--- CAPITOLO XLI ---

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Yoongi non attese oltre al primo pomeriggio per prendere finalmente una decisione, chiamare Seokjin e avvisarlo che da lì a pochi minuti sarebbe uscito dall'edificio in cui lavorava. Non era volutamente sceso troppo nei dettagli, limitandosi a spiegare solo all'altro il fatto che un evento fosse sopraggiunto e che a seguito di esso, avrebbe fatto bene a recarsi a casa di Hoseok per assicurarsi che il giovane stesse bene, ma nonostante la poca chiarezza con cui aveva comunicato quelle parole, Seokjin fu svelto nel definire la conclusione ― corretta, oltremodo ― che vedeva il giovane nuovamente attaccato, così come aveva predetto accadesse a seguito del montato e fasullo appuntamento. Poco prima di staccare, il capo fu veloce a notificare al suo sottoposto che una copia dei filmati delle telecamere relativi agli ambienti frequentati la sera prima fossero già nelle loro mani e che avrebbe dovuto ritirarli prima di recarsi definitivamente da Hoseok. Yoongi acconsentì a tutto promettendo di richiamarlo quando tutto sarebbe stato chiaro perfino per lui, dopodiché una volta chiusa la chiamata, s'affrettò a salutare Jungkook con farfugliate parole e un sorriso rincuorante, prima di uscire a passo svelto dal suo studio. Una volta percorso l'ultimo gradino della tromba delle scale, e subito dopo aver imboccato il primo corridoio, Yoongi sobbalzò sul posto assieme al ragazzo che si ritrovò davanti inaspettatamente. Quest'ultimo ridacchiò leggermente a causa della reazione che entrambi avevano avuto prima di sentenziare: ― Stavo proprio cercando te! ―

― Io non cercavo proprio te ma ero ugualmente diretto nell'ufficio in cui lavori anche tu. ― Disse, incalzando la precedente affermazione dell'altro. ― Seokjin mi ha detto che avete già recuperato i filmati di ieri, devo averli tutti. ― Tagliò corto però subito dopo, soprattutto a causa della fretta che aveva. Taemin sorrise ampiamente appena dopo aver ascoltato quelle parole e dopo aver infilato la mano in una tasca e aver frugato all'interno del fondo di essa con la punta delle dita ossute, estrasse una pen drive USB nera per porgerla direttamente all'hacker fermo dinnanzi a lui. ― Seokjin ci ha avvisato, stavo venendo nel tuo studio proprio per consegnartela. ― Non appena il dispositivo dalle ristrette dimensioni si trovò davanti ai suoi occhi, Yoongi allungò la mano per prendere l'oggetto prima di rigirarselo pensierosamente tra le dita.

― Avete già dato un'occhiata? ― Domandò mellifluo Yoongi: aveva riflettuto attentamente su come formulare il quesito prima di porgerla per evitare che Taemin sospettasse o anche solo s'incuriosisse a riguardo del motivo per cui lo aveva posto.

― No. ― Rispose quasi immediatamente l'altro, appena prima di rafforzare ciò che aveva iniziato ― Non ne abbiamo avuto il tempo, purtroppo. ― E dal tono che aveva usato parve sincero ma nonostante quel fattore, Yoongi decise che non si sarebbe fidato anche se quel ragazzo fosse stato realmente in buona fede. Non lo conosceva e a sue spese in passato aveva imparato che sarebbe stato meglio non fidarsi di nessuno a prescindere; soprattutto quando questi sembravano curanti e ben propensi a sorridere addirittura ad un pilastro se solo non fosse stato presente il rischio di vedere la propria sanità mentale fraintesa da attoniti osservatori della scena. ― Potrebbero essere importanti anche quelli registrati dalle telecamere disposte intorno all'abitazione della vittima. ― Aggiunse svariati secondi dopo, quasi come se improvvisamente fosse stato colto da un'illuminante idea, spezzando tristemente il filo delle riflessioni dell'hacker.

― Certamente, quelli li ho già. ― Si affrettò a rispondere ancora ma quella volta lo fece col miraggio di poter andare finalmente via ― Se hai bisogno, posso aiutarti a sorbirti tutte quelle ore di filmato. ― Propose lasciando che l'ennesimo sorriso, sfacciato secondo l'opinione personale dell'hacker, facesse capolino sul viso dell'uomo grazie all'ausilio delle ampie e pompose labbra.

― Ti ringrazio per l'offerta, ne terrò conto, qualora dovessi averne bisogno. ― E Yoongi sapeva già in anteprima che non ne avrebbe mai avuto bisogno e che la sola idea di guardare quei video assieme a Taemin, al momento non figurava neanche all'interno dei suoi più reconditi e celati desideri. Dopo quelle parole, lasciò cadere soltanto un accennato sorriso di cortesia subito dopo aver ricevuto e accettato il confidenziale cenno effettuato col capo da parte dell'altro, per poi allontanarsi assumendo di per sé, e secondo il suo unico arbitrio, che la conversazione fosse ormai terminata.

