― Nell'immediato almeno. ― Vergognosamente soddisfatto della risposta che era riuscito a dare, sentì i suoi nervi sciogliersi un poco, nonostante Yoongi fosse intento ancora ad osservarlo con uno sguardo mortalmente rigido, ma sapeva indagatore. L'hacker lo fissava sempre con quello sguardo quando cercava di sondare la sua anima, sicuramente alla ricerca di un qualsivoglia dettaglio che avrebbe potuto confermare le sue parole, o tradirle. Yoongi sembrava costantemente alla ricerca dell'intoppo, del cavillo, al quale ferocemente si sarebbe poi appigliato per spingere il suo interlocutore contro il muro e per spodestarlo dalla certezza d'essere riuscito a convincerlo del falso. Quel temperamento aveva affascinato Hoseok fin dal principio anche se, quando questo particolare aspetto era rivolto direttamente verso di lui, un po' lo intimoriva.







Convintosi dell'idea ― che almeno in quella circostanza improvvisa ― Hoseok non avrebbe parlato, l'hacker decise che avrebbe tentato una strategia trasversa. Aveva finto di buon grado di credere ad ogni parola e dopo un sorriso accondiscendente, aveva accolto persino la proposta del minore a mangiare qualcosa assieme a lui. Nonostante la coltre nube di dubbio non si fosse ancora diramata, quando Hoseok si alzò dalla sedia, Yoongi era stato tentato fino all'ultimo di chiedere il permesso per poter cucinare lui, non certo perché non si fidasse delle doti culinarie del giovane, ma solo perché troppo abituato a fare in modo che nessuno mai si prendesse cura di lui in modo così incisivo. Era capace di farlo e ne era anche piuttosto orgoglioso, sarebbe stato forse persino carino per Hoseok, vederlo cucinare per lui e non stare semplicemente seduto su una sedia ad osservarlo mentre da bravo padrone di casa, cercava di mettere in pratica ogni possibile convenzione sociale. Ma intimidito improvvisamente dall'ipotesi di poter essere visto lui per primo come troppo incisivo, accantonò il pensiero e ingoiò la richiesta limitandosi a domandare soltanto all'altro se avesse bisogno d'aiuto, e quando un fermo declino incorniciato da un sorriso gli arrivò di rimando, estrasse il cellulare dalla tasca nel tentativo d'intrattenersi in qualche modo.

Yoongi alla fine aveva apprezzato, e non si era posto alcun tipo di remora a comunicarlo sinceramente, tutto ciò che il minore aveva preparato tenendosi accanto ai fornelli per poco più di un'ora. L'idea di ripagare Hoseok cucinando per lui non lo aveva di certo abbandonato, aveva infatti soltanto posticipato quel proposito rimuginandoci un po' su mentre, contro ogni deliberata lamentela da parte del padrone di casa, si apprestava a sparecchiare e a lavare assieme a quest'ultimo tutto ciò che assieme avevano sporcato, prima di sedersi sul divano a lavoro concluso. Ormai consapevole che Hoseok avesse iniziato a sentirsi nuovamente a proprio agio, l'hacker lo fissò con la coda dell'occhio per qualche istante mentre allo stesso tempo, cercava di riflettere sul come avesse potuto sfiorare nuovamente la conversazione interrotta ore prima. Durante tutto quel tempo, sporadicamente, aveva cercato di giungere da solo alla verità ma anche in quel caso non era riuscito a fare grandi passi in avanti: il giovane gli era ancora troppo difficile da leggere e lo stesso valeva per le sue intenzioni. Ricordava ancora quando si erano conosciuti e ancora meglio rimembrava l'impressione che aveva avuto di lui: un sempliciotto nel suo essere disgraziatamente comune, ma Hoseok non era ciò che dava a vedere, poiché nella maggior parte delle volte se non falsava ciò che teneva dentro, l'occultava al punto da renderlo irriconoscibile persino agli occhi di un sempre stato acuto osservatore. Era senza ombra di dubbio esuberante come aveva sempre dimostrato di essere, ma la sprovveduta esibizione di sé certamente non era messa in pratica con chiunque e in qualsiasi situazione, come si era figurato. ― Vorrei capirti meglio ma non mi sto dimostrando particolarmente spigliato in questo. ― Ruppe il leggero silenzio Yoongi, cercando di forzare fino ad ingabbiare quelle parole, in una disinvolta e apparentemente priva di pretese, confessione. ― Ma tenterò comunque, e che almeno non mi venga detto che sono un tipo che non ci prova! ― e quello, mai nessuno glielo aveva realmente detto proprio per quanto fosse sempre stata evidente la sua caparbietà ― Non mi hai detto nulla perché speravi di temporeggiare, perché eri spaventato... ― Aggiunse subito dopo osservando svogliato il soffitto, prima di puntare gli occhi in quelli di Hoseok, già diretti verso di lui ― O perché speravi non vedessi le foto che di nascosto il tuo stalker ci ha scattato? ― Secondo il fermo rigore della logica, quelle erano state le tre supposizioni sul quale, con maggiore intensità, gli era capitato di riflettere. Il più giovane per diversi secondi non disse nulla, solo s'intristì visibilmente, quando si rese conto che Yoongi non era mai stato intenzionato a lasciar andare quell'argomento.

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Where stories live. Discover now