Camminò più di quanto era abituato a fare per arrivare davanti alla casa di Hoseok entro i limiti di un tempo accettabile e quando si trovò nei pressi dell'ormai familiare alto cancello, s'affrettò a pigiare il tasto del citofono per segnalare al giovane la sua presenza sperando allo stesso tempo che quest'ultimo non lo lasciasse abbandonato fuori per troppo tempo perché ignaro della sua improvvisa, e mai avvisata, venuta. Contrariamente a quanto aveva iniziato a temere però, lo schiocco che permise alla porta di aprirsi arrivò prima di quanto sperato. Oltrepassò il verde giardino e quando sollevò la testa per osservare l'ultimo ostacolo da superare, fu lieto di vederlo sparire non appena vide Hoseok sporgersi leggermente oltre il ciglio della porta. Trattenne una mezza risata quando, dopo aver lasciato scorrere per un poco lo sguardo lungo la figura del ragazzo, si accorse che questo indossava nuovamente un pigiama che Yoongi era riuscito a scrutare solo poche volte. ― Non ti aspettavo, perché sei venuto? ― Chiese flebilmente Hoseok, dopo essere stato costretto ad eludere una buona dose d'imbarazzo causatogli dallo stato in cui era stato colto in flagrante.

― Devo parlarti. ― Anticipò soltanto, prima di proseguire verso l'ingresso dell'abitazione ma Hoseok inaspettatamente arrestò i suoi passi tenendolo mollemente per un braccio. ― A dire il vero è un po' disordinato... ― E Yoongi non avrebbe mai potuto sapere, almeno per i primi tempi, quanto era costato al giovane pronunciare una frase del genere. L'hacker lo guardò disorientato per svariato tempo prima di parlare di nuovo, dopo aver lasciato che i suoi occhi vagassero confusi un po' ovunque.

― È un problema? ― Chiese, suonando anche seriamente smarrito e impacciato allo stesso tempo. ― Per te lo è?! ― E nuovamente Yoongi ebbe l'impressione che le loro conversazioni difettassero nel processo di reciproca comprensione ma quella volta, fu divertito da quel fattore. ― No, non mi importa e certamente non sarei stato in grado di notarlo, se tu non me l'avessi detto. ― Chiarì l'hacker sollevando appena un sopracciglio, premurandosi anche di osservare con implacabile minuziosità il modo in cui Hoseok spalancava gli occhi istante dopo istante, e si mordeva un angolo del labbro inferiore perché resosi finalmente conto di essere stato beccato nuovamente in fallo. Yoongi non avrebbe saputo dire come e neanche perché, sapeva soltanto che quel suo lato miserabilmente giocoso, e che solitamente occultava, stava premendo per venire fuori sollecitato per la prima volta da Hoseok. Allineò la sua figura per permettere che essa si trovasse di fronte a quella del giovane e dopo essersi sporcato le labbra con un plateale, tenero sorriso intriso però di abietta malizia, chiese ― Vuoi lasciare al freddo e fuori la porta il tuo fidanzato ancora per molto?! ―

E l'espressione che nacque sul volto di Hoseok a seguito di quella fintamente, ingenua domanda, sarebbe certamente stata motivo d'orgoglio e fiero compiacimento per Yoongi.





E l'espressione che nacque sul volto di Hoseok a seguito di quella fintamente, ingenua domanda, sarebbe certamente stata motivo d'orgoglio e fiero compiacimento per Yoongi

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N.D.A.: Halo pulzelle/i, come state?

Questo capitolo in alcuni tratti è un po' triste, in altri, spero un po' più lieto. La storia dei sope invece, non va male. Hoseok stava per commettere un grosso sbaglio ( che caldamente vi invito a non fare mai ) indugiando nella richiesta di aiuto, ad un amico o a chiunque altro, a seguito di un problema serio anzicché porla immediatamente.

Nella seconda parte invece, un po' di feels per una novella coppia sempre un po' più confidenziale. Inoltre, il pigiama di Hoseok accennato nel capitolo, è quello di Mang, il pupazzetto carino che ha disegnato. Temo sarà una cosa ricorrente e chissà che prima o poi non arrivi pure quello di Shooky, giusto per aggiungere un po' di zucchero al complesso.

In ogni caso, un po' come sempre, ringrazio coloro che stanno leggendo questa storia ma soprattutto quelli che assiduamente la stanno sostenendo con voti e commenti. Vi ringrazio davvero tanto e soprattutto vi sono grata per le illuminanti conversazioni che talvolta sono venute fuori hahaha

Al prossimo aggiornamento ~

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Where stories live. Discover now